X-O Manowar vol. 11: La Lista Nera, la recensione
Abbiamo recensito per voi l'undicesimo volume di X-O Manowar, realizzato da Venditti, Gill e Portela
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Dopo aver visto il loro pianeta, Loam, andare in mille pezzi, il Comandante Daigan e il Sommo Sacerdote hanno condotto i superstiti sulla Terra, da X-O Manowar, possessore dell’armatura senziente Shanhara. Uno sbarco pacifico che il nostro eroe si vede sfuggire di mano quando un pilota terrestre sotto l’influenza del Comandante Trill - innesto della Vigna da secoli sulla Terra - attacca gli alieni spazzando via ogni margine di trattativa.
La Lista Nera, undicesimo volume Star Comics della serie, è un intenso action thriller imbastito da Robert Venditti, che esaspera ulteriormente la tensione che ha caratterizzato il precedente ciclo di storie. Svelata la minaccia che incombe sulla Terra, l’autore lancia la sua creatura all’inseguimento degli innesti della Vigna, tra operazioni al limite dell'impossibile e tecnologie futuristiche. La narrazione è lineare e scorre fluida alternando segmenti densi di azione ad altri di intenso confronto ideologico, in cui le posizioni diametralmente opposte di Trill e del Sommo Sarcedote arrivano allo scontro.
Le matite sono affidate a Robert Gill, autore di una prova sufficiente ma non sempre convincente. Nei frangenti più concitati, infatti, i suoi corpi perdono in compostezza e assumono anatomie grossolane. Lo stile dinamico sorregge la narrazione e riesce comunque a nascondere le piccole imprecisioni.
In apertura, inoltre, è posto il numero zero della serie X-O Manowar: Commander Trill, scritto sempre da Venditti: una retrospettiva sulla genesi dell'odio profondo di Trill nei confronti del condottiero visigoto. Questa lettura conferisce ulteriore spessore al nuovo villain dell'Universo Valiant, ampliandone la mitologia. In questo caso le matite sono di Francis Portela, artista spagnolo dotato di un tratto realistico e molto piacevole.