Nightflyers: la recensione
La serie di fantascienza Nightflyers è disponibile su Netflix, ecco la nostra recensione
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Nel 2093, la Nightflyer è una nave spaziale in rotta verso un luogo dove stabilire un contatto con una forma di vita aliena nota come Volcryn. Per questo scopo, a bordo con l'equipaggio si trova un telepate che dovrebbe facilitare la comunicazione. Il viaggio tuttavia sarà carico di imprevisti e pericoli mortali, legati tanto alla natura del veicolo spaziale in sé, quanto alle insidie di cui il cosmo sembra pieno. Tutto ciò avrà delle ricadute sui personaggi, che in alcuni casi devono confrontarsi con le loro mancanze e i loro problemi personali. Su tutti, quello che emergerebbe come il protagonista, Karl, che ha perduto una figlia.
L'ambiente dell'astronave è un contenitore asettico e spento. Non ha dettagli né personalità, e considerato che la nave stessa ad un certo punto diventerà un personaggio, questo è dire tanto. I personaggi dovrebbero avere delle mancanze o debolezze, ma in conclusione sono solo respingenti e odiosi. Nessuno di loro affronta un vero arco narrativo, tant'è che ad un certo punto, dal nulla, ci sarà un salto temporale di mesi che non mostrerà alcun cambiamento rilevante ai fini della trama (tranne uno, ma in fondo conduce solo ad una più ampia parentesi) o della caratterizzazione dei personaggi. Qualche paura inespressa, qualche scoperta sul passato dei personaggi, alcune relazioni costruite e smontate senza reale peso. Nulla infine avrà importanza, considerato che i personaggi diventano modelli per agire in un certo modo (o egoista o insensato o entrambi) che peggiorerà la situazione generale.