Yoshi's Crafted World, la forma più bella del fai da te - Recensione

Dai mondi di lana a quelli di cartoncino: la recensione di Yoshi's Crafted World

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Yoshi's Crafted World è uno strabordante sforzo creativo da parte di Good-Feel, che realizza la migliore avventura del sauro (anzi dai sauri, visto che ancora una volta sarà possibile scegliere con quale colorato e dolce bipede affrontare il gioco) dai tempi di Super Mario World: Yoshi's Island. Il che non è propriamente poco, perché oltre alle trascurabili escursioni su Nintendo DS e Nintendo 3DS c'era stata la convincente prova di maturità del team di sviluppo, Yoshi's Wooly World, dal quale il gioco per Nintendo Switch riprende l'impostazione, quella di un platform nel quale l'abilità salterina non è la chiave del tutto, sublimando in maniera a volte persino estasiante la già fertile inventiva, quasi creando un genere nuovo, perché tra il platform più puro e il puzzle platform si colloca in una via di mezzo che non significa compromesso ma piuttosto evidenza una sfavillante identità.

Il biglietto da visita con il quale si presenta al giocatore è un mondo nel quale ogni singolo elemento è fatto da qualcosa di riciclato, recuperato, riadattato, nel quale un cartone del latte diventa una montagna, una molletta che chiude un cartoncino verde un albero, una serie di cannucce una foresta di bambù. C'è del genio nella realizzazione di ogni singolo livello, non ve ne è uno non poco ispirato, ma nemmeno discreto, in una alternanza che rifugge i cliché del genere e al posto di proporre mondi tematici passa, come se nulla fosse, da foreste nelle quali nel corso di un unico livello si susseguono le quattro stagioni a parchi giochi con attrazioni di ogni tipo, da lugubri vicoli nei quali nascondersi da inquietanti e omicidi nemici a solenni magioni orientali nei quali anfratti si celano silenziosi ninja.

[caption id="attachment_194300" align="aligncenter" width="1280"]Yoshi's Crafted World screenshot Il dolce Poochy sbucherà in alcuni livelli[/caption]

Il genio che permea tutta la produzione non si esaurisce nello stile e nell'aspetto del mondo. Accettato il fatto che non sia questo il titolo ideale per testare le proprie abilità di spiccare salti precisi al millimetro, perché il level design non pone particolari sfide in tal senso e perché venire a contatto con i nemici o cadere nei pochissimi buchi non si traduce nel dover ricominciare da capo, ma fa solo perdere un po' della abbondante energia a disposizione, il giocatore viene avvinto da quei piccoli e grandi espedienti di gameplay che costellano ogni livello, sempre nuovi, sempre freschi, a volte davvero sorprendenti. Ecco quindi come sia possibile che procedere in maniera così agevole, perché il gioco è veramente facile quando si tratta semplicemente di arrivare al traguardo, risulti lo stesso divertente.

"È nel cercare di completare ogni livello al 100% o comunque cercando di ottenere quanti più fiori ridenti possibili che il livello di sfida si innalza e, soprattutto, viene fuori in maniera più evidente la natura quasi puzzle del gioco, quella che maggiormente ne innalza il valore ludico"È nel cercare di completare ogni livello al 100% o comunque cercando di ottenere quanti più fiori ridenti possibili che il livello di sfida si innalza e, soprattutto, viene fuori in maniera più evidente la natura quasi puzzle del gioco, quella che maggiormente ne innalza il valore ludico. Ci si diverte tantissimo attraversando canyon riarsi dal sole sul tetto dei vagoni di uno sbuffante trenino o distruggendo ogni ostacolo alla guida di un bellissimo mech di cartone dalle fattezze di Yoshi, ma scovare ogni collezionabile, esplorando ogni singolo passaggio, è ancor più stimolante. Nascosti ci sono non solo gli ormai caratteristici fiori e monetoni rossi, ma anche sfide quasi istantanee, vie verso percorsi alternativi e altro ancora, e il level design, per rendere la loro caccia ancora più intrigante, va oltre la lineare progressione da sinistra a destra, propone bivi, fa esplorare i fondali, rompe le pareti più classiche del platform bidimensionale, dando un tocco avventuroso al tutto.

[caption id="attachment_194301" align="aligncenter" width="1280"]Yoshi's Crafted World screenshot Il genio di Yoshi's Crafted World sta anche in delle lattine che diventano koala[/caption]

E non è nemmeno finita qua. Ad aumentare ancora di più il valore di un'offerta ludica garante di ore di divertimento intervengono ulteriori sfide. Esplorare il rovescio dei livelli (i quali visti attraverso tale prospettiva danno la stuzzicante sensazione del guardare dietro le quinte), alla ricerca dei tre cuccioli di Poochy (anche lui presente in alcuni livelli); scovare i ben nascosti elementi dello scenario indicati dai buffi personaggi che custodiscono ogni area; darsi da fare anche dopo il finale del gioco (no, non vi diremo di più).

Come e più del suo predecessore Yoshi's Crafted World non è quindi solo bellissimo da vedere. Ha uno stile meraviglioso (al quale non si accompagna, unico neo della produzione, una colonna sonora altrettanto varia e piacevole), ma anche un gameplay fresco, divertente, ingegnoso, che fa perno non solo su tanti piccoli espedienti, ma anche su vere sorprese. È l'ennesima dimostrazione della stratificazione a livello di esperienza di gioco delle opere pubblicate da Nintendo, sicuramente uno dei suoi migliori esempi, essendo accessibile praticamente a tutti e fonte di godimento allegro e colorato anche per il giocatore più esperto.

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