Dietro le quinte di una serie TV: la nascita di un pilot, dal pitching alla messa in onda [4^ parte]

La nostra avventura dietro le quinte di una serie TV si conclude con un pilot: cosa è, come viene creato e quale percorso compie per diventare uno show televisivo visto da milioni di persone?

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Come avrete intuito dalle molte notizie che BadTV pubblica circa i nuovi episodi pilota per la stagione televisiva 2019-20 ed i casting, al momento siamo in piena pilot season, il che significa che network, TV via cavo e servizi streaming sono alla ricerca o hanno appena trovato i prodotti che ci intratterranno il prossimo anno.

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Una delle prime regole che la nostra originaria e potenziale autrice, divenuta ormai ufficialmente membro di una writers room ha appreso dal suo agente (sì, perché a Hollywood anche gli autori devono avere un agente se vogliono anche solo pensare di lavorare) è che scrivere uno spec non è sufficiente. È infatti possibile che il copione presentato risvegli l’interesse di qualcuno, ma che questa persona risponda che riceve troppi spec per quella serie specifica e che, pur apprezzando lo stile di chi scrive, è interessato a leggere qualcosa di originale. Il che significa che essere pronti a questa eventualità è fondamentale in questo in questo business.
Ma cosa comporta esattamente scrivere un pilot per una serie TV? E come si arriva da un copione a produrre uno show con milioni di dollari di budget?

In questa quarta ed ultima parte del nostro speciale dedicato al dietro le quinte di una serie TV, grazie a Robert Del Valle autore di “The One-hour Drama Series: Producing Episodic Television” e sceneggiatore di Six Feet Under, Shark, The Sopranos, Ally McBeal, Melrose Place, Hunter ed altri show, vi spiegheremo proprio quale percorso compie un pilot per arrivare sui vostri schermi. 

Le caratteristiche di un pilot
Il pilot, l'episodio introduttivo di una nuova serie televisiva, ne detta lo stile, introduce i personaggi ed i loro conflitti e stabilisce le premesse, la trama e la struttura di uno show. Sulla base di un pilot un network decide se ordinare o meno la stagione di una serie. Se un pilot viene promosso a serie, verrà poi mandato in onda come primo episodio della stagione. L'idea per una nuova serie può originare da diverse fonti: un autore può presentare un progetto ad un network, uno studio o una casa di produzione o questi possono a loro volta chiedere ad un autore o a un produttore già sotto contratto con loro di sviluppare un progetto specifico.

L’idea per una serie può essere completamente originale, come può essere basata su un'altra serie, magari straniera (come nel caso di The Good Doctor, tratta dall'omonima serie coreana) o su un libro (come The Handmaid's Tale) o un film (come Hannibal) e viene presentata ad un network più di un anno prima della stagione autunnale in cui dovrebbe andare in onda.

Per avere buone chance di essere selezionato, un pilot ha inoltre bisogno di alcuni elementi imprescindibili che attraggano i responsabili di un network: dovrebbe avere storie a più livelli, che permettano di sorreggere la trama principale e più trame secondarie (B e C plot) e deve garantire una base per sviluppare la serie al di là di una sola stagione, con una prospettiva di produrre potenzialmente almeno tra gli 80 ed i 100 episodi.

Durante i pilot viene dedicato molto tempo alla presentazione dei protagonisti, a mostrare la loro origine, i loro pregi e difetti, il mondo in cui lavorano e vivono e quali siano le loro relazioni, ma soprattutto un episodio pilota deve creare un conflitto che metta alla prova questi personaggi, combinando dramma e umorismo con la profondità di caratteri stimolanti ed una storia in grado di attirare l'attenzione del pubblico. Un episodio pilota deve anche riuscire, in brevissimo tempo, a fidelizzare gli spettatori, facendo in modo che si relazionino con i protagonisti. Ciò non significa tuttavia che tutti i personaggi debbano essere necessariamente positivi: alcuni potranno rappresentare i punti di vista di chi guarderà la serie, mentre altri rappresenteranno il punto di vista del creatore o degli autori in una varietà che, come abbiamo già premesso, è essenziale per il successo di uno show.

