XCOM 2, la recensione

Gli alieni hanno conquistato il mondo e assoggettato gli esseri umani, ma è giunto il momento della ribellione: la recensione di XCOM 2

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L’umanità è stata sconfitta. Nonostante i nostri sforzi, nonostante le eroiche gesta della squadra XCOM, nonostante i morti, le sofferenze, le scelte difficili abbiamo perso tutto. Siamo nell’anno 2035 e gli alieni, gli Anziani, tramite il governo fantoccio di una coalizione nota come Advent, dominano sull’intero pianeta. Buona parte della popolazione mondiale è asservita ai dominatori extraterrestri, solo sparuti gruppi di resistenti hanno scelto la via della clandestinità. Noi compresi. Nei panni del redivivo comandante degli XCOM originali dovremo riprendere in mano lo scontro, adattandoci però alle nuove condizioni tattiche: ora siamo guerriglieri, partigiani costretti a nascondersi, con risorse scarse e ancor meno coperture. Questa volta siamo soli.

Dopo lo straordinario reboot del 2012, XCOM 2 aveva più di una responsabilità: Firaxis si trovava fra le mani una formula di gioco quasi perfetta anche se piuttosto classica, un gameplay impeccabile ma fuori dal tempo. Questo seguito non cerca di reinventare la ruota, non sarebbe servito a nulla, ma espande le qualità del capitolo precedente in ogni modo possibile. Volendo semplificare al massimo possiamo dire che la struttura di XCOM si basa su due direttrici principali approfondite in vario modo: la morte definitiva dei soldati caduti in battaglia e l’organizzazione dei turni come una partita a scacchi. La prima caratteristica costringe anche il giocatore più cinico a una qualche forma di prudenza nell’approccio alle missioni; perdere un soldato con esperienza, attrezzato e su cui abbiamo investito è una tragedia immane nell’economia del gioco. La seconda permette una profondità strategica di tutto rispetto fin dalle prime missioni, facendo crescere l’esperienza di gioco in maniera incrementale senza però costringere il giocatore a frustranti tutorial da ore e ore.

[caption id="attachment_150556" align="aligncenter" width="600"]XCOM 2 screenshot XCOM 2 - screenshot[/caption]

XCOM 2 è godibile dopo appena un paio di missioni d’addestramento ma non bisogna farsi prendere dall’entusiasmo. Il gioco di Firaxis non ha nessuna pietà: basta una mossa sbagliata, un soldato fuori posto, per distruggere la più perfetta delle strategie. Gli alieni (e i loro sgherri) sono senza pietà nonché dotati di abilità psioniche e tecnologie decisamente superiori a quelle dei nostri poveri soldatini. Queste caratteristiche, che rimarranno pressoché invariate lungo tutta l’avventura, ci impongono movimenti molto circostanziati, ma i designer non hanno mai pensato alla creazione di uno stealth puro; il combattimento in XCOM 2 è il fulcro dell’intera esperienza ma bisogna arrivarci nel modo corretto. Costruendo gli spostamenti e posizionando bene i nostri soldati avremo ragione anche dei nemici più coriacei senza perdite eccessive, al contrario andando all’assalto senza aver pesato bene le forze in campo tutto si risolverà in drappi a lutto e medaglie alla memoria.

"Il gioco di Firaxis non ha nessuna pietà: basta una mossa sbagliata, un soldato fuori posto, per distruggere la più perfetta delle strategie"

Onde evitare un gameplay troppo attendista, però, Firaxis ha voluto estendere il range delle missioni a tempo, nelle quali è necessario completare determinate azioni entro un certo numero di turni, pena il fallimento di obiettivi o maggiori difficoltà nell’avanzamento. Questa caratteristica farà storcere il naso ai puristi di XCOM ma ha il pregio di dare al gioco la giusta dose di adrenalina, rendendo il nostro lavoro da comandanti molto più drammatico, costringendoci a dosare pazienza e coraggio. Durante alcune missioni ci pentiremo per essere stati troppo lenti, trovandoci accerchiati da nemici che avremmo potuto evitare muovendoci con maggiore rapidità; altre volte accadrà il contrario e le nostre intemperanze saranno punite senza pietà.

[caption id="attachment_150558" align="aligncenter" width="600"]XCOM 2 screenshot XCOM 2 - screenshot[/caption]

Nel complesso XCOM 2 è uno di quei rari giochi capaci di tenere assieme le solide radici del gaming di qualche anno fa con la giusta dose d’innovazione. Un prodotto post moderno, se possiamo permetterci, con solide radici nel lavoro originale di MicroProse ma proiettato nel mondo del gaming moderno.

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