Stranger Things: le nostre impressioni in anteprima sulla première della seconda stagione!

La nostalgia permea ogni cosa, ma Stranger Things lavora sui propri punti forti, in un ritorno che mantiene intatta la forza dello show

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Nel corso di una speciale anteprima cinematografica, al termine della quale è intervenuto per un dibattito con il pubblico anche David Harbour, abbiamo avuto la possibilità di vedere la première di Stranger Things. L'intera stagione arriverà domani 27 ottobre sulla piattaforma streaming con tutti gli episodi. L'attesissima seconda stagione di una delle serie rivelazione dello scorso anno ci riporterà con nove episodi complessivi ancora una volta ad Hawkins, la cittadina americana in cui tutto è possibile e la nostalgia per gli anni '80 permea ogni cosa.

Premesso che non ci è possibile svelare alcunché su ciò che abbiamo visto, Stranger Things ci è apparso molto in forma in questo ritorno che rimette in discussione una scommessa vinta e stravinta lo scorso anno. Il mood anni '80 viene scandito tra un gettone da spendere al cabinato preferito della sala giochi e un film celebre in quel momento al cinema. Eppure questa nostalgia per tempi mai vissuti, tipica di chi ha recuperato quell'immaginario anche in seguito, trasporta il piano della narrazione su livelli più intimi e, necessariamente, autonomi. La scommessa del “vincere facile” giocando su riferimenti riconoscibili a classici del genere può funzionare una volta. Al secondo giro, si inizia a volere qualcosa di più.

E Stranger Things riprende da quei punti di forza che gli hanno permesso di diventare un piccolo cult. Basta uno sguardo al quartetto dei protagonisti, Mike, Will, Dustin e Lucas, per rientrare nello spirito di appartenenza a quei classici gruppi di giovani amici capaci di intraprendere ogni avventura, ma piacevoli anche nella quotidianità della scuola come della sala giochi. Il gruppo è rimasto immutato, e la puntata si prende il suo tempo nel mostrare i piccoli collegamenti e le piccole conseguenze rispetto agli straordinari eventi della prima stagione. C'è sempre una grande amalgama di toni diversi, nessuno troppo eccessivo: si ride, c'è la meraviglia della scoperta, c'è l'orrore a misura di bambino (che quest'anno promette di essere ancora più grande e di esplorare la mitologia della serie), e i sono i conflitti da teenager inquadrati dai personaggi di Nancy, Steve e Jonathan.

Sostenuti da una bella colonna sonora molto presente, seguiamo una storia piacevole – episodio molto scorrevole, e che ovviamente chiama molto il binge-watch – che non entra a gamba tesa sui personaggi. Ci sono piccole novità, alcuni elementi di conflitto vengono appena introdotti, ma il ritmo si mantiene pacato e “giusto”. Nella prima stagione l'elemento straordinario nella natura di Eleven la rendeva affine a quei mutanti che tanto stiamo vedendo tra cinema e serie tv: ecco, è presto per individuare un collegamento più grande di questo tipo, ma diciamo che la serie potrebbe lavorarci su.

Tutto ciò che ha reso popolare e piacevole questa serie nella prima stagione è ancora qui, intatto. Si tratta di un giocattolo delicato e da maneggiare con cura, ma che rimane quella macchina del tempo portatile capace di trasportarci negli anni '80.

La seconda stagione di Stranger Things farà il suo arrivo su Netflix il 27 ottobre e sarà composta da nove episodi. Nella serie ritroveremo Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Cara Buono, Charlie Heaton e Matthew Modine, oltre ai nuovi arrivati Dacre Montgomery, Brett Gelman, Linnea Berthelsen, Sean Astin e Paul Reiser.

Trovate tutte le notizie, gli approfondimenti e le recensioni sulla serie nella nostra scheda.

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