F-Zero, su Nintendo Switch sarà la volta buona?

Il brand di F-Zero manca da troppo tempo. Dopo aver bypassato Nintendo Wii e Wii U, potrebbe essere Nintendo Switch la console ideale per la rinascita della serie?

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Quattordici anni sono un lasso di tempo praticamente infinito quando si tratta di videogiochi. In quattordici anni la tecnologia evolve totalmente, il pubblico pagante cambia gusto e fascia demografica di riferimento, le generazioni di console si alternano, introducendo nuovi paradigmi, disconoscendo e sradicando quelli vecchi.

Quattordici anni sono un lasso di tempo interminabile, una vera e propria agonia da vivere senza un nuovo F-Zero all'orizzonte, saga di punta meno cavalcata e coccolata in assoluto da Mamma Nintendo che, dall’oggi al domani, ha deciso, apparentemente senza alcun motivo valido, di mettere in ibernazione un brand che, ai tempi, stava conoscendo il suo periodo migliore sotto il profilo quantitativo e qualitativo.

[caption id="attachment_180294" align="aligncenter" width="1000"]F-Zero GX screenshot F-Zero GX poteva contare anche su una modalità storia che si componeva di una serie di livelli tutti piuttosto difficili da completare.[/caption]

Ignorando lo zoppicante F-Zero Climax, pubblicato solo in Giappone su Game Boy Advance, nel 2003 il pubblico con gli occhi a mandorla si sollazzò con F-Zero GP Legend e l’indimenticabile F-Zero GX, forse il racing game più sottovalutato di sempre."con Nintendo Switch il quesito si è riproposto identico e con perfetta puntualità: la line-up della console ibrida sarà ulteriormente impreziosita dalla pubblicazione di un nuovo F-Zero?"

Il dittico, all’epoca, fu perfettamente in grado di soddisfare ogni desiderio di adrenalina e velocità sia alla fermata dell’autobus, che seduti comodamente sulla poltrona di casa. Mentre l’iterazione per Game Boy Advance riproponeva lo stesso gameplay e art design che fecero la fortuna del brand ai tempi del debutto su Super Nintendo, nel 1990, su Game Cube andò in scena uno spettacolo difficilmente descrivibile. Sviluppato in collaborazione con SEGA e il suo studio Amusement Vision, la produzione accecò gli appassionati con la sua grafica fuori parametro, con una colonna sonora semplicemente meravigliosa, con un roster di piloti sconfinato, con una marea di modalità e, soprattutto, con un gameplay semplicemente perfetto che si avvaleva di un control system inappuntabile e di un level design strepitoso.

Si potrebbero spendere pagine e pagine di aggettivi entusiastici nel tentativo di descrivere l’esperienza, ma sarebbe comunque impossibile restituire le sensazioni ed emozioni che regalò quel gioco a chiunque gli diede una chance. Il già favoloso F-Zero X venne letteralmente offuscato dal sequel, per non parlare di WipEout, saga già costretta a rincorrere il diretto concorrente sin dalle origini, che pur ripresentandosi sul mercato addirittura due anni dopo, nel 2005 con Pure, sembrò particolarmente vecchio e “lento”.

All’avvicinarsi di ogni E3, all’annuncio di ogni nuova console targata Grande N, la domanda è sempre la stessa: è la volta buona? Verrà finalmente annunciato un nuovo capitolo?

[caption id="attachment_180296" align="aligncenter" width="1000"]F-Zero X screenshot L’ideale sarebbe una collection, rimasterizzata e aggiornata, che includa F-Zero X e F-Zero GX. Noi ci riempiremmo la pancia, la Grande N sonderebbe il terreno per un eventuale capitolo inedito.[/caption]

Se con Nintendo Wii, il salto generazionale fu comprensibile e giustificabile, considerando la tipologia di utenti tirati in ballo, su Wii U l’assenza fece discutere lo zoccolo più duro di appassionati, basiti di fronte ad una scelta incomprensibile che, evidentemente, non teneva in considerazione due fattori: la già limitatissima line-up della console, sofferente e carente in ogni punto, che avrebbe naturalmente giovato di un grande ed illustre ritorno; il ritorno di fiamma per i racing futuristici.

Laddove la generosa potenza di calcolo delle “next-gen” a seguire avevano reso la simulazione, titoli come Gran Turismo e Forza Motorsport, più desiderabile e appassionante, piccoli e medi sviluppatori, nei primi anni di questo decennio, si mossero per riproporre gare tra vetture sospese a pochi centimetri dal terreno. Per esempio, Redout e Fast Racing NEO, esclusiva Wii U tra l’altro, urlarono, invano, nelle orecchie dei dirigenti della casa di Kyoto che i tempi erano maturi, che il pubblico aveva di nuovo voglia di lanciarsi a velocità folle su strade sospese nel vuoto.

Niente di niente, invece. Nemmeno una collection. Neppure una sbilenca riedizione su Nintendo 3DS.

Inutile anche solo specificarlo: con Nintendo Switch il quesito si è riproposto identico e con perfetta puntualità: la line-up della console ibrida sarà ulteriormente impreziosita dalla pubblicazione di un nuovo F-Zero?

Il periodo storico sembra favorevole. WipEout Omega Collection, pubblicato a giugno su PlayStation 4 testimonia che il ferro è ancora caldo. Inoltre, con Nintendo Switch, la Grande N sembra aver superato buona parte dei problemi che causarono il flop del Wii U. Gli studi interni, infatti, sembrano aver trovato il giusto ritmo, la necessaria confidenza con l’alta definizione, la dimestichezza imprenscindibile per sviluppare una produzione tripla A in tempi ragionevoli.

Non solo: il successo di Mario Kart 8 Deluxe è una mezza garanzia su un eventuale remake di F-Zero GX, ora che il pubblico è fondamentalmente diverso rispetto a quello del Game Cube, quando non composto da fan della prima ora che bramano, come il sottoscritto, il ritorno della saga.

[caption id="attachment_180295" align="aligncenter" width="1000"]F-Zero X screenshot Il primissimo episodio della saga, pubblicato su Super Nintendo, era una meraviglia per gli occhi grazie, anche e soprattutto, al Mode 7.[/caption]

Nintendo Switch, tra l’altro, è un sistema ideale per esaltare le caratteristiche della saga. Oltre all’ovvia possibilità di prendere parte ad adrenaliniche competizioni sia a casa, che all’aria aperta, si potrebbero esplorare efficacemente le potenzialità multiplayer della saga, spesso castrate dai limiti tecnici di cui soffrivano le vecchie console. Online, in particolar modo, a patto che ci si possa affidare ad un netcode di tutto rispetto, si potrebbe sperimentare il brand come mai fatto prima d’ora, con competizioni che metterebbero seriamente in discussione le abilità al volante di ogni partecipante.

Non ci resta che aspettare e sperare, insomma. Qualche mese addietro Yoshiaki Koizumi, producer di Super Mario Odyssey, si lasciò andare ad una dichiarazione sibillina, nella quale preannunciava la pubblicazione, nel corso del 2018, di una serie di giochi “non tradizionali” per Nintendo Switch. Probabilmente si tratterà dei Wii Sports e dei Brain Trainer della nuova generazione, ma nulla ci vieta di sognare che toccherà, tra gli altri, anche a F-Zero, saga che, a dispetto di altri marchi “tradizionali”, non viene riproposto da molto, troppo tempo.

Continua a leggere su BadTaste