Marvel's Avengers: la nostra prova direttamente dal New York Comic-Con
In occasione del New York Comic Con abbiamo avuto occasione di provare Marvel's Avengers: eccovi le nostre impressioni dopo circa 30 minuti di gioco!
In occasione del New York Comic Con siamo stati invitati a provare i 30 minuti (circa) di demo, e ammettiamo di aver provato sentimenti contrastanti nei confronti dell'ultima fatica del team americano.
Una volta impugnato il Dualshock 4, e dopo aver ricevuto la conferma dai promoter di star giocando su PlayStation 4 Pro, ci siamo trovati davanti un filmato d'apertura che mette subito in mostra i nuovi modelli poligonali dei personaggi. Volti e animazioni facciali, infatti, hanno subito un notevole incremento tecnico, avvicinandosi molto al lavoro che abbiamo potuto ammirare in Shadow of the Tomb Raider.
Neanche il tempo di abituarci allo stile di combattimento di Thor, che siamo stati obbligati a vestire i panni del nostro genio, miliardario, playboy, filantropo preferito. Dopo una mediocre sessione in volo estremamente scriptata, abbiamo subito notato le enormi differenze tra l'utilizzo di un personaggio piuttosto che un altro. Iron Man, infatti, è molto più funzionale negli scontri a distanza, limitando il danno corpo a corpo a semplici colpi lenti, utili solamente per prendere tempo e allontanarci nuovamente dai nostri avversari. Basta essere a pochi metri da qualsiasi nemico, invece, per rendersi conto di avere a disposizione un vero e proprio arsenale da poter scaricare addosso a chiunque pensi di poterci ostacolare. Per la seconda volta, nel frattempo, notiamo la presenza di una super mossa che, oltre a essere visivamente spettacolare, serve a fare piazza pulita di qualsiasi cosa possa trovarsi davanti a noi in quel momento. Dopo aver apprezzato, senza dubbio, la diversità nel gameplay tra questi due personaggi, ci siamo anche resi conto che Tony Stark non sarà certo il nostro personaggio preferito, avendo preferito di gran lunga lo stile di gioco del figlio di Odino.
Pochi secondi di cut-scene dopo, ecco che ci siamo calati nei (striminziti) panni del Gigante di Giada. Impersonare Hulk vuol dire essere pura forza e potenza, cosa chiaramente espressa dal gameplay imbastito da Crystal Dynamics, appagante e capace di trasmettere una sensazione di indistruttibilità non da poco. Tenendo premuto il pulsante di uno qualsiasi degli attacchi, l'alter ego di Bruce Banner afferrerà il povero nemico di turno, che, semplicemente, diventerà la nostra arma fino a quando non ce ne libereremo, gettandolo via. Prendere un soldato e utilizzarlo come mazza ferrata per menare come dei fabbri i suoi colleghi è stato non solo liberatorio, ma anche estremamente divertente. Peccato, però, che la sezione successiva, caratterizzata da elementi di platforming e da sequenze scriptate, non ci abbia proprio convinti del tutto. I salti di Hulk, infatti, appaiono tutti uguali nell'animazione e, col fatto che la distanza percorsa viene determinata in base alla durata della pressione del tasto, si ottiene una sensazione che ci ha ricordato un po' la fisica lunare. Sia chiaro: nulla di particolarmente disastroso, ma ci è dispiaciuto questo calo di stile dopo una sezione tanto divertente.
Archiviati i pantaloni viola del Gigante Verde, ci siamo trovati nei panni del Supersoldato più famoso della Casa delle Idee. Utilizzare Captain America è stato un po' come tornare a casa, in quanto ci siamo trovati di fronte a un gameplay che ibrida alcune meccaniche dell'ultimo God of War con il free flow combat ideato da Rocksteady. Crystal Dynamics non solo ha ben compreso la necessità di far provare ai giocatori la potenza fisica di Steve Rogers, ma è riuscita a implementare l'utilizzo dello scudo di Cap nel combat system in modo da permettere al giocatore di passare rapidamente da un combattimento corpo a corpo a uno scontro più sulla distanza, cercando, per esempio, di far rimbalzare lo scudo sui muri per colpire i nemici alle spalle.
Stavamo cominciando davvero a prenderci gusto nel prendere a colpi di scudo i nostri avversari, quando il gioco ci ha messi di fronte all'ultimo personaggio giocabile nella demo: la Vedova Nera. Con Natasha ci siamo trovati di fronte a una semplice boss fight contro Tony Masters, conosciuto anche come Taskmaster. Non possiamo nasconderlo: ci siamo divertiti davvero tanto nei panni della spia russa e il gameplay, per certi versi simile a quello di Captain America, ha saputo regalarci più di qualche soddisfazione. Alternare attacchi rapidi, parate e rampini per avvicinarci all'avversario nonché bocche da fuoco per fronteggiarlo sulla distanza è stato non solo divertente (per quanto in certi punti troppo guidato), ma ci ha lasciati con la voglia di approfondirne lo stile di gioco e di saperne di più.
La demo si è quindi conclusa con un piccolo video in esclusiva per il NYCC, nel quale ci è stata mostrata rapidamente qualche scena della modalità multigiocatore (Warzone) e la possibilità di potenziare i nostri personaggi con pezzi di armatura/vestiario che non solo influenzano in modo pesante le statistiche, ma mutano anche l'estetica dei nostri eroi. Questo permetterà ai giocatori di andare a delineare non solo il design del personaggio (cosa che i Marvel fan adoreranno), ma anche lo stile di gioco vero e proprio, il quale subirà forti scossoni in base a quali scelte di equipaggiamento prenderemo.
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Come già ribadito ormai più volte, Marvel's Avengers non è riuscito a convincere tutti e sono ancora evidenti alcune limitazioni che dovranno per forza venire smussate nel corso del tempo, ma (ed è un "ma" bello grosso), il gioco sta prendendo forma e migliora di mese in mese, dimostrando l'enorme sforzo dei ragazzi di Crystal Dynamics. Per ora non ci resta altro da fare che aspettare il prossimo maggio per poter mettere le mani su Marvel's Avengers, nella speranza di trovarci di fronte al titolo definitivo dedicato ai Vendicatori.