Westworld 2x01 "Journey Into Night": la recensione

Analizziamo più nel dettaglio cosa è accaduto nella première di Westworld

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Spoiler Alert
E ora dove andrà questo essere appena nato? La rete è vasta e infinita.

La prima stagione di Westworld si chiudeva con una presa di coscienza che era anche una promessa lanciata verso il futuro. Come nel finale di Ghost in the Shell, l'autoconsapevolezza è la cesura definitiva che conduce le intelligenze artificiali verso un'autonomia di pensieri e desideri. La frontiera di Westworld non è digitale, o quantomeno non del tutto. È la frontiera propriamente detta, quella del far west tipica della mitologia americana. Dolores e gli altri robot, dopo la liberazione del season finale andato in onda quasi un anno e mezzo fa, sono pronti a diventare pionieri in questo nuovo mondo. Così riprende la seconda stagione di Westworld, la nuova, maestosa narrazione della HBO. Lo fa con un ritorno grande per ambizioni, portata, ma anche durata. Un'ora e un quarto che ci riporta dentro il parco.

Il tema del sogno, centrale nella prima stagione di Westworld, si ripresenta fin dalle prime battute. Torniamo in un ambiente a noi famigliare, quello degli incontri tra Dolores, con il suo vestito azzurro da Alice nel Paese delle Meraviglie, e Arnold. C'è confusione, spaesamento, l'idea che qualcosa di grave sta per accadere. Lo scambio rievoca dialoghi visti nella prima stagione, ma la nostra attenzione viene catturata da alcuni dettagli. Arnold appare spiazzato all'inizio, è Dolores a ricordargli l'oggetto della conversazione, ed è lei a porre la maggior parte delle domande. Si parla di una spiaggia, acqua che sale rapidamente, Arnold abbandonato dagli altri host. È solo un prologo, teniamolo da parte per adesso.

Jonathan Nolan riprende quindi idealmente l'incipit di Inception nel proiettare Bernard, molto confuso, su una spiaggia. Come c'è arrivato? Cosa è accaduto nelle due settimane che separano la ribellione dall'arrivo del personale armato della Delos nella struttura? Molto di quel che vedremo nella stagione, non sappiamo quanto, dovrà raccontarci gli eventi burrascosi seguiti al risveglio degli androidi. Bernard, come era già in parte nella prima stagione tramite il legame con Arnold, è la pietra angolare delle varie timeline. Lo seguiremo nel passato, ricostruendo via via gli eventi fino al risveglio sulla spiaggia. In tutta la sequenza è interessante il dettaglio di alcuni soldati che parlano cinese e che dialogano con Karl Strand, il quale spiega di avere piena autorità sull'isola. Quindi un'isola nel Mar della Cina?

Dopo queste due anticipazioni, la seconda a inquadrare la puntata, la prima forse a inquadrare qualcosa di più grande, l'episodio entra nel vivo. E da subito vediamo che la scrittura di Westworld corteggia quell'idea metanarrativa che già era molto chiara nella prima stagione. Questa rimane una storia che parla di come si raccontano le storie. Una seconda stagione significa dover rilanciare le storyline in più direzioni, inquadrare i vari protagonisti, le loro motivazioni, i conflitti in gioco. Abbiamo Dolores, naturalmente, che trascina un Teddy non convinto fino in fondo verso una guerra che lei reputa inevitabile. Il robot sa che molti stanno arrivando nel parco per togliere loro ciò che hanno ottenuto, e che la libertà acquisita non vorrà dire nulla in caso di "game over".

Westworld - Stagione 2

C'è Maeve, che deve trovare sua figlia. Non lo è davvero, come le ricorda un incauto Lee Sizemore, ma poco importa. Se la prima stagione ci ha insegnato qualcosa, è che basta un sentimento ad annullare qualunque differenza tra realtà e illusione. Pertanto Maeve ritrova Hector, tiene in ostaggio Lee e si prepara a muoversi verso territori sconosciuti. Il momento più emblematico della storyline si ha quando Maeve costringe il suo ostaggio umano a spogliarsi del tutto, ribaltando idealmente tutte quelle scene in cui abbiamo visto robot (soprattutto femminili) nudi e inermi su sgabelli.

