The Walking Dead 9x07, "Stradivarius": la recensione
La nona stagione di The Walking Dead si avvicina al midseason finale con un episodio decisamente filler
Ciò che salva Stradivarius è lo strascico del salto temporaleA Hilltop tutto sembra funzionare perfettamente. Dei volti realmente noti ritroviamo solo Jesus, Enid e Tara. Il nuovo capo non sembra essere particolarmente attratto dall'idea di gestire la situazione, anzi: l'uomo si sente come se fosse costretto dall'ombra di Maggie e soprattutto da Tara. Jesus preferisce molto di più allenare Aaron nei boschi o risolvere qualche problema fuori dal confine. Infatti, appena gli si presenterà l'occasione, non tarderà a lasciare al comando della baracca la pragmatica Tara. Un'altra sorpresa che il salto temporale avrebbe potuto regalare ai fan della serie riguarda proprio Jesus e Aaron: chi non ha mai pensato che tra i due potesse esserci qualcosa? Questo tuttavia non significa che non possa accedere in futuro. Nel frattempo, Daryl continua il suo percorso lontano dagli esseri umani, con lui c'è solo il suo cane che lui stesso chiama "Cane". Sembra strano, ma non potevamo aspettarci nulla di diverso da lui. Buona parte dell'episodio racconta proprio della solitudine di Daryl e del desiderio di Carol di riaverlo insieme a loro. L'uomo si sente in colpa per quanto successo a Rick ed è come se inconsciamente sapesse la verità sul suo amico, soprattutto perché non ha mai ritrovato il suo corpo. Daryl inizialmente è restio, duro e freddo, sembra che non voglia avere niente a che fare con gli altri esseri umani ma alla fine, senza neanche troppa fatica, si lascia sistemare i capelli da Carol (forse la scena più intensa dell'episodio) e convincere da Henry a ritornare insieme a loro.
Daryl è ancora oggi un personaggio molto interessante e nonostante negli anni si sia lavorato meno su di lui, la sua presenza scenica e quello sguardo introverso e dolce raccontano più di qualsiasi battuta o azione. Ma è pur vero che, a un certo punto, Daryl dovrà responsabilizzarsi così da non essere solo una co-star e necessariamente dovrà modificare il suo carattere, evolversi in qualche modo, perché per essere al centro di tutto non si può rimanere nascosti nell'ombra. Questa volta a suo favore c'è il fatto che sono passati diversi anni, quindi il pubblico non dovrà subire nuovamente il Daryl di quando sono stati fatti fuori dalla serie Glenn o Beth.Nonostante si tratti di un episodio troppo filler, la regia di Michael Cudlitz è stata piuttosto efficienteNonostante si tratti di un episodio troppo filler, la regia di Michael Cudlitz è stata piuttosto efficiente su una questione, ossia quella di continuare ad alimentare il mistero dietro i Sussurratori. Anche in Stradivarius sentiamo la loro presenza tra i boschi ma ancora non li vediamo, li sentiamo solo a distanza, percepiamo che hanno un piano bel elaborato e che sono molto attenti. Gli autori stanno costruendo il loro arrivo in maniera interessante e sicuramente il loro debutto arriverà in concomitanza con il ritrovamento di Eugene.
Magna, Yumiko, Luke, Connie e Kelly sono in viaggio verso Hilltop e finalmente iniziamo a conoscere un po' di più ognuno di loro. Metterli a confronto con Michonne, che in questo momento della storia è super vigile e diffidente, ha avuto il suo spessore dal punto di vista della costruzione dei personaggi. Una figura forte e a capo della situazione, che fomenta gli altri, è sempre il modo giusto per far conoscere al pubblico i nuovi volti. Ancora non sappiamo se presi singolarmente genereranno lo stesso interesse, ma visti come gruppo funzionano piuttosto bene. In questo episodio li vediamo anche combattere con le loro armi e come The Walking Dead ha sempre insegnato, l'arma posseduta dal personaggio lo definisce anche come persona. Luke, grande esperto e amante di musica, sembra combattere più con l'astuzia e chiaramente il suo spessore all'interno della serie passerà più attraverso le parole che usciranno dalla sua bocca che dalle sue prestazioni in campo. Come personaggio ricorda un po' il primo Eugene anche se, di primo acchito, Luke risulta molto più simpatico e gestibile.Il modo brusco e improvviso con cui si conclude Stradivarius non ne facilita il giudizio. Il nostro auspicio è che il prossimo episodio, midseason finale, riesca a far congiungere tutti i punti di forza messi in piedi fino a qui e che l'inizio della battaglia con i Sussurratori risollevi le sorti della serie dal punto di vista dell'azione, riportandoci anche un po' di sano splatter.
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