Control, Sam Lake commenta l'enigmatica trama del gioco
Sam Lake, intervistato a riguardo, ha spiegato le sue ragioni sul perché la trama di Control ponga volutamente più domande, di quante risposte offra
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Sfaccettata, profonda e densa di suggestioni, ha fatto la gioia di tutti coloro che in un videogioco cercano anche una storia ricercata e caratterizzata da personaggi ben scritti.
Con Control la magia si è ripetuta, offrendo all'audience un intreccio chiaramente postmoderno, che nel suo svolgimento piuttosto che semplificare e chiarire la situazione, creava ulteriori quesiti, confondendo ulteriormente il videogiocatore, comunque stimolato da tematiche tutt'altro che scontate a prendere una posizione, quando non a riempire i passaggi più oscuri con supposizioni personali.
Volevamo proporre qualcosa di affine al genere New Weird, che si distingue per questo approccio che tira in ballo cose che non si possono comprendere appieno, che non possono essere spiegate in modo soddisfacente.
A bilanciare questa incomprensibilità delle cose, devi incentivare lo spettatore a farsi una propria idea su quello che sta accadendo, ma anche per questo chi scrive la storia deve stare attento a non dire mai troppo. E' come camminare su una corda tesa, in modo che tutti abbiano abbastanza elementi per crearsi una propria teoria, ma non abbastanza da togliere la possibilità agli sceneggiatori di dare la loro tra le righe.
Ed è proprio questo a rendere così eccitante ai miei occhi il genere del New Weird. Leggo questo tipo di storie perché trovo interessante quando qualcosa è scritto bene e al tempo stesso mi fa sentire non abbastanza intelligente per capire tutto.
Solitamente arrivo al punto in cui non mi interessa nemmeno capire l'esatto senso della storia. E' un po' come la vita, che ci confonde di continuo e in cui non ci sono risposte certe. Credo che l'arte dovrebbe fare lo stesso, senza alcun bisogno di raccontarti tutto per bene, a patto che sia arte ben fatta.
La trama di Control, insomma, è volutamente oscura ed enigmatica. Voi che teoria vi siete fatti sulla storia e sul finale in particolare? Scrivetecelo nei commenti, stando ben attenti a non eccedere con gli spoiler.
Fonte: Gamingbolt