X-O Manowar voll. 12 - 13, la recensione

Abbiamo recensito per voi il dodicesimo e tredicesimo volume di X-O Manowar, pubblicati da Star Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Diviso tra due popoli, il destino di X-O Manowar sta per giungere a compimento. La razza aliena che lo prelevò dal suo villaggio circa milleseicento anni fa, la Vigna, è arrivata sulla Terra dopo che il proprio pianeta è stato distrutto. Quest’invasione pacifica - guidata dal comandante Daigan e dal Sommo Sacerdote - è sfociata in una guerra dopo che gli innesti della Vigna operanti sul nostro pianeta hanno ucciso il primo e ferito gravemente il secondo. La situazione si è ulteriormente aggravata quando i misteriosi esseri conosciuti come il Tormento hanno fatto la loro comparsa. Entità dotate di una potenza incredibile - e che molte altre razze considerano delle vere e proprie divinità - stanno sbaragliando gli eserciti terrestri e quelli alieni con estrema facilità. Il guerriero visigoto Aric di Dacia è impegnato in una corsa contro il tempo per assemblare un’imponente potenza di fuoco in grado di respingere gli dei.

Si intitola Lunga vita al Re il dodicesimo volume dedicato a X-O Manowar, appuntamento importante perché al suo interno trova spazio anche il numero #50 della serie originale, crocevia per il prosieguo delle storie dell’eroe che indossa la Sacra Armatura di Shanhara.

In cabina di regia siede saldamente Robert Venditti, che con questo arco narrativo chiude tutte le sottotrame fin qui presentate. Il percorso partito con il ritorno sulla Terra e lo scontro con la squadra Unity, proseguito attraverso la minaccia dei Cacciatori di Armature e dell’Arma Finale, trova la sua epica conclusione in questo volume: un'escalation intensa orchestrata da Venditti che, purtroppo, ha la sua più grande pecca in un finale incentrato su motivazioni blande e poco convincenti.

L'amaro in bocca viene in parte mitigata dal lavoro degli artisti Joe Bennett e Roberto De La Torre: le loro tavole esaltano le molteplici fasi del drammatico scontro grazie alla capacità di imprimere dinamismo e grande tensione. Il celebrativo numero #50 propone invece il contributo di Cary Nord, Doug Braithwaite, Diego Bernard, Rafa Sandoval e Robert Gill. Si tratta prevalentemente di segmenti in cui vengono riprese gli storyarc da loro stessi disegnati; un amarcord che vuole omaggiare gli ultimi anni di vita editoriale del personaggio.

X-O Manowar #50, All Star Jam Cover

Eredità e altre storie è il titolo del tredicesimo volume che raccoglie una serie di racconti brevi - tutti fuori continuity - pubblicati originariamente su X-O Manowar Annual, X-O Manowar #50 e sullo speciale distribuito in occasione del Free Comic Book Day - che offrono spaccati di vita su alcuni dei protagonisti dell'epopea del guerriero.

L'unico davvero degno di nota è Eredità, di Robert Venditti, Pere Pérez (disegni) e David Baron (colori). Torniamo nel V Secolo d.C., quando Aric era ancora un bambino e i visigoti erano guidati da suo zio Alarico. Tratti in inganno dalla cavalleria imperiale romana, i guerrieri barbari si allontanano dai loro carri lasciando donne e bambini senza difesa. Un agguato in piena regola da cui Aric scampa perdendo quell'insieme di poche cose che chiamava "casa".

L'animo gentile che si nasconde dietro l'armatura, così come la figura romantica di uomo strappato dalla sua epoca e dai suoi affetti, è stato spesso oggetto di approfondimento da parte degli sceneggiatori che hanno lavorato sulla serie negli ultimi anni; anche in questa occasione vengono sfruttate le potenzialità dei suddetti temi, esaltati dallo splendido lavoro di Pérez e alle colorazioni pittoriche di Baron.

Amy Chu (storia) e Mike McKone (disegni) puntano invece i riflettori sul colonnello Jamie Capshaw, alla guida dell'unità di comando mobile del G.A.T.E., la Love Boat: un prigioniero della Vigna genera scompiglio sulla nave costringendo la Nostra a prendere una decisione difficile.

Senza troppe pretese anche il successivo racconto, La Riunione, scritto da Jody Houser per i disegni di Adam Gorham. Il comandate Trill incontra gli innesti ibridi - in cui il sangue puro della Vigna si è incrociato con quello terrestre - per pianificare uno strategia comune al fine di soppiantare la razza umana.

La lettura procede con leggerezza e senza momenti particolarmente memorabili con due storie di Venditti: X-O: Generazioni (in cui scopriamo l'origine della Sacra Armatura) per i disegni di CAFU, e Costruendo il Futuro (con protagonisti gli Armor Hunters), disegnata da Rafa Sandoval e Jordi Tarragona.

"X-O Manowar perdona, il tempo no" potrebbe essere il sottotitolo di Le due morti di Caio Maelio, scritta da Fred Van Lente per le splendide tavole di Clayton Henry: Aric viaggia nel tempo per impartire una lezione di vita a un legionario romano.

Un folle ha commissionato a Ninjak l'omicidio del visigoto più famoso del mondo del Fumetti. Il suo più grande fallimento è una storia della Houser per i disegni di Javier Pulido. Lo stile dell'artista è congeniale ad avventure spionistiche come quelle della spia ninja, e questo fa rendere al meglio l'incontro tra le due figure cardine di Unity.

Visioni apocalittiche di un futuro lontano ci preannunciano il ritorno di Aric nel 2018 con un nuovo ciclo di storie: Il Futuro è un passaggio di consegne al nuovo team creativo, composto da Matt Kindt (testi) e Tomàs Giorello (matite). Le poche pagine non ci permettono di farci un'idea esaustiva della qualità dell'operazione, ma certamente creano buone aspettative per i prossimi sviluppi.

Eredità e altre storie è un volume consigliato ai veri collezionisti che non vogliono perdere nessuna uscita della loro serie preferita; a chi è invece alla ricerca di avventura, epica supereroistica e adrenalina consigliamo la lettura del precedente Lunga vita al Re, che offre un'interessante retrospettiva sul personaggio.

Continua a leggere su BadTaste