Young Sheldon 1x01 "Pilot": la recensione
L'infanzia di Sheldon Cooper nello spin-off di The Big Bang Theory, intitolato Young Sheldon: la recensione del pilot
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Al termine dei venti minuti – diretti da Jon Favreau – che anticipano il debutto della serie, il cui secondo episodio arriverà il prossimo 2 novembre, ci rendiamo conto di aver assistito a qualcosa che si muove tra la comedy e la dramedy pura. C'è una sottile patina nostalgica a coprire il racconto in ogni momento, dovuta sia alla voce narrante di Jim Parsons che all'ambientazione ovviamente lontana nel tempo. La scrittura non cerca la risata in ogni momento, anzi, e nulla nella caratterizzazione degli altri membri della famiglia punta sul fattore assurdo e disfunzionale (non è Malcolm in the Middle). Tutto è piuttosto posato e quieto, e ci sono almeno un paio di momenti, da una discussione familiare ad una scena al pianoforte, in cui le emozioni evocate dal personaggio di Sheldon sono completamente diverse da quelle che ci aspettiamo.
Si ride? Come detto, la scrittura cerca di giostrarsi tra questi due estremi, e quindi ci sono anche situazioni che puntano alla risata, come un momento in chiesa o il primo impatto con gli insegnanti a scuola. E qualche risata arriverà. Quasi inutile fare un confronto con il personaggio attuale, o con il corrispettivo dei familiari di Sheldon che sono apparsi in The Big Bang Theory. Certo, il carattere religioso della madre emerge, ma si tratta in primo luogo di due tipi di scrittura diversi, che accentuano certe caratteristiche e certi dialoghi in base alla reazione che vogliono suscitare.