Here and Now 1x10 "It's Here" (finale): la recensione

La recensione dell'ultimo episodio di Here and Now

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Spoiler Alert
Probabilmente Six Feet Under è una di quelle serie che riescono per miracolo, straordinarie e irripetibili. E nessuno si aspettava che Alan Ball riuscisse a replicare uno degli exploit più straordinari che si siano mai visti in tv. Ma al tempo stesso non si può nascondere la delusione cocente dopo la visione del decimo e ultimo episodio stagionale di Here and Now. La serie che avrebbe dovuto, e voluto, mettere in scena problematiche contemporanee, temi complessi, personaggi stratificati ma al tempo stesso simbolici, è crollata sotto il peso delle sue ambizioni, di un intreccio poco interessante, di situazioni grottesche. Anche stavolta Here and Now non riesce, proprio tirando le fila del discorso, a ragionare in modo compiuto o affascinante sulle proprie premesse, e si incaglia in una storia che non va da nessuna parte, e forse non lo ha mai fatto.

Non che sia stato sempre così, e il beneficio del dubbio si dà ben volentieri ad Alan Ball. Ma settimana dopo settimana abbiamo dovuto fare i conti con i grandi limiti della famiglia Boatwright, con i suoi membri respingenti, persi in problemi talmente universali da risultare impalpabili. Non basta una forte dichiarazione d'intenti e una tematica palesata in continuazione a fare una buona serie. E gli eventi di It's Here sono qui a dimostrarlo. Accade un po' di tutto in questa puntata di pianti, grida, sfuriate e vulcani che esplodono. Si parte e si chiude con Ramon, il ragazzo che ha avuto l'allucinazione, il famoso 11.11 infuocato che ha dato il via al tutto. Dopo un ennesimo episodio grave, il ragazzo si distacca dalla sua famiglia, fugge e di fatto non tornerà più da loro.

Tutta la puntata è allora la parentesi circoscritta di una ricerca del personaggio che presto diventa ricerca di se stessi. Nel momento in cui i Boatwright capiscono che Ramon è lontano, tutti loro inconsapevolmente, o per vari motivi, rivolgono la loro attenzione su loro stessi. Duc e Greg hanno un confronto duro, il primo vero dall'inizio della serie. Ne esce sconfitto Duc, che si getta tra le braccia consolatorie della sua Carmen, che in qualche modo capisce che un vecchio trauma è bloccato nel suo stomaco (o giù di lì). Non è l'unico momento ad alto tasso di improbabilità in una puntata che ci mostra il culmine della storyline di Farid, con il personaggio che, al pari di Duc, soffre i ricordi del suo passato. Lo troveremo a fustigarsi, rinnegare la propria provenienza, abbracciarla, perdere la sua famiglia. Tutto in circa un'ora.

Per qualche motivo strumentale alla storia, e a dare anche a Kristen un po' di dramma, la ragazza litiga con Navid, ma alla fine i due si riappacificano. Si tratta dell'unica chiusura netta in una stagione che lavora sullo stacco netto e violento. Ashley viene interrotta mentre prende una decisione sulla sua carriera, il rapporto tra Greg e Audrey rimane in sospeso, e così si chiude su una scenata l'avventura di Audrey con Steve. In un finale chiaramente catartico e distruttivo tra Donnie Darko e i Coen, il sopracitato vulcano esplode. Appare un essere di fuoco al quale stentiamo a credere, nonostante non sia la prima volta che lo vediamo, e la storia finisce così.

Se questo si rivelerà essere un ragionato finale di serie allora Here and Now guadagnerà punti in prospettiva. Con le sue storie interrotte a metà, i suoi conflitti irrisolti, l'evento naturale senza senso e senza giustificazione che travolge tutto e tutti. Questo è l'unico modo per trovare un senso ad una storia che, per il resto, ha faticato molto a trovarne uno. Non che non ci abbia provato. Anzi, l'obiettivo di Here and Now e la sua tematica principale l'abbiamo ripetuta così tante volte che non vale la pena ribadirla ancora. Ma una serie non può vivere di sole tematiche, a meno di non essere The Leftovers. E Here and Now non lo è, così come non è un mistery drama, dato che tra indizi, allucinazioni e videogiochi, non c'era alcun puzzle da ricostruire. Non rimane molto da ricordare al termine di dieci episodi, e la sensazione è che la cosa migliore sia che la serie finisca "qui e ora".

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