Dietro le quinte di una serie TV: come funziona una writers room [3^ parte]

Nel terzo capitolo del nostro viaggio dietro le quinte di una serie TV parliamo del funzionamento delle writers room

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La strada intrapresa dalla nostra eroina eroina non è stata semplice, ma grazie ai suoi sforzi ed allo studio è diventata autrice di un promettente spec che le ha aperto le porte della writers room dei suoi sogni. E adesso? Che cosa accade all'interno di una writers room? Come lavorano gli autori di una serie televisiva e chi ne è responsabile?

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Capire meglio le serie TV drammatiche (durata, budget, preparazione)
L’episodio di una serie drammatica della TV generalista americana dura tradizionalmente un'ora, anche se il vero girato varia ed è contenuto in un tempo che varia dai 41 ai 44 minuti.
Il resto del tempo è speso invece in pubblicità e promo.
Il budget per produrre uno show varia a seconda dello stile, della dimensione del cast, delle location usate e dalle abilità artistiche e tecniche richieste a chi vi lavora ed è solitamente così distribuito: un budget per episodio, quello di ammortamento e quello dedicato ad eventi eccezionali.
Per farvi un'idea dei numeri: nell'attuale panorama televisivo i costi medi si aggirano intorno ai 5/7 milioni di dollari per un’ora di episodio di una serie drammatica e 1,5/3 milioni di dollari per i 30 minuti dell’episodio di una sitcom.

[caption id="attachment_296797" align="alignleft" width="300"]      Il cast di Lucifer riunito per una table read[/caption]

La preparazione per un episodio, che inizia quando quello precedente è ancora in produzione, richiede una lunga pianificazione che include il casting, la gestione e suddivisione del budget e la scelta delle location (scouting), un processo che dura tra i 7 ed i 9 giorni.
Non ci sono giorni esclusivamente dedicati alle prove da parte del cast che è solito riunirsi almeno una volta (ma non accade in tutti gli show) per la lettura del copione dell’episodio che si apprestano a girare in quelle che si chiamano table read.

Per girare un intero episodio occorrono, come per la preparazione, tra i 7 ed i 9 giorni e le scene non sono mai girate nell'ordine cronologico in cui sono scritte nel copione, ma - per ragioni economiche - sono raggruppate a seconda delle location.

Quasi tutte le serie usano diversi registi per ogni episodio, fanno eccezione alcune miniserie, e mentre un regista sta concludendo un episodio, quello successivo, assieme al suo assistente, prepara quello successivo ed una volta che si comincia a girare, non ci si interrompe praticamente mai fino alla fine della stagione. Le uniche pause pianificate, chiamate hiatus, solo quelle tra Natale e capodanno.

In fase di post produzione vengono lavorati diversi contemporaneamente diversi episodi che necessitano, per esempio, dell'inserimento di effetti speciali, della colonna sonora e dei titoli.

Per quanto concerne la scrittura, diversamente dal copione di un film, quello di una serie televisiva è il frutto di un gruppo di menti al lavoro: ma come si svolge questo processo all'atto pratico?

Cominciamo con un po' di storia: le writers room esistevano già negli anni Cinquanta, quando uno sparuto gruppo di leggende della comicità si radunava per provare assieme le battute di uno spettacolo televisivo e, partendo da qui, si sono evolute in quello che vediamo oggi. Negli anni Ottanta e Novanta il numero degli autori televisivi che ne faceva parte ha cominciato a crescere vertiginosamente, dalle 3 o 4 persone iniziali  si è passati a writers rooms composte anche da 15 sceneggiatori. Oggi, per via delle limitazioni imposte dai budget, questo numero ha cominciato di nuovo a diminuire.

