Zombies - L'Integrale, la recensione
Abbiamo recensito per voi il volume edito da saldaPress che raccoglie integralmente la saga francese Zombies di Olivier Peru e Sophian Cholet
Gli zombie hanno inevitabilmente "contagiato" anche la bande dessinée, è la trilogia di Zombies di Olivier Peru e Sophian Cholet ne è sicuramente l'esempio più apprezzabile. La nostra storia si svolge negli Stati Uniti d'America, fra Portland, Seattle e Boston: una misteriosa pandemia ha contagiato buona parte della popolazione mondiale, trasformando gli esseri umani in zombie affamati di carne umana. Come nella versione più classica, o, meglio, romeriana dei non-morti, questi sono in grado di contagiare altri esseri viventi tramite un morso, o anche per mezzo dello scambio di fluidi corporei. Vi sono però alcuni individui biologicamente immunizzati contro il virus, e in questi, forse, risiede l'ultima speranza per l'umanità. Nel corso del racconto seguiremo le vicissitudini di Sam Coleman, un uomo fin troppo normale, sopravvissuto chissà come al morbo e animato da un unico scopo: ritrovare sua figlia, nella speranza che questa sia ancora viva, si intende. Durante le sue peregrinazioni, il protagonista entrerà in contatto con un folto gruppo di sopravvissuti, il quale sta tentando di dare vita a una nuova società, che possa mettersi alle spalle la fine del mondo per ricominciare da capo.
Se c'è qualcosa che il fumetto europeo non invidierà mai a quello d'oltreoceano, questo è sicuramente il talento artistico dei disegnatori del nostro continente, e in Zombies ne abbiamo la prova: nella storia in questione Sophian Cholet si dimostra capace di fornire al racconto un taglio grafico preciso, elegante e fortemente espressivo, caratterizzato da uno storytelling puntuale e fluido. Diciamolo francamente: Zombies ha dei disegni che The Walking Dead si sogna, con buona pace di Tony Moore e Charlie Adlard.