EXCL - Good Omens, il nostro incontro con Jon Hamm e Adria Arjona
Il resoconto del nostro incontro con Jon Hamm e Adria Arjona durante la presentazione a Londra della miniserie Good Omens
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Jon Hamm - Credo si possa approcciare su un doppio livello. Da un lato le persone che hanno familiarità con il libro e sono fan saranno completamente soddisfatte dalla storia. Anzi, da un certo punto di vista è quasi più ricca qui. Anche se Neil e Terry hanno fatto un lavoro straordinario con il romanzo nel creare questo mondo, vederlo schiudersi di fronte a te è una grande esperienza. Dall'altro lato, per quelli che invece non hanno letto il libro, credo si tratti comunque una grande storia. Non ci sono poi così tante comedy sulla fine del mondo, c'è La fine del mondo, Facciamola finita, eppure c'è qualcosa di divertente nel pensare: "ma sì, tutto sta andando in malora, quindi divertiamoci!" Credo che le persone, soprattutto di questi tempi, in cui le cose non vanno molto bene, potranno apprezzarlo.
Adria Arjona - Ho amato molto il modo in cui la serie umanizza i personaggi. Neil ha questa capacità di creare questi personaggi senza emettere un giudizio su di loro, e credo che questo sia speciale per le persone, sia che abbiano letto il libro oppure no. Capire che è possibile innamorarsi di un demone, o di un angelo, e non giudicare tutto in termini di bene e male, capire che esiste una via di mezzo, e che una fusione di entrambi è il tipo migliore di mix.Ho un fratello di nove anni che guarda solo film Marvel e si rifiuta di guardare altro, e poi ha visto il trailer di questo ed è stata la prima volta che si è davvero emozionato per qualcosa fatto da me. Mi ha guardato e ha detto "Ma cos'è?!".
Jon Hamm - Ho letto il libro molto tempo fa, uno dei primi libri che ho letto. Mi era stato assegnato come lettura. Una delle cose che amo della scrittura di Neil, e che si ritrova anche nella serie, è che lui non scrive mai sottotono. Scrive con intelligenza, aspettandosi che i lettori lo seguano, e che vengano ispirati da questo. Questo è molto bello, perché quando leggi qualcosa e capisci cosa vuol dire, puoi sentirti più intelligente: "ehi ho capito questa battuta, vuol dire che sono figo!".
Adria Arjona - Ho letto il libro in seguito. Quando ho avuto lo script sapevo di averne sentito parlare, e avevo visto American Gods. E poi ho letto il libro, dopo aver letto lo script.
I due attori hanno poi elaborato l'emozione di poter lavorare con Neil Gaiman:
Jon Hamm - Ho potuto partecipare a qualcosa con cui avevo grande familiarità fin da principio, e poi con qualcuno di cui conoscevo e rispettavo molto il lavoro. Era qualcosa che mi era capitata in uno dei primi ruoli, in Space Cowboys di Clint Eastwood. Non credevo di essere lì anche per dire una sola battuta. Con Neil è andata un po' così, sono un fan del suo lavoro da molto.
Adria Arjona - Avendo letto il libro dopo aver ottenuto il ruolo, per me Neil era, semplicemente, lo showrunner. E quindi la prima volta che l'ho incontrato ho esordito dicendo: "ehi, come va? Piacere di conoscerti". Per me era un normale rapporto, e credo che lui l'abbia apprezzato. E poi, man mano che continuavo a leggere il libro e a scoprire il suo lavoro, ho cambiato approccio. Dicevo: "salve, signor Neil", come se emergesse una forma di rispetto.
Entrambi hanno poi parlato della difficoltà nel rivedersi nel ruolo dopo la fine delle riprese:
Jon Hamm - È sempre strano. È come cucinare un pranzo per due anni e poi dire "ecco, godetevi questo pranzo che ho preparato, spero non vi faccia stare male!" Comunque è sempre difficile guardare se stessi, ognuno di noi è il peggior critico di se stesso.
Adria Arjona - Anche per me è dura riguardare me stessa. Quando mi rivedo la prima volta mi viene da chiudere gli occhi, in quel momento vedo tutto ancora in modo molto vago, e criticavo la mia performance. Andando avanti, arrivata alla terza visione, si inizia a vedere anche il lavoro degli altri attori, e poi, alla quarta, capisci davvero bene ciò che stai vedendo.
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Tutte le notizie e gli approfondimenti su Good Omens sono disponibili nella nostra scheda.
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Nel cast dei sei episodi della serie ci sono Michael Sheen, David Tennant, Jon Hamm, Jack Whitehall, Michael McKean, Adria Arjona, Nina Sosanya, Ned Dennehy e Ariyon Bakare. Frances McDormand presta invece la voce a Dio, mentre Benedict Cumberbatch è la voce di Satana e Brian Cox doppierà la Morte.
Questa la sinossi ufficiale diffusa da Amazon Prime Video, che distribuirà la serie in Italia:
Secondo il “The Nice and Accurate Prophecies” di Agnes Nutter, la Strega, (il solo libro di profezie al mondo accurato e completo), il mondo finirà un Sabato. Il prossimo Sabato, in realtà. Proprio prima di cena. Così, le armate del Bene e del Male si stanno organizzando, Atlantis sta insorgendo, i temperamenti infiammano. Sembra che tutto stia andando secondo i Piani Divini. Eccetto Aziraphale, un angelo un po’ viziato, e Crowley, un demone dissoluto ai quali non interessa della guerra imminente – entrambi infatti hanno vissuto sulla Terra tra i mortali dall’Inizio dei Tempi e si sono affezionati a quello stile di vita. E qualcuno sembra aver smarrito l’Anticristo.
Co-prodotto da BBC Studios, Narrativia e Blank Corporation, lo show Good Omens (Buona Apocalisse a tutti!) è scritto dallo stesso Gaiman, anche produttore esecutivo e showrunner. La regia è affidata al regista Douglas Mackinnon. Dopo il lancio su Amazon Video la serie andrà in onda sulla BBC nel Regno Unito.