Le writers room sono così chiamate perché definiscono quello spazio/stanza in cui gli autori di una serie TV si riuniscono per discutere le trame di una stagione e di un episodio il cui copione verrà poi scritto e firmato da un unico autore, il quale continuerà comunque a confrontarsi con i colleghi per le questioni più delicate concernenti l'episodio che sta redigendo.
Maggiore è il numero delle persone in gioco, più varie saranno le idee, più ampie le possibilità per uno show di avere successo: ogni autore (ogni persona) proviene da un diverso background, ha una storia a se stante e porta nella writers room la sua personale esperienza della quale uno show può fare tesoro. Se tutti poi applicano quelle regole di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti, è facile comprendere come una serie possa raggiungere la fama.

Sebbene dal punto di vista creativo le writers room siano un vantaggio per una serie TV, alcuni showrunner non le amano, per via del fatto che troppi attori in gioco tendono a rallentare un processo che, in mano a meno persone, sarebbe decisamente più snello. Altri invece le apprezzano così tanto da creare addirittura due writers room che vengono messe in competizione tra loro per la stesura del miglior copione, il vincente tra i quali verrà scelto come episodio per essere mandato in onda.

A governare questo piccolo regno di autori è lo showrunner o creatore dello show, colui il quale ha avuto l’idea iniziale per la serie televisiva, ne ha scritto lo spec e lo ha presentato e poi venduto al network, in un complesso ed estenuante procedimento di cui parleremo nel prossimo articolo.
Lo showrunner, come dicevamo, è colui il quale ha l’autorità su tutti gli aspetti che riguardano la produzione di una serie TV:  la scrittura, il casting, la produzione e la post-produzione ed anche colui che rispondere per lo show sia agli Studios che al network e che gestisce un budget milionario e le molte richieste della produzione nel tentativo di proteggere l’aspetto creativo della serie che potrebbe essere intaccato dal continuo andirivieni di “note” lasciate sui copioni da questo o quel responsabile del network.

La vita di un membro di una writers room, come la nostra eroina avrà modo di constatare, è quasi idilliaca: il lavoro comincia intorno alle 9 di mattina e, dopo un’ora e mezza trascorsa a chiacchierare davanti al sontuoso buffet messo a disposizione dalla produzione, si comincia a buttare giù qualche idea per un nuovo episodio o a discutere un copione di uno degli autori. Guidare una stanza piena di menti creative, eccentriche ed egocentriche non è però un compito facile, soprattutto quando bisogna rispettare una severa tabella di marcia e non sempre lo showrunner, che deve occuparsi di tutti gli aspetti della produzione, può essere presente alle quotidiane riunioni di una writers room che, per questa ragione, finisce per ricadere in una sorta di naturale gerarchia in cui i membri con maggiore esperienza diventano coloro che ne dettano lo stile e l’approccio al lavoro.

Per fare un esempio che spieghi semplicemente il lavoro degli autori televisivi, le serie devono essere considerate come un racconto in cui ogni episodio corrisponde ad un capitolo. Compito degli autori (e della nostra eroina!) è quello di scrivere i diversi capitoli e dello showrunner quello di fare in modo che ogni capitolo racconti la medesima storia e non vi siano trame discordanti rispetto al suo disegno iniziale.

CORRELATO - Dietro le quinte di una serie TV: cosa sapere prima di scrivere l’episodio di una serie televisiva [1^ parte]

Come accennavamo, una volta che gli autori, guidati dallo showrunner, avranno deciso la direzione che una stagione prenderà, si affrontano i singoli copioni, la cui stesura è affidata solitamente ad un solo sceneggiatore. Una volta che alla nostra autrice verrà assegnata la stesura di un episodio, questa avrà 1/2 settimane per consegnarlo. Una volta pronto, il copione verrà letto dallo showrunner e dai membri della writers room i quali suggeriranno una serie di modifiche che saranno integrate in una seconda bozza.
A rileggere la seconda bozza è normalmente il solo showrunner che, a questo punto del procedimento, tende ad intervenire solo con quei pochi aggiustamenti necessari per rispettare il tono della serie. Questa terza bozza, rivista dalla nostra autrice, sarà poi consegnata ai capi dei vari dipartimenti per dare loro un’idea di cosa gli servirà per girare l’episodio in questione.
Questi passaggi, sebbene simili, non valgono invariabilmente per tutte le writers room di tutte le serie televisive esistenti, ognuna delle quali può avere diverse abitudini o caratteristiche dettate perlopiù dalle esperienze dello showrunner.

