Ruby Rose vs. The CW: qual è la verità dietro a questa spinosa vicenda?

Ruby Rose si scaglia contro The CW e ne ha davvero per tutti, dai dirigenti Warner ai suoi ex colleghi, ma quale sarà davvero la verità?

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Ruby Rose vs. The CW: qual è la verità dietro a questa spinosa vicenda?

Che l'addio di Ruby Rose a Batwoman ed il suo divorzio da The CW non fosse stato consensuale, ogni attento osservatore lo aveva probabilmente già capito. Ciò che non ci si aspettava, però, è stata la decisione di Ruby Rose di usare le storie del proprio profilo Instagram per andare letteralmente all'attacco di The CW, il network che trasmette la serie, di ex colleghi e della showrunner.

Come abbiamo già riportato nelle news di Badtaste qualche giorno fa, l'ex protagonista di Batwoman si è lanciata in una vera e propria denuncia pubblica nella quale ha annunciato che avrebbe detto "al mondo intero tutta la verità su cosa sia davvero successo su quel set". Cosa abbia provocato questo sfogo in una vicenda che sembrava apparentemente chiusa resta un mistero, a meno che la motivazione non sia legata ad alcune sedicenti "fughe di notizie" a cui l'attrice ha accennato alla fine del suo lungo post.

Il primo bersaglio della Rose è stato Peter Roth, Presidente ed Amministratore Delegato degli Warner Bros. Television Studios dal 1999 al 2021 che - secondo l'attrice - avrebbe avuto la tendenza a molestare giovani donne oltre ad aver assunto un investigatore privato per pedinarla e magari licenziarla per giusta causa, questo almeno sembra che si legga tra le righe.
L'attrice è poi tornata sui suoi problemi di salute, dei quali vi avevamo già parlato nello speciale di un anno fa sul "Perché Ruby Rose ha lasciato Batwoman?", ribadendo come si sia fatta male sul set (nonostante la showrunner lo abbia prima ammesso e poi negato) e come sia stata costretta a tornare sul set dopo soli 10 giorni da un serio intervento, con la minaccia che tutta la troupe ed il cast sarebbero stati licenziati e lei stessa sarebbe costata milioni di dollari in perdite agli Studios se non avesse ripreso il suo ruolo, il tutto per non lasciarle almeno altre due settimane di riposo, che sarebbero costate alcune modifiche ai copioni.

Nel suo sfogo Ruby Rose ha anche accusato The CW di aver completamente scaricato un membro della troupe, che avrebbe subito ustioni di 3° grado, ed una sua dipendente diventata quadriplegica in seguito a due distinti incidenti avvenuti sul set dello show. Mentre non abbiamo trovato traccia del primo caso, il che ovviamente non significa che non sia accaduto, il Vancouver Sun del 15 marzo del 2020 riporta la tragica notizia di una disgrazia di cui è stata vittima Amanda Smith, assistente di produzione di Batwoman, che è stata colpita da materiale pesante caduto da una gru, che le ha provocato una seria lesione spinale. Come riferito dalla Rose, effettivamente, per la giovane donna è stata aperta una pagina gofundme, Amanda Smith Rehabilitation Fund, peraltro ancora attiva, per aiutarla con le spese di riabilitazione.

Nonostante il grave incidente sarebbe stato una ragione più che valida per fermare la produzione, secondo la Rose quest'ultima sarebbe stata bloccata solo dopo che la Warner è ufficialmente intervenuta a causa del dilagare della pandemia, con Batwoman che avrebbe però dato lo stop solo dopo Riverdale e The Flash e con la showrunner Caroline Dries che sarebbe stata sorda ad ogni tentativo di convincerla a mandare tutti a casa nonostante un clima teso e generalmente distratto.

Questa affermazione in particolare, però, non sembra corrispondere necessariamente ai fatti. Con un comunicato congiunto condiviso tra gli altri da TVLine, il 13 marzo del 2020 la Warner Bros. Television Group annunciò effettivamente di aver deciso di mettere uno stop alle produzioni di alcune delle sue serie:

"Con gli eventi che stanno cambiando rapidamente a causa della Covid-19 e per eccesso di prudenza, la Warner Bros. Television Group ha deciso di fermare la produzione di alcuni tra i 70 e più show e pilot che vengono girati o sono in procinto di esserlo in questo periodo. Nelle nostre produzioni non ci sono stati casi confermati di Covid-19, ma la salute e la sicurezza dei nostri impiegati, del cast e delle troupe rimane tra le nostre priorità. In questo periodo continueremo a seguire le Linee Guida del Centro di Controllo per le Malattie e quelle dei professionisti della salute locali che lavorano in ciascuna delle città in cui sono situati i nostri set".

