Transcendence e la sparizione dello star power di Johnny Depp

Nonostante l'appoggio di Christopher Nolan, il budget e il cast, Transcendence ha floppato dimostrando che Johnny Depp al botteghino non è più una garanzia di successo...

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Attenzione: l'articolo contiene uno spoiler sul film


Una manciata di anni fa, un film universalmente riconosciuto come orrendo è riuscito a ottenere un buon riscontro commerciale solo e esclusivamente grazie alla presenza dei due protagonisti, Johnny Depp e Angelina Jolie

Il lungometraggio in questione è quel The Tourist celebrato su Rotten Tomatoes con un poco edificante 20%. Arrivato nelle sale allo zenith commerciale di Depp, dopo il secondo e terzo Pirati dei Caraibi, Alice in Wonderland e i meno redditizi, ma tutt'altro che finanziariamente disastrosi, Sweeney Todd e Public Enemies – Nemico Pubblico, il lungometraggio di Von Donnersmarck ha potuto far leva sui mercati internazionali su una qualità che molto spesso citiamo anche sulle nostre pagine: lo star power. 

Eppure, dopo il quarto Pirates of the Caribbean, qualcosa nel meccanismo pare essersi inceppato e le successive performance di Depp hanno cominciato a mostrare segni di cedimento strutturale anche nei mercati esteri. Prima Dark Shadows e il suo box-office da 245 milioni di dollari. Certo, non una debacle totale, ma neanche quel trionfo che si sarebbe potuto sperare dall'ennesima collaborazione fra Tim Burton e Johnny Depp venata di umorismo e atmosfere gotiche. Poi quel Lone Ranger che ha visto riuniti regista (Gore Verbisnki), produttore (Jerry Bruckheimer) e protagonista dei Pirati dei Caraibi che ha "donato" una perdita di circa 100 milioni di dollari alle casse della Disney. Ora, che per la casa di Topolino un ammanco simile equivalga allo smarrimento di un euro in un tombino per una persona qualunque è un altro discorso.

Il punto è: il pubblico non si è messo in fila alle casse dei multisala per andare a vedere “l'ultimo film di Johnny Depp”

La storia si ripete ora con Transcendence, la pellicola d'esordio di Wally Pfister, lo storico direttore della fotografia di Christopher Nolan e dei suoi film da Memento in poi. Il budget di circa 100 milioni di dollari (più, presumiamo, qualche altra decina di marketing), rende definibili i 28 milioni incassati worldwide nel primo weekend di permanenza nelle sale in un solo modo: desolanti. Come fa notare Deadline, Heaven is for Real, un film privo di star uscito in contemporanea allo sci-fi di Warner/Alcon, ha incassato negli States il triplo di Transcendence: 30 milioni contro 10. Per rigore di cronaca: Heaven is for Real ha un costo di produzione di 12 milioni di dollari. Un intero lungometraggio è costato probabilmente meno dell'assegno intascato da Depp per partecipare alle riprese dell'opera di Pfister.

Cos'è andato storto?

Secondo l'analisi di Scriptshadow, parte della colpa è imputabile ai cambiamenti apportati allo spect script di Jack Paglen.

Il triangolo amoroso fra Will, Evelyn e Max è stato praticamente annullato e il tormento interiore di un uomo, Max appunto, lacerato dal dover aiutare la donna che ama a “recuperare” suo marito è venuto meno.

Le imponenti scene d'azione in cui i super soldati creati da Will con le nano-tecnologie davano vita a passaggi decisamente spettacolari a base di camion lanciati e altre amenità del genere sono state tagliate. Veniamo messi di fronte ad alcuni passaggi che fanno presagire grandi cose e tutto si risolve in un frustrante coito interrotto per lo spettatore.

E poi il twist finale in cui si scopre che Will, in realtà, non è un entità malvagia. Tutt'altro.

Una svolta facile e pretestuosa.

Eppure, sempre per il sito citato, Transcendence è un brutto film per una ragione molto semplice: Pfister, un tecnico di altissimo livello fino a l'altro ieri, si è dimostrato incapace d'infondere passione e emozione a una pellicola che risulta alquanto asettica.

Un'analisi condivisa anche in parte anche da Mike Fleming di Deadline che, addirittura, scrive:

Si tratta di un film che, secondo me, semplicemente non andava fatto in quanto troppo complesso, derivativo, difficile da vendere e complicato da collegare a una qualche fascia di pubblico. E', inoltre, l'ennesima volta in cui le case di produzione hanno sbagliato a affidare a un esordiente un film dalla tematica così densa, con delle star di prima grandezza da gestire insieme a un budget elevato […] Pfister ha ricevuto l'appoggio di Nolan, ma non sta scritto da nessuna parte che qualcuno, solo per aver lavorato a stretto contatto con lui, possa ottenere risultati simili.

Il filmmaking non si apprende per osmosi, a quanto pare e non tutti, sempre per citare Fleming “Sono capaci di tirare fuori un American Beauty come loro primo film, o di girare un Quarto Potere dopo soli tre cortometraggi”.

Andrew Kosove della Alcon ha dichiarato che:

La Alcon si assume le responsabilità tanto per i propri successi quanto per gli insuccessi e la Warner ha lavorato davvero sodo per la distribuzione e il marketing del film. E' un'enorme, cocente delusione per noi e ha causato delle perdite non indifferenti, ma impariamo dai nostri errori e andiamo avanti.

La perdita per lo studio non raggiungerà il buco lasciato da Lone Ranger – anche perché non se lo potrebbe di certo permettere – ma dovrebbe attestarsi fra i 30 e i 35 milioni di dollari, incluso l'imbarazzante rimborso delle spese di P&A (Publicity and Advertising) sostenute dalla Warner visto che le performance economiche del film non sono state all'altezza di quanto sperato.

Resta ancora da vedere se la corsa al botteghino dei paesi in cui il film deve ancora uscire risentirà di questo tam-tam negativo. Fra il 1° maggio e il 28 giugno, Transcendence esordirà in importanti mercati come Brasile, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Sud Corea e Giappone.

Se si arriverà almeno a un centinaio di milioni di dollari raccolti nel circuito cinematografico internazionale, l'emorragia sarà contenuta, questo è vero.

Ma si tratterà sempre di un'ulteriore prova che, almeno per il momento, la stella di Johnny Depp brilla molto meno che in passato e che la memoria dei fasti commerciali dell'attore è lontana e forse troppo subordinata al franchise di Jack Sparrow e soci.

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