Zannablù - Un mercoledì da Ciccioni, la recensione
Abbiamo recensito per voi Un Mercoledì da Ciccioni, di Stefano Bonfanti e Barbara Barbieri
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Di fronte alla minaccia della Morte, con la "M" maiuscola come merita l'incarnazione del decesso universale, Zannablu ha una sola speranza: dimagrire. Due sono le figure che tenteranno di convincerlo a questo insano passo, eppur necessario: una splendida e vanesia istruttrice di palestra e un vecchio personaggio che i Dentiblù recuperano dal loro passato e dalle loro storie brevi: il dietologo Dottor Dottore.
C'è invece la solita leggerezza nel prendere temi della cultura popolare, come in questo caso l'ossessione per il fitness, guardarli attraverso le lenti deformanti dell'umorismo liberissimo e sempre divertente di Bonfanti e Barbieri, per poi gettarli sulle spalle del povero Zannablù che, immutabile e inossidabile, si fa portatore dello sguardo di una particolare categoria: i cinghiali cafoni e stolidamente felici, minacciati dal peso delle responsabilità e del buon senso, ma abbastanza puri di spirito da rimanere inattaccabili alle minacce delle une e delle altre.