Thor: the Dark World, le easter egg del film e della scena dopo i titoli di coda
A una settimana dalla release italiana, ecco alcune, interessanti chicche relative al cinecomic di Alan Taylor e in particolare alla criptica scena dei titoli di coda...
Attenzione: la notizia che segue contiene grossi spoiler sulla pellicola e sui possibili sviluppi dell'UCM.
Poco prima del trapasso, Loki dice a Kurse: “Ci vediamo all'inferno!”. In realtà, se analizziamo il corrispettivo termine inglese – Hell – possiamo supporre che Loki, di certo non cristiano, in realtà si riferisca all'Hel, il nome dell'oltretomba asgardiano. Non si tratta di un posto paragonabile agli inferi, quanto a una sorta di purgatorio, un posto neutrale dove vanno gli asgardiani quando muoiono. Nei fumetti si fa inoltre menzione di Hela, la figlia di Loki chiamata a sorvegliare l'Hel, perciò è possibile che Loki riesca a sopravvivere proprio grazie alla sua intercessione. Non è chiaro come spiegheranno la vicenda al cinema.
La guardia che si vede nel Mondo Oscuro subito dopo la morte di Loki è la stessa in cui questi si trasforma nella prima parte del film. Quando poi quella si rivolge a Odino per informarlo in merito alla dipartita del figlio, sul suo volto si può scorgere l'ombra di un ghigno – tutti indizi che rimandano al “colpo di scena” finale. Proprio nelle ultime scene, inoltre, prima che Odino si riveli Loki, notiamo il re di Asgard seduto con molta nonchalance, una posa non proprio regale – la stessa posa che il Dio dell'Inganno assume nel primo film di Thor quando si siede sul trono durante il sonno di Odino.
Chris Evans per il cammeo di Captain American indossa gli stessi indumenti di Avengers sebbene nel cinecomic di Anthony e Joe Russo il suo costume sia piuttosto diverso. La cosa ha senso, visto che l'ultima volta che Loki lo ha visto, Steve Rogers indossava proprio quella variante di costume.
In Thor, sentiamo Odino dire: "Nel nome di mio padre, e di suo padre prima di lui, io ti bandisco!”. Nel film vediamo Bor, il padre di Odino, impegnato a combattere gli Elfi Oscuri. Se è vero che le malvage creature hanno avuto origine prima dell'universo, ciò implica che la battaglia ha avuto luogo alcuni millenni dopo la nascita dell'universo, visto che Born era già molto vecchio a quel tempo e prima di lui aveva regnato suo padre (Buri nei fumetti). Insomma, gli Elfi Oscuri hanno vissuto per molto tempo prima di essere banditi.
Heimdall non riesce a vedere gli Elfi Oscuri quando si avvicinano ad Asgard. Questo perchè probabilmente sono nati prima di lui e non riesce a riconoscerli.
La creatura rocciosa che Thor sconfigge all'inizio del film è uno dei Giganti di Pietra in cui il Dio del Tuono si imbatte nel primissimo fumetto in cui compare.
Nei fumetti, Odino ha due corvi di nome Huginn e Muninn, che fungono da spie. Appaiono in tutti i film Marvel in cui è presente Thor: nel cinecomic di Kenneth Branagh sono presenti al fianco di Odino durante l'incoronazione di Thor e al suo capezzale durante il suo sonno. In una scena tagliata, inoltre, cominciano a gracchiare quando a Loki viene consegnato lo scettro di Odino. In Avengers, quando Thor discute con Loki, i due corvi svolazzano tra le montagne. Infine, in una scena di Thor: the Dark World, uno dei corvi gli sussurra qualcosa sulla balconata.
Nella criptica sequenza dei titoli di coda (che non è stata girata da Alan Taylor), Sif (Jaimie Alexander) e Volstagg (Ray Stevenson) portano l'Aether in una località aliena. Vengono scortati dal Collezionista (Benicio Del Toro) e gli spiegano che non possono tenere la sostanza ad Asgard perchè lì c'è già il Tesseract. Serbare due armi nello stesso posto sarebbe troppo pericoloso. Il Collezionista a questo punto accetta il “dono” e promette di tenerlo al sicuro. Quando gli asgardiani si congedano, questi – con un flebile ghigno – dice: “Meno uno...ne mancano cinque”. Chiaramente si tratta delle Gemme dell'Infinito – in Thor: the Dark World Odino spiega che non si tratta di semplici “pietre”. Nei fumetti, Il Collezionista – come ci spiega Wikipedia - “è uno degli Anziani dell'Universo che per mantenere la sua sanità mentale incomincia a collezionare artefatti e creature rare in giro per l'universo. Per un periodo di tempo ha anche posseduto una delle Gemme Dell'Infinito, inconsapevole, però, del suo potenziale, finché non venne presa da Thanos”. Dal suo modo di fare capiamo che Taneleer Tivan è deciso a trovare tutte le Gemme, e non per nasconderle a Thanos, ma piuttosto per creare il Guanto dell'Infinito (che garantisce il potere assoluto e supremo). Naturalmente è troppo presto per conoscere gli sviluppi della vicenda, ma nel cinecomic di James Gunn il Collezionista potrebbe allearsi con Ronan l'Accusatore (Lee Pace) con l'obiettivo di raccogliere tutte le gemme e a quel punto i Guardiani sarebbero chiamati a evitare che ciò accada.