You (terza stagione): la recensione
Sebbene la 3^ stagione di You fornisca elementi distintivi, grazie soprattutto a Victoria Pedretti, non riesce ad essere davvero innovativa
Joe Goldberg (Penn Badgley) e Love Quinn-Goldberg (Victoria Pedretti) sono il sogno americano. Si sono appena trasferiti nella nuova cittadina di Madre Linda, nella California del nord, ed in uno dei quartieri che offre le migliori scuole ai suoi fortunati residenti, sono neo sposi e neo genitori ed hanno entrambi la possibilità di ricominciare da capo. Insieme e felici. Inutile dire però che il sogno americano, mai come nel caso di You, è una chimera.
Imprigionato in una relazione che Joe non ha mai davvero voluto, la sua evidente frustrazione cresce di episodio in episodio, prima per la difficoltà nel trovare una connessione emotiva con il figlio e poi per l'impossibilità di controllare le azioni della moglie e vivere il genere di vita che è stato sempre abituato a vivere e dando quindi aperto sfogo alle sue ossessioni.
Joe, nello specifico, resta infatti l'uomo dai lunghi ed auto-indulgenti dialoghi interiori che finge di dare un senso di normalità alla sua psicopatologia, frustrato dalla presenza e dalle azioni di una Love con la quale cerca inizialmente di costruire un solido matrimonio, per quanto sia ovviamente nelle possibilità di qualcuno completamente privo di empatia, ma il suo comportamento risulterà ormai scontato per i fan di lunga data dello show. Ecco perché chi spiccherà maggiormente nella stagione sarà proprio Love, la disordinata, confusionaria e istintiva "dolce" metà del protagonista, che nel vano tentativo di dare un senso di ordine alla sua vita, finirà per distruggerla.
Nonostante la volontà di inserire nella narrazione temi come il Covid, gli anti-vax e la superficialità dei residenti della ricca periferia americana, la 3^ stagione di You non riuscirà mai davvero a distogliere l'attenzione dal centro della storia costituito da Joe e Love, facendo di qualsiasi tentativo di digressione solo un rumore di fondo, né schiverà il latente rischio che questa serie ha sempre corso di dare la sensazione di simpatizzare un po' troppo con il suo protagonista o, in questo caso, i suoi protagonisti.
L'aspetto più interessante di questo nuovo capitolo è sicuramente fornito dalla semplice verità che, persino un rapporto tossico e disturbato come quello di Joe e Love, riesce a trovare una forma di normalità nel reciproco tentativo di capirsi e conoscersi meglio.
Agli autori bisogna inoltre concedere di essere riusciti ad inserire inaspettati colpi di scena nella narrazione e di aver soprattutto provato a dare un senso (non necessariamente una giustificazione) al comportamento del protagonista raccontando parte della sua infanzia e delle ragioni che, insieme ad altri elementi, lo hanno portato a diventare ciò che è, ma nel complesso non ci sentiamo di affermare che ciò che questa 3^ stagione di You offre sia pienamente innovativo.
Se avete seguito fino ad ora questa serie, vi sarà difficile rinunciarvi e sicuramente troverete in questo nuovo capitolo elementi interessanti, così come sarete premiati da un livello di recitazione impeccabile, non solo da parte dei protagonisti, ma anche del ricco parterre di attori di supporto, ma nel complesso You è una serie che, a nostro parere, deve cominciare a parlare seriamente di retribuzione perché la sua stessa esistenza abbia ancora un senso.
https://www.youtube.com/watch?v=-HQSIRI4jIE
La 3^ stagione di You, debutterà su Netflix a partire da venerdì 15 ottobre.