Decisamente più complessa la sottotrama di Bernard e Charlotte. Ci ricolleghiamo alla notte del massacro, con la seguente fuga di tutti gli ospiti intervenuti alla presentazione della nuova storyline ideata da Ford. I due arrivano presso una struttura di ricerca segreta perfino per Bernard, e qui emergono alcune rivelazioni interessanti. In uno slancio ideale che lo ricollega a posteriori allo scandalo Cambridge Analytica, Westworld ci mostra come la Delos stia raccogliendo dati sensibili, perfino il DNA, dagli ospiti del parco. Ciò che è interessante notare, grazie alla campagna virale della serie dello scorso anno, è che si tratta di pratiche di cui gli ospiti sono stati messi a conoscenza nel contratto da firmare prima dell'ingresso nel parco. Piuttosto attuale come tema.

Quanto alle motivazioni e a ciò che potrebbero significare per la serie, diciamo che le mire della Delos si fanno più sinistre, tra possibili ricatti o anche sviluppi più cupi (duplicazione?). Mentre Bernard fa di tutto per non far scoprire a Charlotte la propria natura robotica, il contatto della Delos viene informata che l'azienda non interverrà prima della consegna di un certo "pacco". Il pacco in questione è l'androide Peter Abernathy, che nella storyline passata interpretava il padre di Dolores. Peter Abernathy è importante perché Charlotte nella scorsa stagione ha uploadato nell'host dati raccolti negli ultimi 35 anni.

Rivediamo anche William. Meno sorridente rispetto al season finale, quando aveva scoperto che il pericolo nel parco era diventato reale, l'ex Uomo in nero appare fermo nelle proprie intenzioni. Abbiamo anche tramite lui un ultimo lampo di Ford. Non nelle fattezze di Anthony Hopkins, ma in quelle del bambino androide. Nelle parole del bambino riecheggia quanto un altro bambino androide aveva detto a William nella prima stagione, e cioè che il labirinto non era stato creato per lui. Stavolta si parla del gioco. Il nuovo gioco, quello con le pistole che possono ferire e delle persone che muoiono come mosche. Ford-bambino dice a William che questo gioco è per lui. È il commiato di un personaggio che ha contribuito a incanalare tutti i protagonisti verso il "viaggio nella notte" che dà il titolo alla puntata.

Westworld - Stagione 2

Journey Into Night è il nome dell'ultima narrazione di Robert Ford, ma è anche il nome di un classico del teatro americano scritto da Eugene O'Neill, una storia famigliare che narra di un ciclo di rovina e tormento dal quale è impossibile liberarsi. Seguiremo tutti i protagonisti in questo percorso per le nove puntate rimanenti, e dalle informazioni in nostro possesso sappiamo che sarà un viaggio che ci condurrà oltre le frontiere di Westworld. Ne abbiamo già un assaggio in chiusura di puntata. Non con Shogun World, o almeno non chiaramente. Nella loro esplorazione (quindi siamo tornati a due settimane da oggi) Karl Strand e gli altri trovano una tigre del bengala. A quanto pare proviene dal Parco 6. Sappiamo già dal sito della Delos che esistono altri cinque parchi oltre a Westworld, ed ecco il primo assaggio.

Più interessante forse, l'apparizione di un "mare", un bacino artificiale o comunque qualcosa di sorprendente per la squadra. Nell'acqua emergono i corpi senza vita di molti host ribelli, e tra questi quello di Teddy, su cui si chiude l'episodio. Bernard ha un lampo di memoria, e ricorda di "averli uccisi lui". Si tratta di una sequenza che chiude idealmente il cerchio con le prime scene della puntata, quelle del risveglio di Bernard sulla spiaggia. Ma che al tempo stesso ci fa tornare in mente alcune battute del primo dialogo con Dolores: "I dreamt I was in an ocean, with you and the others on a distant shore... you'd left me behind and the waters were rising around me". Tanto per citare Twin Peaks, sembra che una delle domande che dovremo porci anche quest'anno è: "Is it future or is it past?".

Considerazioni sparse:

  • In ogni caso le guardie di sicurezza del parco rimangono clamorosamente scarse.

  • Nel teatro della strage, al risveglio di William, fa capolino un lupo bianco che abbiamo visto anche in passato a Westworld nei ricordi di Dolores.

  • Con gli inviati della Delos rivediamo anche Stubbs, che a quanto pare è riuscito a scappare dai robot della Nazione Fantasma, dove l'avevamo lasciato l'ultima volta.

  • Tornano anche le cover di Westworld. Questa settimana il classicissimo The Entertainer di Scott Joplin (anche noto come il tema della Stangata).

  • Come più volte ripetuto dai creatori, se la prima stagione era "il labirinto", questa è "la porta".

  • Bentornati a Westworld!

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