Vite Digitali: Resident Evil 3 e l'implacabile determinazione del Nemesis | Speciale
Dopo aver ospitato Jill Valentine, Vite Digitali torna a parlare di Resident Evil 3 con un episodio dedicato all'imponente figura del Nemesis
Inutile dire che, ancora una volta, il carisma di Jill Valentine è riuscito a spiccare su qualsiasi altro personaggio, confermandosi, esattamente come nel 1999, uno dei volti più importanti del brand Capcom.
Come sempre, vi ricordiamo che Vite Digitali è la nostra rubrica domenicale dedicata ai principali personaggi provenienti dall'industria videoludica e al loro impatto emotivo sulle vite di noi giocatori. Il tutto rigorosamente senza il minimo spoiler.
Nato come perfezionamento del T-002 e sviluppato dalle sapienti mani della divisione europea della Umbrella, il Nemesis è stato ideato come l'arma bio-organica definitiva. In grado di sopportare ingenti danni senza alcun contraccolpo evidente, la creatura è capace di utilizzare anche differenti bocche da fuoco, in particolar modo armi pesanti come lanciarazzi e lanciafiamme. Nemesis, durante il disastro di Raccoon City, è stato poi sguinzagliato in città con lo scopo di trovare e uccidere tutti i membri della S.T.A.R.S., corpo di polizia nel quale milita anche la nostra Jill Valentine. Ha quindi inizio la fuga della ragazza che, costantemente inseguita dalla creazione della Umbrella Corporation, dovrà trovare un modo per andarsene dalla città prima che sia troppo tardi.
È proprio la determinazione del Nemesis ad aver reso il personaggio tanto iconico. Nel capitolo datato 1999, infatti, la creatura poteva assalire il giocatore in qualsiasi momento, garantendo una tensione costante per tutta la durata dell'avventura. Trovarsi improvvisamente inseguiti da qualcosa d'inarrestabile, dopotutto, è una delle paure ataviche dell'uomo più grandi di sempre, risalente addirittura all'Età della Pietra. E il Nemesis è proprio questo: una paura istintiva, primordiale e inevitabile.
La paranoia che si crea nella testa del giocatore, convinto di essere costantemente tenuto sott'occhio da un nemico pronto ad attaccare è qualcosa di ben differente dal semplice jump scare, motivo per cui Resident Evil 3 è stato particolarmente apprezzato nella sua prima incarnazione di 21 anni fa. Per lo stesso motivo, purtroppo, il recente remake sembra aver convinto meno il pubblico, dato che la comparsa del Nemesis è limitata ad alcune aree e che mettere KO il gigantesco bestione ci garantirà di espandere il nostro armamentario. In questo modo, infatti, il giocatore è invogliato a combattere la minaccia creata dalla folle azienda farmaceutica, senza temere la sua avanzata e senza vivere costantemente con l'ansia di venire assalito.
Un vero peccato, dato che l'implacabilità del Nemesis era proprio la sua caratteristica principale.