X-Men Blu presenta: Extermination, la recensione

Abbiamo recensito per voi Extermination, miniserie di Ed Brisson e Pepe Larraz proposta su X-Men Blu

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Extermination #1, anteprima 03

Non si può giocare con il flusso temporale senza incorrere in qualche problema: è una lezione che Hank McCoy ha imparato fin troppo bene in anni e anni di militanza negli X-Men e negli Avengers. Questo, però, non ha impedito a Bestia di portare nel presente la versione adolescente di sé e degli altri quattro studenti originali dello scuola fondata da Charles Xavier. Per quanto avventata, le motivazioni dietro a questa scelta erano certamente nobile, e la situazione in cui versava la comunità mutante decisamente critica, ma sono ormai passati circa sette anni da quando i cosiddetti Nuovissimi X-Men sono approdati nel presente, sulle pagine di All-New X-Men #1, di Brian Michael Bendis e Stuart Immonen. Nel mezzo, svariati cicli di storie colme di sconvolgimenti, tra morti e resurrezioni (Jean Grey), trasformazioni corporee (Angelo), prese di coscienza (l'Uomo Ghiaccio) e duri confronti (Ciclope).

Con Extermination, l’epopea dei giovani mutanti temporalmente dislocati giunge al termine, grazie a un’avvincente miniserie in cinque parti firmata da Ed Brisson (Old Man Logan) ai testi e Pepe Larraz (Uncanny Avengers) ai disegni, pubblicata in Italia da Panini Comics sui numeri 69/70 de I Nuovissimi X-Men, che a seguito del rilancio ResurreXione ha cambiato nome in X-Men Blu.

Come ogni saga mutante che si rispetti, la vicenda prende il via con la comparsa sulla scena di un'enigmatica figura, che in questo caso inizia a mietere vittime tra gli X-Men adulti e a catturare le versioni adolescenti. L’intera famiglia targata con la "X" si mobilita per difendere i superstiti della Squadra Blu, sebbene non tutti accettino di buon grado le soluzioni proposte. Il sopraggiungere di un pirata temporale ben noto ai lettori finisce per compattare il fronte, che unito affronta una minaccia che potrebbe portare a conseguenze disastrose. Del resto, non si scherza con il flusso temporale.

"La sensazione è di trovarsi di fronte a un affresco costruito con dovizia attorno alle emozioni dei cinque giovani protagonisti, ma dotato della grandeur delle più celebri saghe mutanti degli anni Novanta."Per salutare degnamente i cosiddetti O5, Brisson imbastisce un racconto corale che si articola in cinque capitoli dal ritmo serratissimo, con continui colpi di scena, sequenze drammatiche e qualche morte eccellente. Non ci capitava da tempo di leggere un titolo legato ai Figli dell'Atomo così ben strutturato e avvincente: un palpitante crescendo pronto a deflagrare in battaglie cariche di pathos.

Sono tanti gli avvenimenti di un certo rilievo raccontati su queste pagine che avranno ripercussioni sul futuro degli X-Men: qualcuno muore, qualcuno tradisce, qualcuno assaggia l’amaro calice della sconfitta e - soprattutto - qualcuno ritorna. E che qualcuno! La sensazione è di trovarsi di fronte a un affresco costruito con dovizia attorno alle emozioni dei cinque giovani protagonisti, ma dotato della grandeur delle più celebri saghe mutanti degli anni Novanta, caratterizzate da un sacco d'azione in giro per il mondo e a spasso nel tempo.

Extermination è però anche una storia scritta con grande intelligenza: Brisson dosa molto bene lo screen time delle diverse squadre mutanti coinvolte, tratteggiando ogni personaggio con pochi dialoghi incisivi e lasciando decantare le emozioni fino ad assestare il colpo ferale, la trovata che lascia a bocca aperta.

Extermination #1, anteprima 02

Non era facile mettere in scena l'epilogo della grande storia innescata da Brian M. Bendis nel 2012: con l'addio dello sceneggiatore di Cleveland alle serie mutanti, gli X-Men originali non sono più stati al centro né dei riflettori né di storie di livello, finendo per risultare quasi un fastidioso problema da risolvere.

L'onere è toccato a Brisson, che ha decisamente fatto i compiti a casa, trovando un escamotage convincente per rimettere le cose in ordine e, cosa più importante e sorprendente, facendo sì che l'addio a questi personaggi fosse realmente sentito: nelle ultime, toccanti sequenze, in una perfetta chiusura del cerchio, ritroviamo i "nostri" Nuovissimi X-Men ed empatizziamo con loro, prima di lasciarli al loro destino.

Tutto ciò viene messo in scena da un Larraz ai massimi livelli, definitivamente asceso tra i disegnatori più hot del Fumetto supereroistico. Attualmente, insieme al collega Mahmud Asrar, l'artista spagnolo è senza dubbio il miglior interprete del sottobosco mutante, e su queste pagine ci regala una prova sontuosa, catturando le tante sfaccettature di questo racconto con grande espressività e un dinamismo esplosivo.

In appendice del numero 69, un racconto tratto dalla serie X-Men: Red, scritto da Tom Taylor per i disegni del già citato Asrar. Trattasi della quinta parte dell’arco narrativo La verità. Troppo poco per tirare le somme su questo pregevole progetto ancora in corso di pubblicazione nel nostro Paese.

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