Shia LaBeouf deciso a fare pubblica ammenda, poi ammette: "I miei plagi sono arte"

Non sembra trovare fondo il baratro in cui è piombato Shia LaBeouf da quando è stato accusato di plagio per il suo cortometraggio...

Redattore per badtaste.


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Shia LaBeouf non sa più che pesci prendere.

Dopo l'accusa di plagio per il suo cortometraggio, le continue giustificazioni, le scuse, i plagi delle scuse e la decisione di ritirarsi a vita privata, l'attore ha preso la parola per definire tutto ciò come atto di espressione della sua indole artistica. Ma non è tutto: per portare la sua performance art su un altro livello, LaBeouf ha pensato di istituire un apology tour (tour delle scuse) in diverse città statunitensi con tanto di umiliazione pubblica.

L'attore, spiega gawker, avrebbe contattato alcuni musei con la proposta di una mostra d'arte decisamente particolare. Ecco il contenuto di un'email che la Beouf avrebbe inviato a un museo che preferisce restare nell'anonimato:

Necessito di uno spazio per una performance a Los Angeles per mettere su uno show. Il vostro museo è perfetto. Il mio piano è di espiare le mie colpe come si faceva nel Medioevo. Per 7 giorni. Promuoerò la mia iniziativa al festival di Berlino indossando una maschera, sul red carpet di Nymphomaniac. Questa mia azione avverrà il 9 febbraio, la mostra dovrebbe partire il 10.

L'Hollywood Reporter conferma la notizia svelando che intenzione dell'attore sarebbe sedersi attorno a un tavolo ricolmo di oggetti (tra cui delle tenaglie, una bottiglia di whiskey, un pupazzo di Transformers e una frusta di Indiana Jones) che il pubblico potrà usare a proprio piacimento per umiliarlo.

La vicenda ha preso una piega decisamente folle...

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