[Berlino 2014] Shia LaBeouf lascia la conferenza di Nymphomaniac e indossa un sacchetto di carta

Mentre Lars Von Trier, indossando una maglietta con scritto "Persona Non Grata", ha evitato la conferenza stampa, Shia LaBeouf ha continuato la sua strana "performance"...

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

Come previsto, Lars Von Trier non era presente alla conferenza stampa di Nymphomaniac - Parte 1 Uncut (leggi la recensione) oggi al Festival di Berlino. Il controverso regista è quindi rimasto coerente alla sua decisione di non partecipare a eventi pubblici dopo essere stato bandito dal Festival di Cannes, ma si è aggirato comunque al Festival con una maglietta con scritto "Persona Non Grata".

Il vero protagonista, quindi, è stato Shia LaBeouf, nonostante la conferenza abbia visto la partecipazione di Christian Slater, Uma Thurman, Stacy Martin, Stellan Skarsgård e della produttrice Bettina Brokemper. L'attore ventisettenne, dopo lo "scandalo" sul plagio, aveva deciso di ritirarsi dalla vita pubblica, sostenendo di non voler più essere famoso. Ha taciuto per buona parte della conferenza, e poi quando gli è stata posta una domanda su come si sente a partecipare a un film con così tante scene di sesso ha bevuto un sorso d'acqua e ha risposto enigmaticamente "Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che le sardine verranno gettate in mare". A quel punto si è alzato e ha lasciato la sala.

Tanto per cambiare, anche questa frase è un "plagio", o meglio un riferimento, nientemeno che al campione di footbal Eric Cantona, che durante le conferenze stampa spesso si lasciava andare a commenti incomprensibili ed enigmatici (riportati nel celebre Looking for Eric di Ken Loach, 2009). La frase in questione venne pronunciata durante una conferenza stampa nel 1995.

Più tardi LaBeouf si è presentato sul red carpet della premiere vestito con un elegante completo e indossando sulla testa un sacchetto di carta con scritto "Non sono più famoso", la stessa frase che ripete da settimane su Twitter.

Insomma, un comportamento che definire bizzarro è poco, e che sta tuttavia sta dando una certa visibilità a un film (non che il simil-porno di Von Trier ne avesse ulteriore bisogno).

 

Continua a leggere su BadTaste