Vite Digitali: Sunset Overdrive e l'oblio del suo protagonista senza nome | Speciale
Il nuovo episodio di Vite Digitali di questa settimana è dedicato al protagonista di Sunset Overdrive, eroe dimenticato dalla maggior parte del pubblico
I motivi dietro lo scarso impatto dell'opera Insomniac sul mercato non sono facilmente deducibili, ma quello che è certo è che Sunset Overdrive aveva tutte le carte in regola per intrattenere, stupire e divertire, anche grazie al carisma del suo folle protagonista.
Per tutti coloro che sono alla loro prima lettura di Vite Digitali, ci teniamo a specificare come si tratti di un appuntamento domenicale dedicato ai principali personaggi dell'industria videoludica, nel quale ci permettiamo di analizzare il loro impatto emotivo sui giocatori senza fare il benché minimo spoiler sulla storia.
E basta: la trama del titolo Insomniac può facilmente essere riassunta in queste poche righe.
Non per questo, però, ci sentiamo di bocciare il comparto narrativo dell'esclusiva Microsoft come banale o insignificante. Sunset Overdrive, infatti, merita di essere elogiato per il "come" mette in scena gli eventi, e non per il "cosa" viene raccontato. Lo stesso si può dire per il suo protagonista, che non presenta uno sviluppo psicologico particolarmente approfondito, ma che riesce a conquistare il videogiocatore grazie al suo essere costantemente sopra le righe, in perfetta sintonia con il mondo di gioco.
L'elemento che volevamo evidenziare in questo episodio di Vite Digitali è proprio la capacità del nostro eroe senza nome di fungere da specchio del mondo che lo circonda. Le armi che impugna, le azioni che esegue, la personalizzazione fisica alla quale è possibile accedere nel gioco sono tutti piccoli frammenti di una caratterizzazione riflessa, in grado di rendere molto interessante un personaggio potenzialmente vuoto. Sia chiaro: giocando a Sunset Overdrive non ci si può aspettare un approfondimento psicologico del protagonista in stile The Last of Us, ma il personaggio che andremo a controllare risulta perfettamente in linea con il tipo di gioco sviluppato da Insomniac Games.
Il protagonista di Sunset Overdrive è la prova che un personaggio, per essere funzionale al gioco, non deve per forza essere ricco di sfumature e caratterizzato da dialoghi brillanti, ma l'importante è che si sposi bene con l'atmosfera e con il mondo di gioco. Senza dimenticarsi, come analizzato nello scorso episodio di Vite Digitali dedicato al Doom Slayer, della possibilità che il giocatore s'immedesimi maggiormente in un Avatar meno approfondito, piuttosto che in un eroe emotivamente complesso e già stratificato.
Insomma: l'oblio nel quale sembra essere rilegato il salvatore di Sunset City è estremamente ingiusto e ci auguriamo davvero che il Tweet postato da Insomniac Games possa essere un primo passo verso una seconda vita per il franchise di Sunset Overdrive. Una seconda vita che, sia essa sotto forma di seguito o di porting su PlayStation 4 del primo capitolo, speriamo possa essere vissuta da un più vasto numero di giocatori, riscuotendo il successo meritato.