Bruce Willis partecipa a una serie di spot russi senza fare nulla grazie al suo deepfake
Bruce Willis è stato pagato per non fare assolutamente niente, partecipando a uno spot russo grazie alla tecnica del deepfake
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Sono ormai diversi anni che Bruce Willis non partecipa a un progetto di successo o anche solo in grado di spiccare nella sua filmografia. Sono lontani i tempi di Looper e Moonrise Kingdom, e a parte la parentesi Glass sembra che di questi tempi l'attore accetti letteralmente qualsiasi cosa, associando il suo nome a quello del produttore e regista Randall Emmett che lo inserisce in film direct-to-video spacciandolo per protagonista e poi dedicandogli uno screen time minimo (arrivandolo a pagare fino a 1 milione di dollari per sì e no una settimana di lavoro). Parliamo di pellicole come Midnight in the Switchgrass, Hard Kill, Trauma Center - Caccia al testimone, 10 minutes gone, Reprisal - caccia all'uomo e via dicendo.
Uno degli spot in questione è disponibile qui sopra, e presenta il volto completamente digitale di Bruce Willis che, sovrapposto al corpo di un attore, interagisce con Azamat Musagaliev, la sua controparte. L'effetto è decisamente straniante.
L'approccio consiste nel coinvolgere assolutamente Bruce Willis: il deepfake è stato infatti creato utilizzando una tecnologia in grado di generare l'immagine del viso dando in pasto alle reti neurali ben 34.000 foto e video dell'attore.
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La fase successiva? Farsi pagare tra gli 1 e i 2 milioni di dollari per non fare assolutamente niente. Un'azienda di telefonia russa, la MegaFon, ha infatti inserito l'attore in una serie di spot pubblicitari utilizzando la tecnica del deepfake senza bisogno di coinvolgerlo direttamente.
Il responsabile marketing di MegaFon spiega su un sito russo (via Slashfilm):
Tutte le trattative con Bruce Willis sono state condotte dal nostro team. Era un'idea molto rischiosa, ma sorprendentemente le trattative sono state rapide e produttive. Abbiamo parlato a Bruce dell'idea di MegaFon, l'attore era interessato al brand e al nostro approccio per organizzare questa produzione.
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!