You Hurt My Feelings, la recensione

Commedia drammatica di stampo autunnale, You Hurt My Feelings lega questioni private e intellettuali, rimanendo un film molto scritto

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La nostra recensione di You Hurt My Feelings, presentato al Torino Film Festival 2023

Beth (Julia Louis-Dreyfus) è un insegnante che ha da poco terminato il suo primo romanzo, un autobiografia. È felicemente sposata con il terapista Don (Tobias Menzies) e la coppia ha un giovane figlio, Eliot (Owen Teague). Sta terminando il suo nuovo lavoro, questa volta di finzione, ma il suo agente non sembra questa volta molto convinta del risultato. Il marito la supporta e le dice che gli piace, ma confessa al cognato Mark di non apprezzarlo in realtà. Peccato che la donna ascolti inavvertitamente le parole del marito e da quel momento entri in crisi, chiedendosi su quali basi di fiducia si fondi il suo matrimonio. 

You Hurt My Feelings, scritto e diretto da Nicole Holofcener, è una commedia drammatica che ripropone le atmosfere di un certo cinema "autunnale" (nel clima e nei sentimenti dei personaggi) con New York sullo sfondo, sul solco di Woody Allen, per fare un celebre esempio. I due protagonisti frequentano ambienti borghesi dove al centro delle discussioni vi sono questioni intellettuali e artistiche che, come da prassi, si legano a quelle private. L'intenzione del film, molto dialogato, è portare avanti riflessioni sull'importanza della propria attività creativa, sul significato e il valore di una bugia, sulla fedeltà nella coppia e nel rapporto genitori e figli. Il discorso si fa interessante soprattutto quando fa emergere gli effetti sui figli di certe azioni e attitudini della madre, allargando il raggio d'azione del film oltre la coppia al centro delle vicende. Holofcener gestisce bene le parti di commedia, supportata da due interpreti molto in parte, ma il suo lungometraggio presenta alcuni problemi a livello strutturale.

I due protagonisti sono persone imperfette e sfaccettate con cui è facile entrare in contatto: la regista li guarda con ironia, raccontando problemi e bizze di entrambi, ma anche con evidente affetto, che le impedisce di essere tagliente nei loro confronti, edulcorandone ritratto. Allo stesso tempo, è evidente lo sbilanciamento della storia a favore di Beth: sono le sue ragioni a essere prese più sul serio e a lei sono concesse le ultime parole nei litigi col marito. You Hurt My Feelings si rivela del resto un film molto scritto che resta tutto sommato sulla carta: la sceneggiatura crea una serie di meccanismi molto forzati per portare avanti il suo discorso: situazioni speculari, piccole rivelazioni, frasi ad effetto. Focalizzato molto sulla coppia al centro della storia, relega inoltre gli altri personaggi a funzioni ancillari e, costruendo sulla parabola di Beth e Don tutto l'asse portante della narrazione, non regge i novanta minuti di durata, girando talvolta a vuoto.

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