Deadly Class 1x01 "Reagan Youth": la recensione
Le nostre impressioni sul primo episodio di Deadly Class, nuova serie di SyFy
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
In un'America anni '80 che ci ricorda così tanto l'Inghilterra da provocare continui cortocircuiti, c'è un'accademia per giovani assassini. Si chiama King's Dominion, e qui finiscono i giovani appartenenti alle famiglie di assassini o affiliate a organizzazioni criminali. Si tratta di un grande coacervo di etnie, prima che di personaggi: accanto alla gioventù reaganiana ci sono i figli della yakuza, ci sono gli ispanici, e c'è chi arriva dall'Unione Sovietica. Tutto è gestito dal preside Master Lin (Benedict Wong) che si presenta fin dalla prima scena della puntata sbattendo un bastone in faccia a una ragazza – che però poi si succhia il sangue dalle dita, quindi tutto bene. Il protagonista è Marcus Lopez Arguello (Benjamin Wadsworth), orfano, new entry nella scuola e nostro punto di vista sugli eventi.
Di più, nel momento in cui l'intervento dello Stato si riduce, l'idea è che, in un Paese in cui si può contare solo su se stessi, emergono nuovi egoismi, che culminano nel paradosso dell'accademia degli assassini. E c'è un contrasto molto interessante nelle regole dell'istituto che promuove la violenza come soluzione, ma al tempo stesso vieta rigidamente le droghe e il sesso. Quindi disagio sociale, mancanza di punti di riferimento, giovani scagliati l'uno contro l'altro: se fosse più frenetico e rabbioso sarebbe Battle Royale di Koushun Takami.
Per quanto riguarda i personaggi, Marcus non è un protagonista interessante, perché è tutto ciò che ci potremmo aspettare dalla sua figura: blando e ingenuo, coccolato dalla scrittura che lo circonda di persone che lo ritengono interessante per un motivo o un altro. E il cast secondario non va oltre caratterizzazioni standard: l'esaltato, la ragazza che cerca un contatto, il bullo. Solo la Saya di Lana Condor riesce a spiccare per aspetto e indole in questa "My anti-Hero Academia", ma si tratta anche di suggestioni che lasciano intravedere anche sviluppi da teen drama poco rassicuranti.