The Patient (miniserie): la recensione

The Patient è una sopraffina analisi della psiche umana in cui la posta in gioco è la vita del Dottor Alan Strauss

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La recensione di The Patient, miniserie disponibile su Disney+ dal 14 dicembre

Nel gergo televisivo i bottle episodes sono quegli episodi prodotti al fine di risparmiare usando pochi membri del cast regolare, ancora meno comparse (se non quasi nessuna) e soprattutto solo i set già a disposizione della produzione. Quando ben concepiti finiscono tuttavia per essere spesso delle piccole perle in cui uno show tende a rallentare, diventare più intimista e concentrarsi sui suoi protagonisti, proprio a causa di quei mezzi ristretti imposti dalle necessità della macchina produttiva.
The Patient, se il termine esistesse, sarebbe in un certo senso una bottle series, ma non tanto nell'accezione dello show che vuole fare economia, quanto piuttosto nella sua caratteristica di essere confinato in maniera claustrofobica all'interno di un unico, soffocante ambiente, soprattutto per il suo protagonista Steve Carell, nel ruolo del Dottor Alan Strauss.

LA TRAMA DI THE PATIENT

La trama di The Patient è straordinariamente semplice ed insieme agghiacciante: il Dottor Strauss è uno psicologo con un paziente particolarmente ostico di nome Gene, interpretato da Domhnall Gleeson. Quando gli suggerisce di cercare un altro terapista, poiché la loro relazione professionale non sembra progredire nella giusta direzione, Gene lo aggredisce e lo rapisce. Da quel momento il Dottor Strauss si troverà confinato nel piano interrato dell'abitazione che il suo paziente condivide con la madre (Linda Emond), incatenato al pavimento con una catena che gli permette scarsi movimenti e completamente solo ad affrontare la scioccante verità che gli verrà rivelata: il vero nome di Gene è Sam Fortner e Sam è un serial killer convinto di aver bisogno di Alan per essere curato.

LA STRUTTURA DI THE PATIENT

The Patient è un dramma non adatto a tutti, particolarmente intenso e minimalista persino nella sua particolare struttura. La serie ha infatti 10 episodi con una durata molto particolare per un dramma, che oscilla dai 20 minuti della première ai 45 del finale di stagione, nonché l'unica puntata che superi i 40 minuti. L'effetto di questa scelta si riflette inevitabilmente sulla trama che è resa più intensa non solo dall'incalzare del tempo, ma dall'ansia vissuta dal suo protagonista di fronte ad un compito quasi impossibile: aiutare un paziente e cercare di rimanere vivo.

The Patient, ideato da Joe Weisberg e Joel Fields, che tornano a collaborare assieme per la prima vota dalla fine di The Americans, è concepito come una pièce teatrale in cui lo spazio è creato per chiudersi attorno ai suoi pochi protagonisti, mettendoli al centro dell'attenzione del pubblico, ma è anche molto diverso da qualsiasi show che possiate aver visto su un serial killer.
Sebbene ci siano infatti alcune scene indiscutibilmente violente, la serie non è ideata per soffermarsi o essere incentrata sulla violenza fine a se stessa, quanto piuttosto sul senso di isolamento vissuto dal Dottor Strauss al fine di trasformarsi in un racconto di espiazione e perdono.

"A volte, se gli diamo il tempo, le persone non dicono quello che pensavamo avrebbero detto".

La solitudine che Alan sperimenterà durante la sua prigionia lo porterà infatti a riconsiderare la propria vita, rifugiandosi in una sorta di terapia interiore che porterà avanti con l'aiuto dell'amico e terapeuta Charlie Addison (David Alan Grier), grazie al quale affronterà il recente lutto per la perdita dell'amata moglie Beth (Laura Niemi) e soprattutto il difficile rapporto con il figlio Ezra (Andrew Leeds), la cui conversione all'ortodossia ebraica ha reso il rapporto con la sua famiglia particolarmente complicato.

L'isolamento di Sam è invece una catena persino più corta di quella che tiene Alan legato al pavimento della casa del suo aguzzino, che domina la sua vita e non gli lascia scampo e che diventa a tratti difficile da interpretare, anche quando l'origine del suo "male di vivere" viene apparentemente spiegato. Se riconosciamo un difetto in The Patient, va individuato forse nel modo in cui analizza la personalità di Sam che, privo dell'apporto di quell'intenso dialogo interiore che caratterizza invece il Dottor Strauss, rende più difficile seguirne l'evoluzione emotiva, sempre che di emotività si possa parlare.

The Patient è una sopraffina analisi della psiche umana ed in particolare di un uomo che, nelle peggiori delle circostanze, cerca di fare quanto umanamente possibile per creare un legame con un paziente impermeabile a qualsiasi emozione, se non alla rabbia. Attraverso la sua esperienza, Alan vivrà sulla propria pelle la medesima rassegnazione delle vittime dell'Olocausto e sarà continuamente in conflitto tra la paura di essere ucciso ed il desiderio o forse persino la sfida professionale di fare concretamente qualcosa per raggiungere Sam a livello emotivo e cercare di impedire che faccia ancora del male a qualcuno.

Nel suo disperato tentativo di sopravvivere Alan si troverà in un certo senso a dover rispondere ad una domanda che in molti probabilmente si pongono, se cioè la terapia funzioni davvero, con l'aggravante che la soluzione di questo quesito potrebbe però costargli la vita.

The Patient sarà disponibile dal 14 dicembre su Disney+.

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