Nacon Pro Revolution Controller 2, il miglior amico dell'amante degli FPS
Le nostre impressioni sul Revolution pro controller 2 di Nacon
Estratto dalla confezione il pad, identico nella forma all'apprezzatissimo predecessore, il Revolution pro controller, dà subito un'impressione di solidità, grazie a un design morbido e dimensioni giuste, è appena più grande di un DualShock 4. Positivo è anche il primo impatto tattile, sta benissimo in mano e la sua superifice leggermente satinata sicuramente restituisce un feeling migliore della fredda plastica lucida (nota per i maniaci delle ditate: non rimangono impresse e comunque il pad si pulisce molto facilmente). Il layout dei tasti frontali è molto simile a quello del DualShock 4, Share e Options sono leggermente meno raggiungibili, ma non è un problema, vista la comodità dei ben più importanti quattro frontali, di dimensioni più generose di quelli della controparte made in Sony. La croce direzionale non è propriamente tale, è più una circonferenza con alcune rientranze che delimitano le direzioni, utile al suo scopo. Gli stick sono differenziati, quello destro è più piccolo e convesso, quello sinistro più grande, con un disegno che aumenta il grip e una lieve dentatura sul bordo per massimizzare il grip.
E' sul dorso e sul retro che il Revolution pro controller 2 si fa più particolare. Ad una prima occhiata non possono non destare perplessità la forma e la posizione dei grilletti, che spuntano verso l'esterno e sono più alti che sul DualShock 4. All'occhio, appunto, perché gli indici ci si adagiano sopra benissimo, ne percepiscono la piacevole resistenza e la profondità della corsa. Più sobri e funzionali sono i dorsali. Si trovano invece nel retro il selettore delle modalità, quello dei profili e altri quattro tasti, ovvero le trovate che rendono il pad pro. Il primo permette di passare dall'opzione standard, nella quale il pad agisce di default come un DualShock 4 a quella che invece supporta i profili personali e a quella PC; il secondo switcha i vari profili (un massimo di quattro, creabili e modificabili grazie a un programma su PC); i terzi sono l'arma in più del pro gamer, che può affidargli, sempre da PC, qualunque funzione voglia, ma non le macro, possibilità presente nella prima versione del controller ma non in questa.
[caption id="attachment_180462" align="aligncenter" width="600"] ... e retro[/caption]
Non c'è un motivo per il quale il Revolution pro controller 2 non sia assolutamente consigliabile a chi rientra nel suo target, ovvero il giocatore competitivo di FPS che vuole la migliore arma possibile per avere la migliore esperienza possibile. In più l'impressionante feeling degli analogici è percepibile da chiunque e potrebbe invogliare anche chi si sia tenuto sempre lontano dalle periferiche ad alto budget. Potrebbe veramente scoprire un nuovo modo di giocare.