Cyberpunk 2077: gli sviluppatori parlano delle difficoltà tecniche riscontrate nella realizzazione del gioco
Cyberpunk 2077 punta a diventare uno dei titoli di punta di questa generazione: scopriamo quali sono le principali difficoltà riscontrate da CD Project Red
Con il nuovo titolo dalle atmosfere futuristiche, però, l'asticella del livello da raggiungere si è alzata non di poco, costringendo il team polacco a dare il 200% delle proprie capacità per assemblare quello che, sempre secondo gli sviluppatori, dovrebbe diventare una delle punte di diamante di questa fine generazione.
In occasione del PAX in Australia, John Mamais ha rilasciato un'interessante intervista nella quale ha affrontato di petto tutte le problematiche tecnologiche che CD Projekt Red sta incontrando in questi duri mesi di lavoro. La prima cosa della quale John si è reso conto, una volta cominciato a lavorare al progetto, è stato il bisogno della software house di diventare più grande per poter gestire la mole di lavoro da svolgere. Ecco che, quindi, l'azienda è passata da circa 200 persone di The Witcher 3 a quasi 500, andando quasi a triplicare le presenze all'interno dello studio.
Non siamo stati furbi abbastanza da capire quante persone ci potessero servire! Quando abbiamo scritto il concept iniziale di Cyberpunk 2077, non potevamo saperlo, quindi siamo cresciuti nel corso dello sviluppo del titolo. E, davvero, non hai idea di quanti animatori ti possano servire fino a quando non hai una stima esatta di quante scene compariranno poi nel gioco.
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Un altro argomento tirato in ballo dell'Head Studio di CD Prokect Red è stato quello della gestione dei vari NPC presenti per tutta la durata dell'avventura. Per il Direttore Tecnico di Cyberpunk 2077, riuscire a ricreare tutte quelle persone così diverse tra loro, che però si muovessero contemporaneamente, è stato un vero traguardo di vita:
Si tratta di qualcosa di completamente differente da quanto visto prima, perché anche in The Witcher avevamo le folle, ma se li guardavate da vicino ci si poteva accorgere di personaggi troppo somiglianti tra loro o di pattern troppo simili da un character all'altro. In Cyberpunk ogni NPC dimostra di avere caratteristiche uniche, andando a formare una perfetta combinazione di IA, tecnologia e arte.
Mamais si è espresso anche per quanto riguarda l'utilizzo del ray-tracing in tempo reale, spiegando come abbiano inserito questa caratteristica solamente in un secondo momento, in quanto si tratta di una tecnologia relativamente nuova per il mercato videoludico. Comunque, lo scopo di CD Projekt Red è quello di creare un prodotto al passo con i tempi e di spingere qualsiasi piattaforma si decida di utilizzare per giocare al massimo delle proprio capacità.
Come dicevamo in apertura, infatti, il prossimo titolo della software house polacca sembra avere tutte le carte in regola per imporsi sul mercato come nuovo metro di misura per il genere, sia dal punto di vista narrativo che da quello tecnico.
E voi cosa ne pensate delle dichiarazioni di Mamais? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Ausgamers