Young Terrorists, la recensione

Pochi fumetti sono brutali, violenti e diretti come Young Terrorists, una serie che lascia tramortiti per la sua potenza dirompente

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Young Terrorists #1, anteprima 01

Young Terrorists, portata in Italia da Panini Comics nella collana 100% HD, è una serie targata Black Mask Studios scritta da Matteo Pizzolo – uno dei fondatori della casa editrice insieme a Brett Guewitz e Steve Niles – per i disegni di Amancay Nahuelpan.

Sin dalle prime battute entriamo in contatto con parecchia violenza: un padre ucciso con un colpo alla testa mentre spinge la carrozzina che custodisce la figlia, seguito da un attentato suicida in pieno giorno in una tavola calda. Il tutto offerto senza tanti preamboli o introduzioni: quanto basta per farci saltare sulla sedia e catturare la nostra attenzione.

Proseguendo nella lettura, facciamo la conoscenza dei due protagonisti: Sera Salomon, figlia del potente e oscuro magnate Gregor, morto in maniera misteriosa; e un ragazzo senza nome, ribattezzato dai suoi compagni Cesar, in fuga da tutto e con un segreto inconfessabile.

Seguendo percorsi separati ma accomunati dalla solitudine e dalla sofferenza, i nostri si ritrovano a far parte di un’organizzazione terroristica che porta avanti una guerra contro i poteri forti. Il contrasto tra l'atteggiamento dei due genera situazioni divertenti e dialoghi tostissimi, che, uniti a elementi fantascientifici introdotti nel secondo numero, contribuiscono a rendere ancora più coinvolgente l’esperienza di lettura. Intorno ai due magnetici protagonisti ruota poi un cast di comprimari altrettanto fuori dagli schemi, un gruppo di terroristi dall’attitudine punk del tutto imprevedibile e senza freni.

"Una storia potente, riottosa e appassionante, dove ogni singolo aspetto dell'agghiacciante affresco che ne deriva è malato e infettivo."Scavando nel marciume della società contemporanea, denunciando gli interessi multimiliardari di aziende vampire e le bugie inventate dalla stampa per veicolare il pensiero comune, Pizzolo imbastisce una storia potente, riottosa e appassionante, dove ogni singolo aspetto dell'agghiacciante affresco che ne deriva è malato e infettivo: dai rapporti familiari al sesso, senza tralasciare la politica e i media: tutto è violenza, spesso gratuita e sempre disturbante.

Young Terrorists ci restituisce la cifra stilistica dei progetti targati Black Mask Studios, e come la musica punk mantiene un’attitudine sfrontata e iconoclasta che si riflette su una vicenda tosta e serrata, portata in scena in maniera brillante da un Nahuelpan in stato di grazia insieme al colorista Jean-Paul Csuka. Il tratto dell’artista cileno-canadese è asciutto ed essenziale, perfetto per trasmettere l’urgenza della situazione.

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