Il Diavolo in Ohio (miniserie): la recensione
Il Diavolo in Ohio, la serie che segna il ritorno della protagonista di Bones sulle scene, è un'occasione mancata
La recensione de Il Diavolo in Ohio, disponibile su Netflix
Già solo questa breve premessa, anticipata in buona parte dal titolo stesso dello show, brucia tuttavia la struttura della miniserie Il Diavolo in Ohio che, dopo un convincente incipit pieno di tensione e mistero, in cui l'identità della silenziosa e chiaramente traumatizzata Mae resta un enigma, come spesso succede con le serie di Netflix, subisce una battuta d'arresto, diventando qualcos'altro, una sorta di tentativo di essere sia un teen che un dramma familiare, condito da accenni di un poliziesco, per poi correre a perdifiato verso un finale davvero troppo sbrigativo.
I PROTAGONISTI DI IL DIAVOLO IN OHIO
Ne Il Diavolo in Ohio, accanto al personaggio interpretato da Emily Deschanel, troviamo il marito Peter (Sam Jager), un investitore immobiliare in crisi economica che ha scommesso tutti i soldi della famiglia in un progetto che rischia il fallimento, la figlia maggiore Helen (Alisha Newton), un personaggio che non avrà un grande sviluppo nell'arco degli 8 episodi della miniserie, la secondogenita Jules (Xaria Dotson) un'appassionata di fotografia che non gode della popolarità della sorella che tende ad ignorarla e la piccola Dani (Naomi Tan), con un gran talento per il canto ed una passione smodata per i musical, nonché una bambina di origini asiatiche adottata dalla famiglia Mathis.
Ed è proprio nel raccontare il tentativo di Mae di adattarsi alla vita dei Mathis che Il Diavolo in Ohio si allontana forse troppo dalle radici di quello che avrebbe potuto essere, perdendosi in trame scontate e personaggi davvero troppo stereotipati, come l'inquietante sceriffo della contea di Amon (Bradley Stryker), da cui Mae proviene ed è fuggita, l'integerrimo Detective Lopez (Gerardo Celasco) del dipartimento di Polizia di Remmingham, che aiuterà Suzanne a scavare nel mistero della vita di Mae o il leader della setta, interpretato da Tahmoh Penikett nelle sue sporadiche apparizioni.
Mentre Il Diavolo in Ohio, tratto dall'omonimo romanzo di Daria Polatin (che serve anche da showrunner), che racconta una storia vera, potrebbe essere un interessante racconto che svela un intricato mistero con qualche accenno di horror e tenta di spiegare, attraverso l'esperienza della protagonista e della sua salvatrice, cosa significhi rimanere invischiati in una setta (che sia satanica sarà peraltro quasi del tutto superfluo), sembra perdere invece gran parte del suo tempo ad aspirare a qualcosa di meno avvincente.
Ciò che resta è un ibrido incentrato sul costo inaspettato di un gesto di umanità e gentilezza (quello della protagonista nei confronti di Mae) e sul concetto di trauma, quello passato di Suzanne e mai davvero affrontato e quello presente della sua giovane protetta, che legherà le due in maniera indissolubile, ma anche non del tutto sana, senza mai davvero però affrontare il tema portante dello show e cioè le sette, i loro metodi di reclutamento e manipolazione (che avranno su Mae pesanti ripercussioni) e come riescano, con metodi peraltro molto scientifici, a mantenersi in vita e tenere legati a sé i propri accoliti, il che rende nel complesso Il Diavolo in Ohio un'occasione mancata.
https://www.youtube.com/watch?v=zFoiwVrPVzYIl Diavolo in Ohio è disponibile su Netflix da venerdì 2 settembre 2022.