Fringe: dieci anni fa andava in onda il primo episodio!

Esattamente dieci anni fa andava in onda sulla Fox il primo, storico episodio di Fringe

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Esattamente dieci anni fa, su Fox, andava in onda il primo episodio di Fringe, la serie di fantascienza creata dall'onnipresente J.J. Abrams insieme all'accoppiata Orci-Kurtzman. Un po' erede di X-Files, per cinque stagioni lo show ci ha accompagnato nel raccontarci le vicende di un team singolare impegnato a scoprire la verità dietro una serie di fenomeni inspiegabili noti proprio come "eventi Fringe". Lo ha fatto mescolando ironia e dramma, ma soprattutto raccontandoci un gruppo di personaggi amabili e piacevoli da seguire, fino ad un'ultima stagione in cui la trama orizzontale ha preso il sopravvento sull'approccio molto episodico della serie.

A cinque anni dalla sua conclusione, di Fringe rimane molto. Rimane il bellissimo rapporto tra Walter Bishop, lo stralunato scienziato interpretato benissimo da John Noble, e suo figlio Peter (Joshua Jackson). Con il tempo, Fringe si rivelerà una storia di genitori e di figli, di rimpianti e di sensi di colpa, e proprio questo rapporto assumerà un grande valore, motivando molti degli eventi della serie. Ma rimane anche il forte personaggio di Olivia Dunham, interpretata da Anna Torv. Determinata e coraggiosa, è lei il vero collante della squadra. Non dimentichiamo anche l'adorabile Astrid Farnswiorth e la sfuggente Nina Sharp.

Ma Fringe era anche una serie capace di giocare in modo sottile con la mitologia. Fin dal primo episodio Fringe, verificatosi a bordo di un aereo, c'è sempre stata la tendenza a lasciar intuire molto di più di quello che la serie faceva vedere esplicitamente. All'inizio era solo un gioco, la presenza degli Osservatori tra individuare in ogni puntata, come una sfida lanciata ad uno spettatore televisivo che proveniva dall'esperienza di Lost e che chiedeva sempre di più alle serie. Quel gioco, che tale è rimasto fino alla fine, è diventato sempre più importante con il passare del tempo.

Non è un caso se uno degli elementi più memorabili dell'intera serie era la sigla. Molto semplice, con quella musichetta orecchiabile, quelle scritte che potevano essere lette solo mettendo in pausa il video, e il momento di sincera meraviglia e attesa nello scoprire che tipo di sigla ci saremmo trovati di fronte di volta in volta, sapendo che questa avrebbe determinato il tipo di puntata che avremmo visto.

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