Zeroi, la recensione
Abbiamo recensito per voi Zeroi, opera di Matteo Casali, Tuono Pettinato, Cinci e Andrea Scoppetta, edita da saldaPress
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Magnitudo è in fuga, seguito - oltre che da Gecko - da Gattopardo, aristocratico eroe, e Braccio Armato, al servizio di un misterioso padrone. Sin dalle prime battute la storia mette in evidenza lo stretto legame tra i protagonisti e icone come Iron Man, Hulk, l'Uomo Ragno, Batman e l'universo narrativo dei comics in generale. Sta al lettore scovare di volta in volta la citazione, il riferimento, la caratterizzazione da cui hanno preso ispirazione gli autori.
Un cast variegato e multicolore ci tiene compagnia per oltre novanta pagine di divertimento, scontri, momenti di riflessione e dialoghi che conquistano per la freschezza del linguaggio. Tra i tanti personaggi che si alternano su queste pagine spiccano Gecko e Magnitudo, portavoci di quella diversità che genera paura e diffidenza. L'accettazione, la comprensione delle motivazioni e delle cause della "trasformazione" del Gigante arancione portano la lettura a un livello più profondo, rendendo Zeroi una favola contemporanea di grande impatto. Non va dimenticata, inoltre, la componente umoristica che alleggerisce il tono del volume e rappresenta un'ulteriore freccia nella faretra di Tuono Pettinato e Casali.
Decisamente più plastiche le tavole realizzate da Scoppetta, giocate sul contrasto bianco/nero, in cui le forme si ottengono per sottrazione e contrasti. Spetta a voi scoprire il perché di questa scelta così ardita - ma riuscita - in grado di spezzare e arricchire l'operato di Cinci.
Non sappiamo se questo volume avrà un seguito. Di sicuro i presupposti per portare avanti la storia ci sono tutti, ed è tanta la voglia di gustare altre avventure di Gecko e Ferrotipo. Si possono fare ottimi fumetti supereroistici anche in Italia: Zeroi ne è la prova.