X-O Manowar vol. 8: Arrivano gli Armorines, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'ottavo volume di X-O Manowar intitolato Arrivano gli Armorines, opera di Robert Venditti, Robert Bernard e Clay Mann

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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X-O Manowar vol. 8: Arrivano gli Armorines, anteprima 01Cosa spinge una persona che conduce una vita regolare, divisa tra affetti famigliari, lavoro e qualche svago, a diventare un eroe, a essere disposto anche a sacrificare la sua stessa vita pur di concedere ai suoi cari, come agli estranei, un futuro di pace e serenità? Pensiamo a Peter Parker, le sue giornate, le angherie subite e poi, all'improvviso, il potere, la possibilità di cambiare la propria esistenza e restituire i torti subiti; eppure, di fronte a questa allettante prospettiva, Peter decide di mettere le sue abilità a disposizione delle collettività, di diventare l'amichevole Uomo Ragno di quartiere, sebbene sovente il suo operato venga strumentalizzato e criminalizzato.

Aric di Dacia è un guerriero visigoto, figlio del Re Rolf e destinato a raccogliere la pesante eredità del padre. Il suo animo è puro, la sua forza e il suo valore cristallini. Dopo aver liberato il proprio popolo dal giogo della razza aliena conosciuta come la Vigna ed essersi impossessato della Sacra Armatura di Shanhara, ha deciso di difendere la Terra, sebbene il mondo non sia più quello che conosceva una volta e, anzi, spesso è difficile ritrovare i suoi stessi principi.

Phillip Zahn è invece disposto a piegare la propria morale per inseguire un sogno tenuto celato per troppo tempo: diventare il signore incontrastato della guerra e far guadagnare quanto più possibile alla società di famiglia grazie al commercio di armi. E qual è l'arma per eccellenza oggigiorno? L'armatura che permette ad Aric di trasformarsi in X-O Manowar, naturalmente.

X-O Manowar vol. 8: Arrivano gli Armorines, anteprima 02Dietro la facciata di filantropo esperto di tecnologia bellica aliena si nasconde dunque un arrivista viscido e meschino, disposto a tutto pur di perseguire i propri obiettivi. A coadiuvarlo in questo piano sono gli Armorines, un gruppo di soldati scelti dotati di armature dai diversi poteri. Lo scontro è tanto inevitabile quanto devastante e implica conseguenze profonde nello status quo dei protagonisti di questo ennesimo emozionante volume targato Valiant, edito in Italia da Star Comics, e intitolato Arrivano gli Armorines.

Non ci sono attimi di sosta in questo nuovo appuntamento con il guerriero in armatura, sempre più a suo agio nei panni del solitario guardiano del pianeta e intento a non ripetere gli errori del passato. La sua dedizione alla causa e l'abnegazione con la quale dedica ogni istante della sua esistenza sono encomiabili, qualcosa di innato che trova la sua esaltazione nell'unione con la Sacra Armatura. Intorno a lui gravitano una serie di personaggi minori, dalla moglie Saana alla Signora Colonnello a capo della divisone G.A.T.E., che aiutano ad approfondire ulteriormente la personalità di questo essere in continuo bilico tra due epoche così lontane e profondamente diverse.

X-O Manowar vol. 8: Arrivano gli Armorines, anteprima 03Robert Venditti è bravo sia nel tratteggiare Aric che a farlo dialogare col cast di comprimari, evidenziandone così le virtù. Per chi ha familiarità con il personaggio e la sua serie, non sarà difficile entrare subito in sintonia con atmosfere così mature, spesso dure e cruente. Per chi ancora non avesse avuto il piacere di affrontare questa lettura, invece, si troverà di fronte una storia sorprendente in cui vengono trattati parecchi temi delicati: si parla ancora di guerra, di come i governi alimentino il sogno di un domani privo di conflitti e morte, mentre, dietro le quinte, nel buio dei loro palazzi polverosi, soffiano sulla cenere di conflitti interminabili; si parla di accettazione di ciò che è alieno, estraneo, diverso da noi, ma non per questo ostile; si parla di legami, di sangue, amore e patriottismo, di sacrificio e onore da contrapporre ai falsi e degeneri miti che corrompono i nostri giorni, come il denaro. Il tutto riletto con piglio attento e preciso, senza giri di parole o ricorrendo a fini metafore o a giochi di rimandi.

Se oggi il mondo avesse un eroe come Aric e fosse minacciato da potenze extraterrestri, molto probabilmente lo scenario sarebbe identico a quello presentato da Venditti in un affresco di disarmante bellezza e realismo. La drammaticità della condizione del protagonista, l’epico ardore che ne alimenta azioni e scelte, contrapposte alla copia malvagia di una sorta di Bruce Wayne fedifrago e subdolo, formano una dicotomia che saprà conquistarvi e tenervi con il fiato sospeso, anche grazie ai molteplici colpi di scena.

X-O Manowar vol. 8: Arrivano gli Armorines, anteprima 04Le matite di Robert Bernard seguono la narrazione con incredibile naturalismo e dinamicità, mantenendo la stessa riuscita capacità descrittiva sia nelle scene d'azione che in quelle più statiche; all'interno di un laboratorio, come nella foresta più fitta, l'artista brasiliano asseconda le trovate di Venditti in maniera precisa. La sicurezza del suo tratto trasmette espressività in ogni singolo passaggio, sublimando su carta l'attento lavoro dello sceneggiatore. Uno storytelling fitto e serrato che sovente lascia alla plasticità delle tavole a tutta pagina l'accentuazione dei momenti topici del racconto.

In apertura troviamo il numero zero della serie, con il quale facciamo un bel salto nel passato di circa 1.600 anni, in quel lontano 400 D.C., quando un giovane e inesperto Aric era in attesa di entrare in azione e poter mostrare tutto il suo valore: l'ennesima storia che amplia e arricchisce la mitologia del guerriero visigoto mostrandocelo in una veste forse inedita, ancora acerba, ma in cui i germi dell'eroe erano già presenti ed evidenti. Le matite sono di un superbo Clay Mann, autore di una prova elegante ed equilibrata in cui lo stile conferisce una giusta dimensione storica, quasi onirica, al racconto.

Non sono i poteri o le armature a definire un eroe, né tantomeno i poteri a essa connessi: la grandezza di ogni paladino risiede nella capacità stessa di mettere al servizio della collettività i propri doni, senza fini egoistici o utilitaristici. Una lezione che non è contenuta nel "manuale del giovane eroe", ma che - ora più che mai - emerge da questa splendida serie.

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