Atlanta 2x06 "Teddy Perkins": la recensione
La recensione del sesto episodio stagionale di Atlanta, intitolato Teddy Perkins
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Protagonista quindi è Darius, collaboratore di Paper Boi. Ma la musica del rapper tocca solo marginalmente lo svolgersi della puntata. Darius si reca in una villa fuori città per acquistare un pianoforte dai tasti colorati che vuole assolutamente avere. Lo accoglie un sinistro personaggio dal volto inquietantissimo, qualcosa a metà tra Sammy Sosa (che viene citato) e un robot umanoide che ci porta in piena uncanny valley. Da quel momento e fino alla fine della puntata è un susseguirsi di momenti grotteschi, disagianti, quando non apertamente inquietanti. Per Darius si tratta di contenere la paura per portare a termine la transazione, scherzando al tempo stesso con gli amici sull'atmosfera inquietante che non sappiamo quanto in effetti sia pericolosa per lui.
L'episodio in sé è ottimo. Un blocco più lungo del solito che può essere tranquillamente visto da chi non ha seguito nemmeno un minuto della serie, o che potrebbe uscire da una stagione qualunque di Inside n.9. C'è tensione, inquietudine crescente, molto senso del grottesco. E ancora una volta una vicinanza ideale a Get Out di Jordan Peele, che a questo punto diventa il riferimento palese degli autori nella stagione. Si tratta di una puntata che gioca sui simboli, sul concetto di appartenenza. Teddy Perkins e suo fratello sono lo specchio ideale di relazioni morbose classiche come Psycho o Che fine ha fatto Baby Jane?, ma sono anche la raffigurazione di una visione distorta della musica e dell'arte, come snaturamento di sé e sacrificio continuo.
La seconda stagione di Atlanta va in onda dallo scorso 1 marzo su FX e prossimamente in Italia in esclusiva su Fox.