La concorrenza e le tempistiche
Un network può commissionare fino a 70 copioni a stagione che verranno consegnati loro entro la festa del ringraziamento dell'anno precedente all'eventuale messa in onda, il che significa che i copioni dei pilot che vedremo a settembre/ottobre del 2019, sono finiti nella mani dei responsabili dei network entro il 28 novembre 2018.
Dopo la consegna autori e futuri produttori si scambiano una serie di note sul copione con l'intento di crearne la migliore versione possibile che soddisfi tutte le parti in causa: uno dei compiti più difficili per un autore a questo punto del processo è quello di riuscire a preservare la sua idea originale senza che questa venga fagocitata dal mastodontico procedimento messo in opera da un network.
Per la fine di gennaio/inizio febbraio, proprio come è accaduto da poco, i network selezionano i copioni a cui sono interessati e ordinano gli episodi pilota basati su di essi, con la produzione che inizia solitamente intorno a marzo.
Dei circa 70 copioni che vengono ogni anno commissionati, un network dà luce verde a 10/12 episodi pilota massimo (tra drammi e commedie).

Il Casting 
Il casting comincia quando un network dà luce verde ad un episodio pilota.
In quanto elemento critico per il successo di una serie, quello del casting è anche uno dei processi più complicati per uno show. Network, studios, showrunner, regista e responsabile del casting hanno solitamente tutti un'idea ben precisa di chi vogliono nel assumere.
Alcune serie possono essere state sviluppate già con un particolare attore o attrice in mente oppure un attore può aver firmato un previo accordo con un network che lo vincola a partecipare ad una serie ed in questo caso il soggetto in questione potrebbe avere, da contratto, il diritto di dire la sua sull'assunzione di un'eventuale co-star.
Se un pilot ha un solo protagonista, il network fa l'offerta all'attore prescelto, attende che questo risponda e, solo nel caso di un rifiuto, passa alla sua seconda scelta. Può capitare che un network si prenda il rischio di assumere un attore che ha prestato il volto al protagonista di un altro pilot, sperando che quest’ultimo non venga promosso a serie, ben consapevole di dover rifare il casting nel caso in cui invece le cose andassero diversamente. È infatti impossibile per chiunque, considerato l’impegno che richiede girare una serie in termini di tempo, sostenere un doppio ruolo di protagonista in due serie TV che vanno in onda nello stesso periodo.
Considerata l’importanza del casting, mettere d'accordo produttori, registi, creatore e direttore del casting è una vera partita a scacchi, nonché uno dei processi più delicati della produzione di un pilot che a volte vengono scelti dal network con una clausola definita “cast contingent”, che significa che se non si raggiunge un accordo sul nome dei protagonisti, il progetto può essere scartato.
Concluso il casting, viene organizzata la prima “table read” alla quale partecipano i responsabili del network, i produttori, gli autori ed il regista. Se in questa occasione qualcuno degli attori non viene ritenuto all'altezza del ruolo assegnato, può essere sostituito.

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La regia
Come per gli attori, il network deve approvare anche il nome del regista di un episodio pilota. Assumere il giusto regista per un pilot è un'altra scelta cruciale che produttori, network e studios prenderanno per il successo di un progetto. Il regista è infatti colui che deve dare vita alla visione dell’autore e che segnerà lo stile ed il tono di uno show. Il regista di un episodio pilota lavora senza vincoli e può quindi muoversi in uno spazio creativo che tutti i suoi successori, nel corso di un'intera stagione, non avranno mai, oltre a questo è anche coinvolto nello sviluppo del copione, nella scelta delle location e in quella degli attori.
Alcuni registi sono noti ai network per essere riusciti a sviluppare progetti di successo e per questo motivo sono particolarmente ricercati. Sempre più spesso accade inoltre che famosi registi cinematografici girino pilot di serie televisive, poiché la sola menzione del loro nome è sufficiente a dare al network una garanzia di successo.

