This Is Us 2x01, "A Father's Advice": recap e commento

Ecco il nostro recap e commento del primo episodio della seconda stagione di This Is Us, intitolato "A Father's Advice"

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Esattamente dove l'avevamo lasciato, This Is Us ritorna tale e quale a prima (e questo è un bene) per farci riflettere ed emozionare (forse fin troppo) ancora una volta. Il passato e il presente si rispecchiano, si assomigliano e si intersecano: due linee temporali che prescindono l'una dall'altra. Nel passato Jack e Rebecca si separano a causa degli eventi drammatici avvenuti durante il finale di stagione. Lei ha bisogno di spazio e detto in maniera esplicita e citata, "deve smettere di sentirsi così delusa". Sulla base di questo i due decidono immediatamente di aprirsi con i propri figli e di raccontare lo stato attuale delle cose. Delusi dalla loro decisione, i giovani Kate, Randall e Kevin si ribellano ma, al contempo, non fanno capricci nel momento in cui la loro madre li invita ad andare al cinema a vedere un film con Tom Hanks. Un evento che apparentemente suona banale ma conserva con sé tutti gli elementi più comuni e apprezzabili di questa serie. Durante il corso dell'episodio Jack è costantemente in attesa di una chiamata, di un cenno che gli possa far capire che tutto può ritornare come prima. Ma solo quando è (forse) troppo tardi Rebecca bussa alla porta di Jack (presumiamo che siano passate delle settimane) per dirgli che non avrebbe mai dovuto lasciarlo andare. Ma a quel punto Jack è già un'altra persona o forse è ritornato la persona di un tempo, quando senza la corazza di lei viveva solo in compagnia delle sue debolezze. Lui le racconta che il suo problema con l'alcool è sempre stato qualcosa di concreto, e le spiega di averglielo tenuto nascosto per troppo tempo e che prima di poter tornare a casa deve ovviare a questa cosa. Ma Rebecca non se ne va e lo invita a salire in macchina facendogli capire che insieme, come marito e moglie, le cose possono ancora risolversi. Ma chi è il Jack che è entrato dentro quella macchina? Alla fine dell'episodio vediamo un flashforward (flashback se prendiamo in considerazione la linea temporale del presente): Jack è morto prevedibilmente in un incendio e Kate e Randall piangono la sua morte (c'è anche un altro personaggio con loro che non conosciamo) a casa di Miguel. Kevin è con Sophie e ha una gamba rotta e non sa ancora nulla della morte del padre. Rebecca è in macchina da sola e nel sedile del passeggero c'è una busta contenente gli effetti personali di Jack, e giunge davanti a quella che poco prima era la loro casa, ora ridotta in cenere.

Anche i The Big Three del presente sono rimasti nello stesso punto in cui li avevamo lasciati, un anno preciso è passato dal pilot ed è quindi il giorno del loro compleanno. Randall è sempre più intenzionato e ispirato: vuole adottare un bambino. Beth è meno convinta e si sente trascinata in qualcosa che fa fatica ad accettare. Deve trovare un modo per far sì che le cose possano andare bene per entrambi: lei non è mai alla ricerca di un capriccio bensì di un compromesso. Randall è come se stesse ripercorrendo lo stesso schema dei suoi genitori e questo Beth pensa sia sbagliato o, almeno, è convinta che lui stia ricercando questo bisogno di replica e di omaggio nel modo errato. Lei vuole qualcosa di diverso per loro due come coppia e solo alla fine capisce che la soluzione migliore sia quella di adottare qualcuno che ne abbia davvero bisogno. Kate è nel mezzo di una diatriba tra Kevin e Toby, niente di diverso dal solito. Ma finalmente in questo episodio i due pilastri della vita di Kate hanno un confronto e capiscono cooperando quale sia la cosa giusta per lei. Kate ha sì bisogno di essere spronata ma al tempo stesso coccolata. Kate ha un provino importante e inizialmente non riesce a superare il confronto, specialmente perché la stanza è piena di ragazze più magre di lei. A quel punto decide di andarsene, ma alla fine, proprio mentre Toby e Kevin sono nel mezzo di una discussone durante la cena di compleanno, Kate capisce che deve pensare autonomamente e far vedere ad entrambi che ce la può fare da sola e a quel punto decide di ritornare alle selezioni. Lì riceverà un no dalla giuria, uno di quei no costruttivi e che l'aiuteranno a mettere l'impegno nel canto e nelle sue abilità senza farla preoccupare, almeno per una volta, dell'apparenza.

Questa season premiere ci ha ricordato ancora una volta la pasta con cui è fatto questo show. This Is Us è un insieme di cose che a primo impatto è difficile scomporre e analizzare. Ma sono tanti gli ingredienti di questa serie televisiva e la cosa più impressionante è che non cambiano mai, rimangono sempre gli stessi ma ogni volta gli autori trovano il modo giusto per proporteli. This Is Us è una formula che nonostante possa cambiare le sue componenti alla fine offre sempre lo stesso risultato. La commozione, l'emozione, la franchezza e la sincerità con cui tutto è servito mette lo spettatore in uno stato di agio quindi di sicurezza. Inermi di fronte allo schermo ci sentiamo liberi di dare sfogo alle nostre emozioni, di ragionare e perché no di fare confronti con il nostro vissuto. Per esempio, la frase che dice Jack quando spiega a Miguel di non volere le lenzuola sul divano solo perché le lenzuola si danno a chi si ferma troppo, è una frase apparentemente banale ma che senza troppi fronzoli assume uno spessore all'interno della storia che lascia sbigottiti. Contestualizzando ogni singolo gesto, This Is Us racconta cose più profonde di quelle che appaiono in superficie. Tutto, messo in un quadro ormai così ricco di spessore, ha un valore aggiunto, specialmente perché si tratta di un qualcosa che, nel corso della prima stagione, è stato creato seguendo la scia di diverse linee temporali, di storie maturate nel tempo. Ed è forse proprio il tempo quell'ingrediente che non dovrà mai cambiare perché è il trucco che Dan Fogelman, creatore di questa serie, ha trovato per raccontare diversamente questa storia meravigliosa.

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