Zombie Army Trilogy, in guerra ovunque, con chiunque | Recensione

Sostanzialmente identico all’edizione per PlayStation 4 e Xbox One, Zombie Army Trilogy è divertente da giocare anche su Nintendo Switch .

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Zombie Army Trilogy, in guerra ovunque, con chiunque | Recensione

Non fosse bastato il recente Zombie Army 4: Dead War a placare il costante desiderio di (ri)sotterrare orde di nazisti non-morti, giunge in aiuto Zombie Army Trilogy, riadattamento per Nintendo Switch dello stesso titolo pubblicato nel 2015 su PlayStation 4 e Xbox One.

Come lasciato intendere, si tratta in tutto e per tutto di un porting, le cui poche novità introdotte non sono direttamente riconducibili al contenuto vero e proprio proposto in questa divertente raccolta.

La saga di Rebellion non ha certo bisogno di presentazioni ormai. Nata come spin-off dalle tinte action del ben più tattico Sniper Elite, è ambientata in una versione alternativa della Seconda Guerra Mondiale, conflitto in cui Hitler, messo alle strette, per ribaltare la situazione si è affiato al Piano Z, strategia che prevede l’utilizzo della magia nera con cui riesumare un’armata di zombie per contrastare l’avanzata degli Alleati.

Nei panni di un soldato dal grilletto facile, le cui fattezze possono cambiare di missione in missione senza che ciò influisca minimamente sul proseguo della trama o sull’approccio in battaglia, prenderete parte ad una quindicina di missioni, divise attraverso i tre capitoli che compongono la collection, in cui l’obiettivo è sostanzialmente quello di raggiunge una location dopo l’altra, preoccupandovi al contempo di sopravvivere alle imboscate nemiche.

[caption id="attachment_209721" align="aligncenter" width="1000"] Oltre al co-op in locale, l’edizione per Nintendo Switch introduce il supporto all’HD Rumble e alcuni comandi impartiti tramite motion control.[/caption]

Fatto salvo per qualche piccola escursione, effettuata per recuperare nuove armi o gustosi collezionabili, per la maggior parte del tempo vi trascinerete da un’arena all’atra, con l’unico imperativo di massacrare le orde nemiche che vi fronteggeranno.

Il bestiario di creature è sufficientemente variegato da sopperire alla relativa piattezza del level design. Non mancano ambienti che si sviluppano in verticale, né bombole da far esplodere, mitraglie piazzate da utilizzare all’occorrenza, trappole da attivare. Ma va da sé che l’innegabile ripetitività di fondo della struttura di gioco è mitigata soprattutto dai non-morti che dovrete fronteggiare. Spesso armati, capaci di lanciare incantesimi o di materializzarsi alle vostre spalle, vi costringeranno a muovervi di continuo per il campo di battaglia, dimostrandovi che pur essendo claudicanti e spesso zoppi, possono comunque veicolare un ritmo d’azione sostenuto e a tratti frenetico.

Dal canto suo, il vostro avatar potrà contare su diversi strumenti con cui rispedire all’inferno l’armata di Hitler. Bombe a mano e mine diventeranno preziosi alleati. L’equipaggiamento principale, tuttavia, sarà composto da una pistola d’ordinanza, un’arma secondaria e un fucile da cecchino. Fucili a pompa e mitragliatrici di ogni genere vi toglieranno dai guai quando sarete approcciati a breve distanza. Per le eliminazioni dalla distanza, con tanto di famosa telecamera X-ray a sottolineare i colpi a segno più spettacolari, avrete invece a disposizione specifiche bocche di fuoco dotate di mirino. L’arsenale è sulla carta molto vario e nonostante alcune mitragliatrici si somiglino molto tra loro, non perderete molto tempo prima di trovare il vostro loadout preferito.

In generale, se vi piacciono gli sparatutto in terza persona adrenalinici, che antepongono la quantità alla profondità del gameplay, avrete pane per i vostri denti. Zombie Army Trilogy non avrà il gunplay più raffinato in circolazione, ma mentre tenterete di districarvi tra decine di zombie non avrete certo il tempo di accorgervene.

Questa edizione per Nintendo Switch, inoltre, introduce una novità non di poco conto. Oltre al solito multipayer fino a quattro giocatori online, disponibile anche nella sempreverde Modalità Orda, potrete contare anche sulla co-op in locale, possibilità particolarmente stuzzicante che renderà le partite tra amici ancora più accese e appassionanti.

Sia sulla tv di casa che sul piccolo display del Nintendo Switch, il comparto grafico del gioco non vi farà certo gridare al miracolo, ma si difende piuttosto bene, forte di un frame-rate quasi sempre a suo agio.

[caption id="attachment_209720" align="aligncenter" width="1000"] La Modalità Orda mette a disposizione ben cinque mappe che non lesinano su ostacoli da sormontare e trappole da utilizzare a proprio vantaggio[/caption]

Zombie Army Trilogy anche su Nintendo Switch farà la gioia degli amanti degli sparatutto a tema non-morti. Non è certamente un prodotto raffinato, né si preoccupa di offrire al pubblico una complessa ed intricata campagna scandita da cut-scene indimenticabili. Desiderosa di regalare all’utente un giocattolo con cui spassarsela senza troppi grattacapi, la collection mette a disposizione tutti i suoi contenuti sin dall’inizio, senza bisogno di sbloccare alcunché.

Ciò incrementa l’immediatezza della produzione, ma accorcia anche il fiato di un gioco già di per sé relativamente ripetitivo e non particolarmente longevo. Ad ovviare parzialmente a questa problematica, fortunatamente, ci pensa il multiplayer online e in locale, modalità che vi regalerà decine di coinvolgenti partite, soprattutto se troverete gli amici giusti con cui condividere l’esperienza.

Sostanzialmente identico all’edizione per PlayStation 4 e Xbox One, Zombie Army Trilogy è divertente da giocare anche su Nintendo Switch. Poco profondo, ripetitivo sul lungo periodo, tutt’altro che accorto in termini di gunplay e level design, farà comunque la gioia degli amanti del genere.

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