Arrivano alcuni sviluppi sull'indagine legata alla morte di Matthew Perry, deceduto a causa degli “effetti acuti della ketamina” in base a quanto riportato dagli esami tossicologici effettuati sul suo corpo dopo il decesso avvenuto il 28 ottobre scorso.
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L’attore era stato ritrovato nella sua vasca idromassaggio in arresto cardiaco, senza che venissero rilevati segni di violenza o droghe presenti sul posto. Una settimana prima del decesso l’attore si era sottoposto a una terapia a base di ketamina (farmaco che viene usato per curare depressione ansia), ma dagli esami tossicologici era emerso che la quantità di ketamina era fin troppo elevata per essere quella a scopo terapeutico.
Alla luce di ciò, qualche giorno fa la DEA e la polizia di Los Angeles avevano deciso di avviare un’indagine criminale per scoprire dove Perry si fosse procurato la ketamina e le dinamiche dietro l’elevatissima quantità trovata all’interno del suo corpo, e oggi arrivano i primi esiti.
Secondo PEOPLE, infatti, una fonte interna sostiene che le indagini "sono vicine alla conclusione" e che la polizia crede che "diverse persone" potrebbero essere incriminate.
La fonte ha aggiunto che a questo punto spetterà all'ufficio del procuratore federale decidere se procedere con delle denunce formali.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.