I tempi
Le writers room, generalmente, si riuniscono 6/8 settimane prima che inizino le riprese di una stagione e questa tempistica viene a sua volta decisa a seconda di quando il primo episodio di una stagione andrà in onda, il che significa che quando troupe e cast inizieranno a lavorare, esisteranno già un certo numero di copioni in vari stadi di avanzamento, su cui la writers room avrà già cominciato a lavorare. Di queste 6/8 settimane, circa 3 sono usate per stabilire i temi principali di una stagione e assegnare i primi copioni dei primi episodi.

Quando lo showrunner riterrà un copione pronto, lo consegnerà ai responsabili degli Studios e del network perché anche loro facciano le rispettive osservazioni. La nuova bozza del copione, con le note già inserite ed approvate, dovrebbe idealmente arrivare nelle mani del cast e della troupe il giorno prima dell'inizio della preparazione di un episodio e questa sarà anche la prima bozza in cui ogni scena sarà identificata con un numero, necessario per definire cosa occorrerà ad ogni dipartimento per poter girare ogni singola scena contenuta nel copione.
La revisione di un copione non si conclude tuttavia con la consegna delle note da parte del network, ma è continua. Produttori e responsabili del network possono infatti richiedere cambiamenti anche quando le riprese sono in corso e tali revisioni possono essere dovute a motivi tecnici, creativi o di budget che emergono solo durante l'effettiva preparazione o produzione di un episodio. Le note di network e studios possono inoltre riguardare cambiamenti nei dialoghi e nei nomi di alcuni personaggi, di set, location o anche l'ordine delle scene.

[caption id="attachment_296715" align="alignright" width="500"] Copione originale di "Bones" con le diverse revisioni divise per colore[/caption]

Ogni volta che una parte del copione viene revisionata e ridistribuita, le nuove pagine modificate avranno un colore diverso, motivo per cui i copioni originali di una serie TV sono composti da blocchi di pagine di differenti colori. Questa scelta rende più facile riconoscere le diverse revisioni quando i copioni vengono man mano aggiornati. (vedi immagine)

Una delle regole più importanti del business è che quando inizia la produzione il processo creativo non deve essere interrotto. Nelle serie drammatiche i copioni sono rilasciati dallo staff delle writers room ogni due settimane; questo ritmo di lavoro necessita una macchina ben oliata ed  uno showrunner tenace e ben organizzato che riesca a far rispettare agli autori tutte le scadenze.

Secondo le direttive del Directors Guild of America, il sindacato dei registi, questi ultimi dovrebbero ricevere il copione dell’episodio della serie che dirigeranno entro il giorno prima l'inizio della preparazione dell'episodio, una tempistica che non viene sempre rispettata.
Se gli autori non consegnano nei tempi previsti i copioni, sulla serie si abbatte un effetto a cascata: la preparazione viene ritardata e tutti i dipartimenti coinvolti dovranno cercare di recuperare il tempo perduto prima dell'inizio delle riprese, il che solitamente causa ingenti perdite economiche che possono avere anche un effetto sulla qualità stessa dell'episodio in questione.
Provate ad immaginare cosa può significare costruire uno specifico set per un episodio in pochi giorni, piuttosto che in una settimana o anche solo cominciare ad occuparsi dei casting per le comparse ed i personaggi che appariranno in una puntata con la scadenza dell'inizio delle riprese a fare da spada di Damocle al direttore dei casting. Il tempo, come in qualsiasi attività lucrativa, anche per le serie televisive è denaro.

[caption id="attachment_296716" align="alignleft" width="600"] La lavagna della writers room di Crazy ex-Girlfriend (The CW)[/caption]

Quando si riunisce una writers room
Ad ogni riunione della writers room è presente un assistente che ha il compito di prendere appunti sulle varie idee discusse dagli sceneggiatori, i quali usano normalmente una lavagna per scrivere i punti salienti di una stagione, di ogni singolo episodio e dello sviluppo di ogni personaggio nell'arco della stagione stessa.