Pre-produzione e produzione
I produttori hanno bisogno che un pilot sia il migliore possibile, non solo per vendere l’eventuale serie ad un network, ma anche perché se riescono a piazzarlo, quel pilot diventerà solo il primo episodio di una lunga (si spera!) serie. In questo senso l'episodio pilota deve attrarre immediatamente l'interesse del pubblico, motivo per cui il budget che viene impiegato per girarlo è solitamente superiore a quello che si usa per un qualsiasi episodio di una stagione. Questo particolare, però, fa anche sì che un pilot non sia sempre necessariamente rappresentativo di un’intera serie, non fosse altro per il tempo e la cura che viene dedicata alla sua produzione: un episodio pilota viene infatti normalmente girato in 14 giorni, il doppio di quelli di un normale episodio, ragione per cui stanziare il budget per un episodio pilota è un argomento delicato.
Più saranno i pilot scelti da un network, minore sarà il budget totale a disposizione. Spesso gli studios dedicano uno specifico budget a tutti gli episodi pilota, senza fare distinzioni di genere e finendo per penalizzare alcuni prodotti, che magari necessitano di molti effetti speciali, rispetto ad altri più "normali".
La proposta iniziale per il budget di un pilot parte sempre dai produttori, i quali richiedono cifre per lo più superiori a quelle che il network è disposto a concedere e quando ciò accade (quasi sempre!) produttori e responsabili del network siedono intorno a un tavolo per decidere cosa tagliare di quel progetto, senza che esso subisca eccessive modifiche rispetto a quella che era la proposta originale.

Anche la troupe è fondamentale per il successo di una serie, perché è il gruppo di persone responsabile della trasformazione di un'idea in un prodotto finito. Direttore della fotografia, editori, designer, assistenti alla regia, decoratori del set, responsabili dei costumi, delle scene, delle location e molti altri dovranno condividere la medesima visione del creatore della serie e del regista per poterlo portare al successo.

Un altro importante aspetto della preparazione di un pilot è la scelta del look degli attori protagonisti.
I responsabili del network vorranno vedere un potenziale guardaroba, il make-up e lo stile che gli attori principali adotteranno prima dell'inizio delle riprese e per questo motivo vengono scattate foto degli attori nei loro costumi di scena (le famigerate still!) per sceglierne il look. Le stesse foto sono poi usate nell'allestimento dei set, come foto di famiglia per personalizzare la casa dei protagonisti e per promuovere eventualmente la serie nel caso in cui il pilot dovesse avere successo.
La produzione di un pilot è in conclusione un piccolo specchio di come funzionerebbe la serie nel caso in cui venisse scelta dal network, tutto nasce con un primo episodio che, una volta girato, lascia ogni produzione in uno stato di ibernazione fino alla decisione finale del network.

Visti i costi, dare luce verde ad un pilot è una scelta ponderata e mai facile per un network: nel caso infatti quest’ultimo venisse scartato, tutto l’investimento andrebbe perduto e considerando il rapporto tra i pilot ordinati ed il numero di serie che vengono scelte in base ad essi, la stagione dei pilot è di fatto uno spreco di denaro. Per porre parziale rimedio a questo problema, alcuni network scelgono di ordinare solo una parziale presentazione di un pilot, una sorta di "episodio in breve", della durata di circa 20 minuti, che non include tutte le scene contenute nel copione, ma solo quelle che più rappresentative. Nel caso in cui il network dovesse poi scegliere di promuovere lo show in questione, il girato verrà comunque incluso nell'episodio pilota completo.

