Westworld 3: la nuova stagione è molto diversa dalle precedenti [anteprima]
Alla stagione 3, Westworld diventa una serie molto diversa rispetto al passato: cambia ambientazione e linguaggio mentre continua a raccontare la sua storia
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
L'avevano annunciato, e hanno mantenuto la parola. La terza stagione di Westworld è effettivamente diversa dalle due precedenti. Non era qualcosa di così inaspettato, in fondo. D'altra parte tutta la seconda stagione della serie HBO era già un lungo epilogo risolutivo della rivolta della prima, indispensabile per chiudere alcune storie, ma a modo suo definitiva per la trama. Nel momento in cui Dolores, e noi con lei, esce dal parco per andare a inserirsi nel mondo reale, Westworld cambia pelle e asseconda nuove ambizioni e ambientazioni. Deve farlo per forza, perché ormai ha smascherato se stesso, ed è andato oltre gli intrecci arzigogolati e i dilemmi esistenziali (la differenza tra robot e umano). Nulla potrà mai essere come prima, e la domanda allora è: cosa è diventato Westworld?
C'è un gioco di segreti e strategie più particolare, attraverso il quale la serie parla un nuovo linguaggio: fantapolitica, spionaggio industriale, segreti aziendali. Dolores acquisisce pedine, mentre ne muove altre (ricorderemo cosa era accaduto al personaggio di Tessa Thompson). Non possiamo scendere nel dettaglio dell'intreccio, ma ci sono più fazioni in gioco con più obiettivi diversi. In ogni caso, non è una trama semplice da afferrare. Abbiamo visto i primi quattro episodi della terza stagione e, almeno nei primi due, l'intreccio si mantiene nebuloso e i rapporti tra i personaggi non sono chiari. Dal terzo, e poi ancora nel quarto, le motivazioni sono sul tavolo, la serie recupera un collegamento interessante con il passato, la trama è impostata.
Rimane qualche incertezza sullo sviluppo di lungo periodo dell'intreccio e su alcune questioni annose sulla gestione dei personaggi. In una serie che non vuole – legittimamente – raccontare il bene o il male in modo netto, a mancare a volte è "l'umanità" dei caratteri. Che sembra un gioco di parole considerato il tema e i protagonisti della storia, ma, persi come sono nella frenesia della vendetta (i robot) o nella cieca ambizione (gli umani), questi personaggi raramente riescono a raccontarsi come singole unità. Dolores è emblematica, la serie la racconta consapevolmente come un personaggio senza compromessi, facile a suscitare antipatia: furiosa, senza ripensamenti, distaccata.
Il rischio di raccontare una vicenda troppo fredda è dietro l'angolo, anche se c'è grande curiosità per il personaggio interpretato da Aaron Paul, che potrebbe dare un bell'impulso alla vicenda. E, in generale, rimane un certo interesse nel vedere come questa serie dall'intreccio così ondivago continuerà a raccontarsi.
WESTWORLD 3: UN PARERE IN ANTEPRIMA SULLA STAGIONE
Sky ha annunciato che la serie andrà in onda in contemporanea in Italia dal 16 marzo:
In versione originale sottotitolata dalle 3.00 della notte fra domenica 15 e lunedì 16 marzo e poi alle 20.15, su Sky Atlantic e Now TV
Dalla settimana successiva in lingua italiana tutti i lunedì alle 21.15 (e a seguire il nuovo episodio in lingua originale)
Tutta la serie è disponibile on demand e in streaming su Now Tv. Vi ricordiamo che tutte le notizie sulla serie sono disponibili nella nostra scheda.