Tra queste, con Riverdale e The Flash, c'era sicuramente anche Batwoman, la cui prima stagione avrebbe dovuto avere 22 episodi, ma riuscì a produrne solo 20. Dai feed stessi di Twitter di alcuni degli attori della serie è infatti evidente come la produzione fosse stata effettivamente chiusa, con Nicole Kang (Mary) che già il 15 marzo del 2020 riferiva di essere a New York ed il regista Avi Youabian che il 14 marzo condivideva un'immagine in cui comunicava come il segnale di Batwoman fosse stato letteralmente spento da The CW a causa del virus.

Nel suo post l'attrice ha sottolineato inoltre come la sua fama di "persona difficile" fosse dovuta al tentativo di proteggere la salute di tutti i lavoratori del set (una preoccupazione oggettivamente realistica considerato la gravità di quello che abbiamo appena riportato, che prescinde da chi abbia torto o ragione in questa vicenda) ed ha poi attaccato personalmente sia Dougray Scott (Jacob Kane), accusato di alzare continuamente la voce sul set e di aver ferito una stuntwoman, che Camrus Johnson (Luke Fox) riferendo come, appena uscita dall'ospedale, gli abbia sentito dire:
"Beh, magari se le persone fossero puntuali saremmo tutti più contenti".
Entrambi i chiamati in causa hanno veementemente rigettato ogni accusa, con la Warner che ha a sua volta risposto alle parole della ex Batwoman accusandola di "revisionismo".

A proposito però della sua fama di persona difficile sul set, CBR ha pubblicato una dichiarazione rilasciata da Alexander J. Baxter, ex assistente di produzione nella 1^ stagione di Batwoman, il quale non ha avuto parole molto tenere per Ruby Rose ed ha invece difeso The CW:

"Quando ho cominciato a lavorare per l'industria sono stato abbastanza fortunato da entrare in show come Supergirl, Sabrina ed alcuni altri prodotti qui e là, ma il lavoro più importante è stato nella 1^ stagione di Batwoman. Ero un attore che aspirava a conoscere meglio l'industria, così, quando ho ottenuto il lavoro ero veramente contento, soprattutto per il fatto che avrei potuto lavorare alla Warner Bros. da fan della DC, motivo per cui ho afferrato al volo l'occasione. 

La mia filosofia era che avrei dovuto imparare il più possibile per poi mettermi a fare i miei film. Ma non sapevo quale infermo mi aspettava in alcuni di questi set. La compagnia di produzione è stata sempre professionale e fantastica. La troupe adorabile, dei professionisti indefessi dediti a lavorare per lunghe notti di riprese. Sembrava un'esperienza ideale sulla carta. Poi è arrivata Ruby Rose. Dal primo giorno, quando un presunto infortunio le ha impedito di fare il 60% del suo lavoro, ha cominciato il suo lavoro evitando di relazionarsi con chiunque fosse al di sotto del suo livello. E nel tempo, per alcuni di noi che lavoravano i sabati e fino a 18 ore al giorno, le cose sono peggiorate. Si presentava quasi sempre in ritardo, senza conoscere la sua parte ed ogni volta che interagiva con qualcuno al di sotto di lei, un assistente di produzione, una persona della troupe, li trattava come se fossero una cosa da schiacciare sotto i suoi stivali. Se ne andava senza preavviso dal set, urlava contro le persone ed ogni volta che interagiva con qualcuno di noi assistenti di produzione, ci ignorava come la spazzatura che eravamo soliti raccogliere. Un giorno abbiamo passato tutta la giornata a sistemare una stanza come l'aveva richiesta (6 scaldini, perché è abituata al clima australiano, ed il tavolo con gli snack) solo per vederla arrivare, ridacchiare e vederla girare le spalle dicendo che doveva andarsene. L'abbiamo classificato come un altro di quei giorni in cui "Ruby dava ordini solo per il gusto di farlo" e via. Un'altra volta stavo tenendo la porta aperta per lei, dopo aver lavorato per 15 ore in un freddo gelido, è entrata ed ha rovesciato il suo cibo a terra. Mi ha guardato e ha detto: "Allora?" e poi è uscita e mi ha lasciato a pulire il macello che aveva lasciato. Che poi era come ci si sentiva a lavorare al di sotto di Ruby, pulire i suoi casini. Non ci ha mai ringraziati ed aveva solo pretese che ci lasciavano esausti fisicamente ed emotivamente.

