Millarworld: quali fumetti di Mark Millar potrebbero arrivare su Netflix?
A seguito dell'acquisizione di Millarworld da parte di Netflix, andiamo a scoprire dettagli e potenzialità sull'etichetta di fumetti a cui Mark Millar ha dato vita del 2003
Si tratta di un marchio che non è una vera e propria casa editrice, in quanto la Millarworld nella sua storia ha usufruito degli impianti di produzione e dei canali distributivi di ben quattro realtà editoriali americane, quali la Icon Comics (sotto-etichetta della Marvel Comics), la Image Comics, la Dark Horse Comics e la Avatar Press. Le serie edite dalla Millarworld - perlomeno prima dell'acquisizione da parte di Netflix (ciò che sarà è ancora tutto da vedere) - sono classificate come creator-owned, il che vuol dire che gli autori e creatori ne detengono i diritti.
La portata di tale manovra commerciale è imponente: sebbene non siano state diffuse le cifre di tale accordo, è apparso subito chiaro come i fumetti della Millarworld potranno ben presto beneficiare delle risorse di Netflix, la quale a sua volta farà il suo ingresso nel campo dell'editoria a fumetti, andando a competere direttamente con le realtà maggiori di questo campo, come Marvel Comics, DC Comics e Image Comics, vista la potenza e l'influenza di Mark Millar.
Attraverso la collaborazione tra Netflix e Millar, i personaggi di Millarworld già acclamati da critica e pubblico prenderanno vita in film, serie e programmi per bambini disponibili in esclusiva per gli abbonati Netflix di tutto il mondo. Millarworld continuerà anche a creare e pubblicare nuove storie e personaggi esclusivamente sotto l’etichetta Netflix.
Questo vuol dire che i vari titoli a fumetti prodotti dall'etichetta godranno presto di adattamenti di eterogenea natura, tra film, serie TV in live action e prodotti d'animazione, in funzione della natura stessa delle storie. Allo stesso tempo appare abbastanza logico credere che d'ora in avanti Millar si dedicherà alla produzione di nuove storie sapendo già di poter contare sui mezzi che Netflix metterà a sua disposizione: in soldoni, l'autore firmerà storie dalla struttura narrativa ancora più predisposta per futuri adattamenti (cosa che già sostanzialmente faceva da diverso tempo a questa parte, va detto).
Dopo essersi imposto con audacia nel panorama del fumetto americano con la scrittura di titoli importanti e di successo come Swamp Thing (DC Comics), The Authority (WildStorm), Ultimates (Marvel), Millar è stato uno dei primi autori a comprendere le potenzialità (creative così come economiche) del fumetto creator-owned, al quale si è dedicato sempre più alacremente, potendo contare su un talento indiscusso, caratterizzato da un canone molto pop e commerciale e uno stile funzionalmente iconosclasta, revisionista e umoristico.
Nel 2003, dunque, lo scrittore scozzese fonda la Millarworld, il cui primo titolo pubblicato è proprio Wanted, co-creato assieme all'artista J.G. Jones, che nel 2008 verrà adattato in un lungometraggio omonimo diretto da Timur Bekmambetov, e con Angelina Jolie, Morgan Freeman e James McAvoy come protagonisti. Il successo della pellicola - di qualità dubbia, e soprattutto basata su un soggetto molto differente rispetto alla fonte originale - è modesto, ma si sicuro si tratta di un buon trampolino di lancio. Nel frattempo, Millar continua a collaborare con la Marvel, e tra le altre cose firma due apprezzate storie come Civil War e Old Man Logan, che hanno ispirato due recenti pellicole.
Nel 2008 Millar assieme a John Romita Jr. dà vita al franchise di Kick-Ass, opera che si compone di tre miniserie principali e una spin-off, e che sarà poi fonte d'ispirazione per ben due film, il primo diretto da Matthew Vaughn nel 2010 e il secondo da Jeff Wadlow nel 2013, con protagonisti gli attori Aaron Taylor-Johnson, Chloë Grace Moretz, Nicolas Cage, Mark Strong, Evan Peters e Jim Carrey.
Ancora, nel 2012 Millar scrive, proprio assieme a Vaughn, la miniserie Kingsman - The Secret Service, illustrata da Dave Gibbons (disegnatore, tra le altre cose, di Watchmen). Anche questo titolo è adattato a lungometraggio nel 2014, in un film di successo di critica e pubblico diretto dallo stesso Vaughn e con protagonisti Colin Firth, Taron Egerton, Samuel L. Jackson, Michael Caine, Mark Strong, Sofia Boutella e Mark Hamill. Il sequel del film, intitolato Kingsman - Il Cerchio d'Oro - nonostante non vi sia un'opera a fumetti come fonte d'ispirazione - uscirà proprio nel corso della seconda metà del 2017 nei cinema di tutto il mondo, sempre diretto da Vaughn.
I tre esempi suddetti sono solo la proverbiale punta dell'iceberg della Millarworld, che conta nel suo palinsesto molti altri titoli molto conosciuti e apprezzati dai lettori di fumetti, come Superior, Nemesis, American Jesus (Chosen), Supercrooks, Chrononauts, Huck, Empress, Starlight, MPH, Reborn, tutti editi o in attesa di pubblicazione qui da noi da parte di Panini Comics, casa editrice licenziataria dei diritti dell'etichetta in Italia (così come in altri Paesi europei).
Tutti questi titoli, già per struttura intrinseca, hanno potenzialità enormi in funzione di un'eventuale - a questo punto sempre più probabile - adattamento in termini di lungometraggio o serie TV, e dunque non ci sorprende che Netflix abbia visto nella Millarworld un terreno fertilissimo, in funzione di uno sviluppo sempre più cross-mediale di tali franchise. Solo la mitologia che Millar ha saputo creare, assieme agli artisti Frank Quitely, Peter Doherty e Wilfredo Torres, nei titoli Jupiter's Legacy e Jupiter's Circle vanno a rappresentare facilmente uno show dal successo praticamente assicurato, che andrebbe a mischiare atmosfere à la Game of Thrones a un'ambientazione supereroistica, il tutto narrato con un'impostazione decadentista che non può non portare alla mente il già citato Watchmen.
Restiamo dunque in attesa di scoprire assieme quali succosi frutti matureranno da questa acquisizione, abbastanza speranzosi sul fatto che ne vedremo delle belle.