Anche il coordinatore dei copioni ha un ruolo cruciale nella produzione di uno show, poiché è colui che si occupa di formattare nel più breve tempo possibile i copioni che gli vengono consegnati dagli sceneggiatori, numerarli e consegnarli allo showrunner o ai diversi responsabili di network e studios per la loro revisione.
Un buon coordinatore è essenziale per una serie, specialmente se i copioni subiscono molte revisioni, poiché quest'ultimo avrà il compito di tenere traccia di ogni cambiamento in ordine cronologico e di trasmettere lo script alle persone di competenza. Oltre a questo, assieme all'assistente, il coordinatore supporta la writers room con le eventuali ricerche che possono servire agli sceneggiatori in fase di stesura di un copione.

Per comunicare tra loro, trasmettersi i copioni e mantenersi aggiornati sui progressi del lavoro dei colleghi, gli sceneggiatori usano solitamente un sistema di rete interno alla serie a cui possono accedere anche da casa, molti autori scrivono infatti da casa quando viene loro assegnato un copione.

Con tutti questi passaggi da persona a persona dovuti alle molte revisioni che un episodio subisce, non è difficile immaginare come certe notizie sfuggano alle maglie del controllo di una produzione e da dove nascano nascano a volte gli spoiler. Dopo che interi estratti di copioni hanno cominciato a girare per la rete, finendo nelle mani dei fan, le produzioni televisive hanno posto rimedio al problema inserendo una filigrana digitale nei copioni con il nome della persona a cui viene consegnato in modo che sia possibile rintracciare sempre l’eventuale fonte della fuga di notizie.

meeting brainstorming GIF by South Park Affrontato il pericolo di fughe di notizie, ciò che bisogna comprendere delle writers room è che ognuna sviluppa il uso metodo di lavoro, dettato – come abbiamo già accennato – dall'esperienza dello showrunner. Le writers room sono inoltre ambienti creativi che operano sulla base di un continuo brainstorming in cui si discutono le trame potenziali prima che la stesura di un copione venga assegnata ad uno specifico sceneggiatore, di norma lo stesso che ha portato sul tavolo quell’idea.
Per questo la diversità è una caratteristica tanto importante in questo ambiente: riuscire a creare uno spazio creativo con opinioni diverse e contrastanti, è essenziale per portare nella serie un punto di vista che non tenga solo conto delle opinioni dello showrunner. Il genere di conflitto, nell'accezione più positiva del termine, che tanto è essenziale per la buona riuscita di un episodio ed al quale abbiamo già fatto cenno nei precedenti articoli, deve esistere anche all'interno della writers room che deve essere guidata da qualcuno in grado di mantenere tutti gli autori sul chi vive e fare in modo che il confronto si trasformi in un’idea concreta che prende vita sulla carta.

Per quanto interessante ed estroso sia questo processo, non bisogna mai dimenticare che quello delle serie TV è un business remunerativo ma anche molto costoso e che, vista l’odierna concorrenza, non viene più lasciato molto margine di errore. Tutto accade ad una spaventosa velocità, nella quale ognuno deve imparare a ricoprire il ruolo che gli viene assegnato al meglio delle proprie possibilità e nei tempi previsti, a partire dallo showrunner che da anonimo autore che inventa storie sulle carta, si può ritrovare a dover improvvisamente gestire un budget di milioni di dollari e i delicati rapporti con gli attori e i responsabili del network e degli studio, in un ruolo che molto poco ha a che vedere con quello dello scrittore.

A tal proposito, il nostro ultimo articolo su questo viaggio Dietro le quinte delle serie TV si concluderà tra due settimane con un pezzo dal titolo “La nascita di un pilot, dal pitching alla messa in onda”, nel quale vi sveleremo come da un'idea nasca un pilot ed infine una serie TV.

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