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Post-produzione
La post produzione di un pilot è un processo piuttosto veloce paragonato a ciò di cui abbiamo parlato fino ad ora e questo perché non c'è mai molto tempo tra la fine delle riprese e la presentazione del prodotto finale al network, a volte anche meno di 3 settimane, motivo per cui l’episodio pilota viene in parte tagliato durante le riprese, concluse le quali il regista darà il suo tocco finale prima di consegnarlo alla produzione, che - a sua volta - lo darà al network.
È a questo punto che un pilot viene testato per la prima volta davanti da uno sparuto pubblico che annoterà le proprie impressioni per il network.
Basandosi su questo screening, verranno discussi alcuni necessari cambiamenti, apportati i quali l’episodio verrà mostrato una seconda volta ai soli rappresentanti di network e studios ed infine riconsegnato alla post-produzione per l’aggiunta delle musiche e degli effetti sonori e speciali, se necessari.
A questo punto siamo già alla fine di aprile, con l'inizio della stagione televisiva alle porte!
Il network organizza poi degli screening di fronte ad un pubblico più ampio (che tradizionalmente si tengono a Las Vegas) che darà la propria impressione sulle potenzialità della serie. Le note di questi ulteriori screening verranno usate per il taglio finale dell’episodio, prima delle definitiva consegna al network entro la prima settimana di maggio.
Dopo la consegna di un pilot, il network si prende un paio di settimane per dare il suo finale responso in accordo con il dipartimento di marketing che, se scettico circa le potenzialità di una serie, può decretarne la bocciatura.
È a questo punto di questo lungo ed estenuante processo che uno showrunner comincia a guardarsi intorno per formare la sua potenziale writers room ed essere pronto a fare assunzioni nel caso il suo episodio pilota venga promosso a serie.

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La vendita
Prima di dare il suo finale stampo di approvazione, un network chiede solitamente al creatore della serie tra le 6 e le 12 potenziali trame post-pilot per comprendere quale direzione prenderà uno show, storyline che sono solitamente scelte di concerto con gli studios che, nel caso in cui il network bocciasse un pilot, sarà pronto a proporlo per la vendita ad altri network.
Tradizionalmente un pilot rifiutato da un primo network ha altre due possibilità di vita: una di essere scelto entro l’inizio della stagione autunnale (a settembre/ottobre) da un nuovo network, la seconda di essere mandato in onda all'apertura della midseason, nei primi mesi del nuovo anno.
Dei 10/12 pilot a cui un network ha dato luce verde, solo 3/4 vengono promossi a serie.

La scelta ed il futuro
Se al network piace un episodio pilota e decide di promuoverlo a serie, ordina solitamente 12 episodi aggiuntivi oltre al pilot che in gergo si chiamano front 13. A volte può accadere che un network abbia qualche dubbio sulle potenzialità di una serie e decida quindi di ordinare solo 6 episodi, per diminuire le perdite economiche in caso di insuccesso.
La programmazione dei network viene annunciata la terza settimana di maggio durante gli Upfronts a New York City, di fronte ad stazioni TV affiliate e pubblicitari e uno showrunner può ricevere il responso circa il futuro del proprio progetto anche a soli pochi giorni dall'inizio di questo importante evento.
Ricordate il nostro mantra: mai giudicare una serie dal suo pilotEsiste una ragione per cui lo abbiamo coniato!
Quando una nuova serie va in produzione, si affida infatti ai primi 6 episodi per definire il tono, lo stile ed il look generale dello show e sono proprio questi primi 6 episodi a deciderne il fato.

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Per questa ragione il secondo episodio ha un’importanza critica: il pubblico che ha guardato il pilot ed al quale quell'episodio è piaciuto torna infatti solitamente per il secondo episodio per vedere quale direzione prenderà una serie, mentre altri che magari lo hanno perso, ma hanno sentito parlare bene dello show, si sintonizzeranno per la seconda puntata che ha quindi il compito di fungere da secondo pilot e catturare la loro attenzione. Ecco perché anche al secondo episodio di una serie viene assegnato un budget importante.
Avere ascolti buoni e costanti nei primi 6 episodi, è il segnale che ogni network aspetta per poter confermare una serie e dato che queste prime 6 puntate dovranno essere abbastanza accattivanti da fidelizzare il pubblico, non si può essere taccagni con il budget.
Per i network sarà possibile recuperare parte delle enormi spese (parliamo di una media di 2 milioni di dollari per una commedia di 30 minuti e 5,5 milioni per il solo pilot di una serie drammatica) con gli episodi successivi una volta che il destino dello show sarà definitivamente deciso, magari programmando dei bottled episodes, quelle puntate girate usando i set già esistenti di una serie e nei quali si risparmia in termini di location e guest star.
C’è un detto tra gli esperti del settore che definisce i primi 6 episodi di una serie come "un bambino che impara a camminare in mezzo ad un'autostrada piena di macchine", ecco in quali circostanze è nata quindi una delle serie che tanto amate.

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