Superman & Lois 1×01 "Pilot": la recensione
Il pilot di Superman & Lois è uno dei migliori episodi prodotti da The CW, con personaggi ricchi di prospettive ed una qualità inaspettata
Il contrasto tra tutto ciò che di Superman possiamo sapere e quello che invece non ci aspettiamo, è infatti subito evidente nel montaggio iniziale, quando si passa dal resoconto dell'origine del supereroe alla sua vita in famiglia con i figli Jon e Jordan. L'idea è che essere genitori non è facile nemmeno quando si è Clark Kent e Lois Lane, il che viene supportato dalla presentazione dei membri più giovani della famiglia. I due fratelli sono molto diversi e mentre Jon è il classico ragazzo di successo, sportivo ed amato da tutti, Jordan è quello problematico, chiuso in se stesso e con una diagnosi di disturbo di ansia sociale, per la quale prende anche dei farmaci, ma con un punto in comune: nessuno dei due sa che il padre è Superman.
Come è stato disgraziatamente anticipato dal uno dei promo rilasciati per la serie, questa spinosa questione sarà naturalmente al centro del pilot quando Lois e Clark, nonostante un iniziale disaccordo, si troveranno a dover rivelare ai figli la verità.
Richiamata a Smallville a causa dell'improvvisa e tragica morte di Martha, la famiglia Kent si troverà di fronte ad un mondo molto diverso da quello che Clark aveva lasciato da ragazzo e nel quale era felicemente cresciuto e proprio questa diversità caratterizzerà un altro degli aspetti interessanti di questa serie. Gli show dell'Arrowverse ci hanno spesso abituato ad uno stile di scrittura eccessivamente teatrale, in cui si tende ad affrontare anche temi socialmente importanti con una certa banalità, non riuscendo mai del tutto ad integrarli in maniera armonica nella storia o semplificandoli all'estremo, cosa che - sorprendentemente - il pilot di Superman & Lois riesce ad evitare.
Per fare un esempio pratico, quando Clark e Lois riallacciano i rapporti con Lana Lang (Emmanuelle Chriqui) ed il marito di lei, Kyle Cushing (Erik Valdez), il capo dei pompieri, l'uomo (che ammira apertamente Morgan Edge ed i suoi metodi) viene introdotto come qualcuno che ha convinzioni politiche che si scontrano con quelle di Lois e che danno vita ad uno scambio interessante e molto più maturo di quello che ci si aspetterebbe da uno show dell'Arrowverse. Quando le due coppie si ritrovano infatti a parlare di come la cittadina nella quale sono cresciuti sia cambiata e fino a che punto la crisi economica abbia colpito famiglie e persone, portando molti coltivatori a fare scelte disperate ed altrettanti giovani (come Clark stesso) ad andare a vivere altrove, condannando in un certo senso Smallville, il discorso non viene ridotto in maniera semplicistica e superficiale ad un banale "io ho torto", "tu hai ragione" o ad una battaglia tra repubblicani e democratici, ma è affrontato con un'equilibrata esposizione dei diversi punti di vista, che hanno entrambi i loro pro e contro.
Questa maggiore attenzione ai particolari e la scelta di non semplificare questioni complesse, tocca anche i protagonisti più giovani della serie ed in particolare i fratelli Kent e Sarah Cushing, la figlia di Lana e Kyle, interpretata da Inde Navarrette. Tra i due giovani Kent è quasi superfluo sottolineare che il più interessante risulti essere Jordan e non solo perché è un'anima inquieta, come la sua amica Sarah, ma anche perché - come verrà rivelato nel pilot - sarà proprio lui ad aver ereditato i poteri del padre. Il rapporto tra Jon e Jordan è un altro punto focale della serie, nonostante le differenze, infatti, è evidente che i due siano molto legati e persino quando i poteri paterni entreranno in gioco, non contribuiranno a creare una distanza tra i due, che sceglieranno inizialmente di fare fronte comune contro i genitori quando scopriranno la verità sulla loro famiglia, in un'altra scena focale, davvero ben giocata nella serie, che riuscirà a dare un'idea credibile dello shock vissuto dai ragazzi, senza essere sopra le righe. Il modo stesso in cui si fa cenno al "male di vivere" di molti giovani, lascia sperare come una serie concepita per un target sicuramente giovane possa comunque trarre giovamento da uno stile di scrittura maturo ed intelligente.
Di fronte ad un pilot come questo, curato nella sceneggiatura, nelle musiche e persino negli effetti speciali, l'unico timore è che si sia riusciti ad ottenere questo risultato perché la pandemia ha in realtà concesso maggiore tempo per curarne i dettagli e che lo show, nel prosieguo della stagione (e degli anni) sia destinato a cadere in quello standard di mediocrità, con qualche picco di brillantezza, a cui queste serie ci hanno ormai abituati. Con questo avvertimento in mente, bisogna comunque ammettere che la serie riesce a preparare un terreno interessante per il futuro, grazie anche all'apparizione dell'antagonista di Superman, il The Stranger interpretato da Wolé Parks, dietro cui viene rivelato nascondersi un uomo di nome Captain Luthor (un nuovo Lex frutto della Crisi?) ed al rapporto che lega l'uomo d'acciaio ed il generale Samuel Lane (Dylan Walsh), il padre di Lois. Anche in questo, infatti, il pilot di Superman & Lois mostra di essere diverso dalle altre serie dell'Arrowverse, caratterizzate da eroi che si sono sempre circondati di un Team di alleati o, nel caso di Supergirl, di un intero dipartimento governativo, ma essendo solo l'inizio della storia, non è detto che questo aspetto non cambi con il tempo, anche se ci auguriamo che così non sia, non fosse altro per l'originalità della premessa.
Non vogliamo esagerare e parlare esattamente di qualità cinematografica per questa serie, perché sicuramente il pilot di Superman & Lois presenta qualche difetto, ma possiamo certamente dire che - dai tempi di Arrow - questo è sicuramente l'episodio pilota più interessante ed efficace che The CW abbia tirato fuori dal cilindro, al punto tale da farci guardare con entusiasmo al suo futuro nella DCTV.
La 1^ stagione di Superman & Lois va in onda negli Stati Uniti ogni martedì su The CW.