Stranger Things: le nostre impressioni in anteprima sulla première della seconda stagione!
La nostalgia permea ogni cosa, ma Stranger Things lavora sui propri punti forti, in un ritorno che mantiene intatta la forza dello show
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E Stranger Things riprende da quei punti di forza che gli hanno permesso di diventare un piccolo cult. Basta uno sguardo al quartetto dei protagonisti, Mike, Will, Dustin e Lucas, per rientrare nello spirito di appartenenza a quei classici gruppi di giovani amici capaci di intraprendere ogni avventura, ma piacevoli anche nella quotidianità della scuola come della sala giochi. Il gruppo è rimasto immutato, e la puntata si prende il suo tempo nel mostrare i piccoli collegamenti e le piccole conseguenze rispetto agli straordinari eventi della prima stagione. C'è sempre una grande amalgama di toni diversi, nessuno troppo eccessivo: si ride, c'è la meraviglia della scoperta, c'è l'orrore a misura di bambino (che quest'anno promette di essere ancora più grande e di esplorare la mitologia della serie), e i sono i conflitti da teenager inquadrati dai personaggi di Nancy, Steve e Jonathan.
Tutto ciò che ha reso popolare e piacevole questa serie nella prima stagione è ancora qui, intatto. Si tratta di un giocattolo delicato e da maneggiare con cura, ma che rimane quella macchina del tempo portatile capace di trasportarci negli anni '80.
La seconda stagione di Stranger Things farà il suo arrivo su Netflix il 27 ottobre e sarà composta da nove episodi. Nella serie ritroveremo Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Cara Buono, Charlie Heaton e Matthew Modine, oltre ai nuovi arrivati Dacre Montgomery, Brett Gelman, Linnea Berthelsen, Sean Astin e Paul Reiser.
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