Lavorare per lei era come lavorare per una dittatrice ed in quanto assistente di produzione desideroso di entrare nell'industria, mi ha seriamente fatto pensare di abbandonare tutto. Se questa era l'industria di cui volevo far parte, sicuramente non avevo nessuna voglia di stare a contatto con un tiranno. Abitando in centro ho incontrato uno dei suoi amici più stretti in una app di incontri e lui ha condiviso con me alcune storie di loro che facevano festa assieme con droghe di ogni genere e, guarda caso, erano proprio i giorni in cui lei poi si presentava in ritardo di 8 ore sul set. Non le importava quanto si facesse attendere e come ci dessimo da fare per farle trovare tutto come voleva, le importava solo di mantenere il suo stile di vita.

Abbiamo lavorato per innumerevoli e lunghe giornate, facendo sempre straordinari perché lei arrivava in ritardo o perché aveva qualche altra ragione per cui non le andava di stare lì. Dal momento in cui abbiamo cominciato a girare la serie, ha fatto sentire ogni persona nuova che arrivava sul set a disagio o non ben accetta. Era una pessima star e ha fatto sentire molti di noi come se stessimo facendo uno show per un dittatore.

I filmmaker, a prescindere dalla posizione che hanno in un set, meritano di essere trattati con rispetto. Questo è quello che mi è stato insegnato alla scuola di cinema e quando ho letto la sua dichiarazione in cui diceva la produzione si era comportata male, mi sono infuriato perché avendoci lavorato, non voglio stare a guardare mentre parla male di una società che lei stessa ha provato a fregare. A prescindere da quanto brutta sia la giornata che stai avendo, non hai nessun diritto di essere crudele. E la 1^ stagione è stata il suo regno di crudeltà".

Questa testimonianza sul comportamento della star dello show, non sarebbe l'unica contraddizione che si registra sulla Rose, nonostante - per esempio - l'attrice abbia aperto il suo post pregando i fan di non chiederle continuamente di riprendere il ruolo di Batwoman, ci deve essere stato un momento in cui i suoi stessi sentimenti non erano così palesemente contrari all'idea. Promuovendo infatti il film SAS: Red Allert, a marzo del 2021, l'attrice stessa disse in una video intervista ancora reperibile che sarebbe stata "assolutamente disponibile" a tornare ad interpretare il ruolo, contraddicendo in parte le affermazioni che avrebbe poi fatto tempo dopo.

Come quando Ruby Rose affermò che la decisione di lasciare la serie di The CW era stata presa di comune accordo con il network, la nostra impressione è che la verità, anche in questo caso, sia davvero molto più complicata di quanto non sembri e sia, come spesso accade, un po' nel mezzo.

Con tutte le notizie divulgate poco prima dell'annuncio dello sciopero che ha minacciato di paralizzare Hollywood, è per esempio evidente che la priorità delle produzioni non sia necessariamente la salute dei lavoratori, così come è palese che in una produzione in cui una lavoratrice ha perso l'uso delle gambe, in cui si registrano almeno altri 3 incidenti (compreso l'infortunio della protagonista) e persino una persona che vi ha lavorato e la difenda, parli però di 18 ore consecutive di lavoro al giorno, l'atmosfera non poteva essere assolutamente distesa come si è cercato a lungo di far credere.
Tra mezze verità ed accuse difficili da verificare è complicato districare il bandolo di questa matassa che, siamo certi, debba essere molto più ingarbugliata di quanto si possa immaginare.

La 3^ ed ultima stagione di Batwoman va in onda negli Stati Uniti ogni mercoledì su The CW.

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