Quello che nessuno ammette è che l'Arrowverse è morto con Arrow

Creativamente parlando, l'Arrowverse è morto con Oliver Queen, ma la vera colpa della sua dipartita è di un'autorità superiore

Condividi
L'Arrowverse è stato un esperimento durato più di 10 anni che ha cambiato il volto della TV e riportato i supereroi sul piccolo schermo. Dire che sia perfetto sarebbe ovviamente una sciocchezza, tutti sappiamo che questo universo condiviso è stato concepito per un target che ha contribuito a volte a cambiare nel profondo la natura del materiale a cui si ispirava, non sempre in meglio, e che per questo ha avuto non pochi detrattori.

Ciò nonostante, sebbene le produzioni televisive non fossero certo estranee al concetto di crossover, l'Arrowverse è riuscito a creare momenti indimenticabili e, volenti o nolenti, ispirare giovani generazioni, grazie all'opportunità di vedersi rappresentate su uno schermo come mai era successo prima.

CON IL SACRIFICIO DI OLIVER QUEEN, MUORE L'ARROWVERSE

Dal punto di vista creativo, sebbene Arrow - la serie capostipite dell'Arrowverse - arrivata a 8 stagioni, avesse già cominciato a zoppicare da un po' tra storyline iper-drammatiche e soap-operistiche e l'evidente desiderio di molti dei protagonisti di congedarsi dallo show, compreso Stephen Amell stesso, è altrettanto evidente che proprio il personaggio da lui interpretato, Oliver Queen, fosse il collante dell'Arrowverse inteso appunto come universo condiviso, l'uomo in grado di unire insieme 5 diverse serie per faticosi (dal punto di vista produttivo), ma divertenti (per gli spettatori) appuntamenti annuali e portarne sulle spalle il peso tra occhiate sospette, grugniti di disapprovazione, ma un atteggiamento da vero ed indiscutibile leader.

Sebbene l'universo composto dalle serie di Berlanti & Co. sia comunque andato avanti dopo la fine di Arrow, dal punto di vista creativo la magia di quegli eroi uniti per sconfiggere il male, complice anche la pandemia, è morta con l'arciere di smeraldo.
Nonostante Arrow non sia certo stato il primo show di supereroi visto in TV, è stato però indubbiamente quello che ha ridato vita al genere, non solo nella sua individualità, ma anche e soprattutto come parte integrante di un universo condiviso, come vediamo oggi su Disney+ grazie alla Marvel, che ha saputo anche sfruttare meglio e con una strategia decisamente più valida la spinta data dal suo universo cinematografico.

GLI AFFARI SONO AFFARI

Un altro aspetto dell'Arrowverse che tendiamo forse a dimenticare è che, dal punto di vista del business dell'intrattenimento, è stato una sorta di tempesta perfetta. Le serie che lo hanno composto non hanno mai dovuto sottostare al severo regime degli ascolti ed appena le regole hanno cominciato a cambiare sono sorti i primi problemi.

Quando a gennaio si è cominciato a parlare della vendita del network le cose non sembravano ancora così problematiche ed era ancora possibile pensare ad un futuro per l'Arrowverse, ma la nascita di Warner Bros Discovery sembra aver cambiato completamente le carte in tavola in una realtà che era già di per sé delicata.
Il calo costante degli ascolti, arrivato ormai sotto il milione di spettatori per tutte gli show berlantiani (si è calcolato un crollo degli ascolti del 60% in 5 anni), ha reso evidente che questo genere di progetti non è più sostenibile nel lungo termine, se a questo aggiungiamo il fatto che i creatori di questi universo televisivo non sono stati abbastanza lungimiranti da creare ulteriori collegamenti con il cinema, con i prodotti del DCEU che avevano comunque i loro problemi a cui pensare, ecco che il vantaggio di essere stati i primi a portare in TV questo universo condiviso è stato rapidamente colmato dagli avversari.

La cancellazione di BatwomanLegends of Tomorrow è quindi da considerarsi un serio campanello d'allarme, non tanto per la cancellazione in sé, ma perché dimostra come la dirigenza del network e più in alto di Warner Bros. e ViacomCBS non sia nemmeno più interessata all'unico vero punto di forza di questa realtà, la possibilità di creare i corali crossover del passato.

L'addio a questi due show lascia di fatto solo The Flash e Superman & Lois a tenere alta la bandiera dell'Arrowverse e mentre il primo è stato rinnovato per una 9^ stagione, che potrebbe potenzialmente essere anche l'ultima, il secondo - che è indiscutibilmente il migliore prodotto tra quelli di The CW - è così diverso dai suoi predecessori da trovare difficile immaginarlo come parte integrante dell'Arrowverse, da cui di fatto si è discostato moltissimo per toni e contenuti, tanto che in molti danno quasi già per certo il suo trasferimento totale su HBO Max.

IL FUTURO DELL'ARROWVERSE

Il futuro dell'Arrowverse è a conti fatti un'incognita, a fare da contraltare alla cancellazione di BatwomanLegends of Tomorrow, che potremmo forse definire le vestigia di questo universo, esistono infatti ancora realtà come Stargirl e Naomi, due show molto più distaccati dall'universo condiviso degli anni d'oro e concepiti anche in maniera molto diversa l'uno dall'altro: uno più "vecchio stile", Naomi, mentre l'altro, Stargirl, è decisamente più simile all'idea di un possibile Arrowverse 2.0, più attento cioè alla qualità.
Se a questo aggiungiamo progetti attualmente in via di sviluppo come Gotham Knights e Justice U la sensazione è che il mondo di The CW non sia del tutto finito, ma per motivi economici più che creativi. Il problema al momento sembra infatti essere quello di non vendere un guscio vuoto, cioè un network che non ha di fatto nulla da offrire se non prodotti fallimentari e senza futuro, il che non deporrebbe esattamente a favore di un'offerta degna di nota.

Inoltre, ed anche questa è una questione non da poco, mentre i "vecchi" show dell'Arrowverse (quantomeno negli Stati Uniti) continueranno a beneficiare per qualche anno degli accordi con Netflix ed essere trasmessi su quella piattaforma dopo la fine della loro messa in onda originale, diventando quindi una fonte di guadagno, con l'arrivo di HBO Max le cose sono cambiate ulteriormente e show come Superman & LoisStargirl e Naomi sono ora disponibili unicamente solo su questa piattaforma.

Per quanto possa essere banale dirlo, con la velocità con cui l'offerta televisiva è cambiata e con l'alzarsi dell'asticella in termini di qualità, l'Arrowverse si è trovato di fatto fuori dai giochi, proprio nel momento in cui perdeva il suo maggiore appeal: la coralità.

Se guardiamo a Superman & Lois il futuro di questo universo non sembra essere così nefasto, ma è innegabile che The CW e la Warner Bros. in generale, dovrebbero mangiarsi le mani per aver sprecato il vantaggio che hanno avuto per anni sui loro competitor.

Continua a leggere su BadTaste