This Is Us 2×14 “Super Bowl Sunday”: recap e commento
Ecco il nostro recap e commento del quattordicesimo episodio della seconda stagione di This Is Us, intitolato Super Bowl Sunday
Jack è costretto ad andare in ospedale, in particolare per via dell'ustione che si è procurato sul braccio nel portare in salvo sua figlia Kate. Una volta completata la visita, il dottore riferisce a Jack e Rebecca che sarebbe meglio fare più controlli alle vie respiratorie, ancora ostruite per via della notevole quantità di fumo inalato. Questo inizialmente non sembra spaventare troppo nessuno dei due e dopo un dialogo piuttosto commovente e al contempo esilarante per via dell'entusiasmo sempre inopportuno di Jack, Rebecca si allontana per chiamare i suoi figli e tranquillizzarli. È proprio in questo frangente che accade l'inevitabile: Jack ha un infarto e muore. Il dottore si avvicina a Rebecca per darle la notizia e questa reagisce in maniera inaspettata: la donna si stava gustando una barretta di cioccolato e dopo quelle dolorose parole dà un morso al suo dolce e si allontana accusando l'uomo di aver sbagliato persona. Solo di fronte al corpo ormai privo di vita Rebecca capisce il senso di quelle parole così improvvise e ingiuste. Crolla, ma solo per qualche istante, perché ha un pensiero fisso nella mente: i suoi figli. Ora deve proteggerli e, nonostante siano tutti adolescenti, sa che sta per tornare da loro con una notizia che rovinerà per sempre le loro vite. In tutto questo Kevin non è con i suoi due fratelli ed è all'oscuro di tutto, perfino dell'incendio. Dopo che Rebecca dà la sconvolgente notizia ai suoi ragazzi, è Kate a occuparsi di Kevin.
Kevin invece trova la sua pace interiore e per la prima volta cambia le modalità del gioco. L'uomo si dirige in un luogo speciale: l'albero di suo padre. Affrontando le sue paure e parlando ad alta voce, Kevin si rende finalmente conto di quanto avesse bisogno di parlare con Jack e di chiedergli scusa per non esserci stato quella sera. Ma forse la cosa che lo ha tormentato di più nel corso dei vent'anni è il ricordo delle ultime parole offensive che gli riservò per via di una discussione. Randall, invece, oltre ad affrontare la morte della prima lucertola di sua figlia Annie, cerca di nascondere la tristezza di un giorno così difficile organizzando una grande festa in casa. Ma immediatamente si rende conto che qualcosa non va in Tess, la figlia maggiore che ha passato la mattinata a staccare il filo del telefono fisso, sul quale gli assistenti sociali avrebbero chiamato per eventuali aggiornamenti su un nuovo bambino da adottare. La più grande paura di Tess è quella che suo padre possa desiderare un'altra vita e che la sua non gli basti più, visti i continui cambiamenti che da un paio d'anni a questa parte hanno costellato il suo percorso condizionando anche quella della sua famiglia.
Tutto quello che potevamo aspettarci è accaduto e nonostante la prevedibilità (ben voluta in questo caso) degli eventi, This Is Us trova il modo di sorprenderci ulteriormente facendo un salto nel futuro. Il giorno dedicato alla morte di Jack meritava tanto e nonostante l'evento traumatico, gli autori hanno raccontato il tutto con delicatezza, senza aggiungere ulteriore pressione attraverso espedienti di sceneggiatura forzati a un momento già di per sé piuttosto drammatico. La commozione che lo spettatore prova di fronte a questi 46 minuti deriva unicamente dall'enorme lavoro che è stato fatto finora. Con questo episodio l'enorme puzzle della famiglia Pearson sembra essersi completato; sembra quasi che non ci siano più pezzi da inserire all'interno del quadro. Ogni personaggio ha trovato quella tanto attesa e ricercata pace interiore ed è come se tutti fossero di nuovo pronti per ripartire. Il pubblico ha seguito i passi dei protagonisti e come per magia l'interminabile attesa che è stata costruita dietro alla morte di Jack ha finalmente trovato il senso sperato. Per assurdo i momenti più intensi dell'episodio sono stati quelli che attendevamo di più e che eravamo sicuri di trovare: a partire da Kevin che finalmente ha il coraggio di parlare ad alta voce di quel fatidico giorno, passando per Randall e Kate, che pur avendo sempre trovato il modo di ricordare Jack, questa volta sono stati in grado di commemorarlo con un sorriso sulle labbra, consapevoli di quello che sono stati e di quello che d'ora in poi saranno.
Ma This Is Us non finisce qui e grazie alle modalità con cui viene usato il tempo siamo consapevoli che da questo momento in poi, nonostante la forte sensazione di chiusura, ci sarà ancora molto da raccontare. È difficile immaginare in che modo verrà utilizzata la timeline del futuro, specialmente considerando la cura nei dettagli che c'è nella serie: tentare di raccontare quello che ancora non è avvenuto nella vita reale e contestualizzare il nostro mondo, che è in costante cambiamento, è una sfida piuttosto ardua perfino per gli autori di questo incredibile show. Togliendo questo aspetto, le aspettative sono state tremendamente soddisfatte e l'impegno che Dan Fogelman ha messo nel costruire un personaggio così corretto, ammirevole e anche un po' imperfetto come Jack, è qualcosa di unico e raro. Ma a dar voce a tutti i pensieri e alle parole dell'autore c'è Milo Ventimiglia, oggi più in forma che mai, un attore che ha finalmente trovato il ruolo perfetto per esprimere le sue doti artistiche. Per chiudere è indispensabile parlare dell'interpretazione di Mandy Moore, anch'essa ammirabile e degna di nota, e dell'idea con cui gli sceneggiatori hanno raccontato il momento in cui il suo personaggio apprende della morte di suo marito. Non era facile rendere credibile un momento del genere e dare il senso giusto a un gesto come quello di mordere una barretta di cioccolato dopo una simile notizia. La sua reazione incredula e quello stato interminabile di attesa prima di scoprire la verità rappresentano un pugno nello stomaco grazie a una scena costruita in maniera impeccabile. È in casi come questo che This Is Us riesce a distinguersi operando diversamente rispetto a tutto il resto delle serie e lo fa prendendosi la briga di raccontare le reazioni più insolite degli esseri umani con un'eleganza indistinguibile e un senso di verità assoluta, rischiando il tutto e per tutto per arrivare a una resa nettamente superiore.