Zombillenium, la recensione del film
Abbiamo recensito per voi il lungometraggio animato di Zombillenium, diretto da Arthur de Pins
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Non è usuale per una bande dessinée pubblicata nei tradizionali cartonati francesi venire trasposta in un film d'animazione dopo soli tre volumi. Il fatto che Zombillenium abbia raggiunto questo straordinario traguardo è senza dubbio da imputare all'autore Arthur de Pins, nel cui curriculum troviamo anche la regia di alcuni cortometraggi animati e una serie televisiva co-prodotta con Disney.
I titoli di testa raccontano le origini del parco, le circostanze in cui è stato fondato e come è stato costruito, per poi rivelare un po' di più del passato dei personaggi.
La trama può essere considerata una variazione del primo volume a fumetti, con Aurélien sostituito dal padre di famiglia Hector; in questo modo trova spazio anche la piccola Lucie, figlia di Hector, bambina nella quale si possono facilmente riconoscere gli spettatori più giovani, visto che il resto del cast è adulto.
La vicenda originale del film riguarda i vampiri, mostri scintillanti e alla moda, che minacciano la presenza dei mostri più tradizionali, zombi in primis; gli investitori sono attratti da queste creature in grado di affascinare gli adolescenti, a costo di sacrificare l'intento originario del parco ("Dovete essere spaventosi, ma senza fare troppa paura!").
Si tratta di un'evidente parodia di Twilight, con il protagonista costruito in modo palese sull'Edward Cullen di Robert Pattinson; un riferimento che arriva fuori tempo massimo, soffrendo di una scarsa tempestività, considerando anche la sfortunata prossimità della trilogia animata Sony dedicata a Hotel Transylvania.
La regia e la scrittura sono di buon livello, e le animazioni denotano chiaramente l'esperienza dello staff; la realizzazione tecnica, però, lascia trasparire un budget non all'altezza delle potenzialità del progetto, che avrebbe potuto essere di livello più alto.
Ciò che è veramente interessante è il ruolo di questo lungometraggio cinematografico nella continuity della serie a fumetti: contiene infatti un paio di informazioni ancora non sviluppate, svelate ai fan solo con il quarto volume a fumetti, uscito in patria a un anno di distanza e recentemente proposto in Italia da ReNoir Comics.