Vite Digitali: Brutal Legend e lo stile indimenticabile di Eddie Riggs | Speciale

In questo nuovo episodio di Vite Digitali ci concentriamo sul protagonista di Brutal Legend, interpretato nientemeno che dal bravissimo Jack Black

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Brutal Legend fa parte di quella lunghissima schiera di titoli che, nonostante non siano riusciti a raggiungere il Valhalla videoludico, vengono comunque ricordati con piacere dai giocatori che hanno avuto l'opportunità di giocarli.

Nonostante quello che possa emergere dalle classiche "chiacchiere da social", non si vive solo di capolavori o di cocenti delusioni. La vasta scala di grigi che passa da un capo all'altro di questa "catena alimentare", infatti, è in grado comunque di offrire un discreto numero di titoli che, nel corso degli anni, hanno saputo intrattenere i giocatori di tutto il mondo. Dopotutto (e per fortuna) i gusti personali sono un diritto sacrosanto delle persone, che hanno ancora la libertà di scegliere quale disco inserire nella propria console.

Forte della propria unicità, Brutal Legend è così riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio nel cuore degli amanti del Rock e dell'Heavy Metal grazie a una colonna sonora strepitosa e un protagonista davvero indimenticabile. Eddie Riggs, all'inizio del titolo targato Double Fine, è considerato il miglior roadie del mondo, che però lavora per la peggiore rock band del pianeta. Per coloro che non lo sapessero, i roadies (o road crew) sono i tecnici di supporto che viaggiano con le band per occuparsi di tutti i dettagli della messa in scena di un concerto.

L'innata simpatia di Eddie Riggs è principalmente dovuta a due elementi: gli esuberanti dialoghi di Tim Schafer, autore di titoli come Grim Fandango, Full Throttle e assistant designer di Monkey Island, e la brillante interpretazione di Jack Black. Il celebre attore di Hollywood è riuscito a vestire magistralmente i panni digitali del roadie, risultando dannatamente calzante nella parte, che sembra essergli stata cucita addosso. Visto il fascino indiscusso del protagonista di Brutal Legend, abbiamo deciso di ospitare Eddie Riggs nella puntata di questa settimana di Vite Digitali, il podcast domenicale dedicato ai migliori personaggi provenienti dall'industria videludica. Il tutto, come sempre, senza il minimo spoiler per coloro che decideranno di recuperare l'opera in questione nel prossimo futuro.

Ma chi è Eddie Riggs? E perché i giocatori lo ricordano con tanto affetto?

Come vi abbiamo già anticipato, Eddie è un tecnico che si occupa di dar vita alla magia dei concerti, ma in seguito a un incidente sul palco si trova catapultato all'interno del Tempio di Ormagoden, una divinità dell'heavy metal di un folle mondo fantasy. Da qui ha inizio il viaggio del nostro eroico roadie, nel tentativo di tornare a casa attraverso le sconfinate lande di una dimensione basata sul culto della musica Rock (con tutte le dovute declinazioni di genere).

Con un mix tra atmosfere che sembrano uscite dai dipinti di Frank Frazetta e forte di una soundtrack di prim'ordine, di personaggi stravaganti e di un umorismo sempre sopra le righe, vivere l'avventura al fianco di Eddie Riggs risulta emozionante e saprà certamente strapparvi più di qualche risata. Perché è nella propria natura comica e irriverente che Brutal Legend riesce a spiccare davvero dalla massa, permettendo ai giocatori di soprassedere ad alcuni difetti ludici che, inevitabilmente, minano la fruizione dell'action di Double Fine.

Qualsiasi imprecisione nel gameplay, infatti, viene accantonata di fronte alla natura carismatica del protagonista, un "uomo comune" che si trova ad affrontare una minaccia oltre le proprie capacità, ma che non smette per un secondo di sprizzare energia e positività da ogni borchia e orecchino in suo possesso.

In un certo senso, Eddie siamo proprio noi videogiocatori. O meglio: Eddie è chi vorremmo essere.

Il ripetersi della routine quotidiana (soprattutto in questo periodo) è qualcosa che in molti possono soffrire, cercando di evadere con la fantasia in mondi completamente nuovi per non impazzire. E questo è esattamente quello che accade al protagonista di Brutal Legend, che passa da "persona normalissima" a "eroe leggendario" tra una canzone heavy metal e l'altra, realizzando quello che è da sempre il nostro sogno.

Si tratta di una perfetta metafora di noi stessi, che sfruttiamo proprio il linguaggio dei videogame per vivere quotidianamente nuove avventure, nel tentativo di rendere le proprie giornate più "epiche" e più, come direbbe Eddie, "Rock". Per questo motivo, il leggendario roadie interpretato da Jack Black non verrà mai dimenticato e, nonostante tutte le problematiche dell'opera diretta da Tim Schafer, verrà addirittura ricordato con passione.

E poi ammettiamolo: come potete vedere qui sotto, Brutal Legend rimane il titolo con la miglior intro e il miglior menù di gioco mai creato.

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