Supergirl 6x07 "Fear Knot": la recensione

L'episodio 6x07 di Supergirl mette fine ad una prima parte di stagione troppo concentrata a non fa notare l'assenza della protagonista

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Spoiler Alert
Supergirl 6x07 "Fear Knot": la recensione

La cosa più costruttiva che si possa dire di Supergirl è che ci auguriamo che alla serie giovi la lunga pausa che la attende tra qui ed il 24 agosto, quando sarà manda in onda l'ultima parte della stagione finale, perché fino ad ora non c'è molto da salvare dello show, né di questo piatto finale di metà stagione, che imprigiona i protagonisti (e gli spettatori) in un ripetitivo e noioso loop che culmina con il salvataggio di Kara e di suo padre dalla Zona Fantasma.

L'episodio 6x07 di Supergirl è un "bottle episode" la cui trama avrebbe forse potuto essere interessante se non fosse stato così palesemente evidente che tutti i membri dei Super Amici stavano vivendo le loro peggiori paure a causa dei Fantasmi, paure che peraltro non servono in alcun modo a far progredire i personaggi, ma si limitano a reiterare qualcosa che è già noto da tempo.

L'incubo di Alex è l'espressione del suo esagerato senso di responsabilità e della sua paura di compromettere il salvataggio della sorella, quello di Lena del senso di colpa per la morte della madre ed il suo ruolo nel paino di Lex e di Brainy della difficoltà di controllare le proprie emozioni (che prendono la forma di imprevedibili palloncini che tendono a scoppiare nei momenti meno opportuni). E mentre l'incubo di Kelly è quello di non poter essere davvero di aiuto al Team non sentendosi, in quanto umana e quindi senza poteri, degna di farne parte (cosa che porterà probabilmente alla decisione di indossare i panni di Guardian 2.0), Nia continua a combattere con la sua paura di non riuscire ad interpretare i propri sogni, privata della guida della madre.
Nonostante J’onn sarà colui che salverà i Super Amici dai loro incubi risvegliandoli e dandogli la forza di affrontare i Fantasmi, nulla di ciò che accade, come anticipavamo, arricchirà in alcun modo la narrazione né fornirà un elemento in più per approfondire la psicologia dei personaggi e per quanto elementi come l'evidente omaggio ad Alien o la metafora dei palloncini siano divertenti e graditi, un finale di metà stagione dovrebbe avere maggiore spessore.

Il non poter usare Melissa Benoist quanto gli autori avrebbero voluto ha influito pesantemente anche nel modo in cui è stata rappresentata la relazione padre/figlia tra Kara e Zor-El che, come abbiamo già avuto modo di dire, è sempre apparsa insolitamente fredda per coinvolgere un personaggio tanto emotivo quanto la protagonista della serie. Il fatto che sia quindi proprio Zor-El a ridare fiducia alla figlia, un attimo prima di essere salvati dai Super Amici e portati fori dalla Zona Fantasma, ci auguriamo sia solo un nuovo inizio per i due, che meritano sicuramente maggiore spazio di quanto non abbiano avuto fino ad ora.

Nella speranza che la fine della storyline della Zona Fantasma e la fuga di Nyxly segnino un nuovo inizio per la stagione finale di Supergirl, non ci resta che guardare agli ultimi 13 episodi della serie, che saranno trasmessi dopo uno hiatus di ben tre mesi, sperando che compensino questo zoppicante arco narrativo che si è quasi sempre più concentrato sulla necessità di distrarre gli spettatori dall'assenza di Supergirl, che dare agli altri protagonisti della serie delle trame interessanti e profonde, che contribuissero al loro sviluppo ed a quello di un degno commiato dello show.

La 2^ parte della 6^ stagione di Supergirl andrà in onda negli Stati Uniti a partire dal il 24 agosto su The CW.

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